
(Enrico Mingori – tpi.it) – “C’è una persona a me cara che mi dice spesso: perché non sei più cauto? Ma io sono così, dico quello che penso. Però, certo, capisco quando me lo dicono, mi interrogo, sono contrastato, a volte penso di sbagliare. Poi però mi convinco che ho 77 anni e preferisco dire quello che penso”. Ignazio La Russa commenta così i suoi ripetuti inciampi in dichiarazioni che non sono adeguate per un presidente del Senato.
Intervistato da Tommaso Ciriaco per La Repubblica, la seconda carica dello Stato viene interrogata sull’ultima delle sue controverse uscite, quella sul giornalista de La Stampa aggredito a Torino da un gruppo di militanti vicini a Casapound.
“Ci vuole un modo più attento di fare le incursioni legittime da parte dei giornalisti”, aveva detto nei giorni scorsi La Russa durante la cerimonia del Ventaglio a Palazzo Madama. “La persona aggredita, a cui va la mia solidarietà, non si è mai dichiarata giornalista”.
Una frase velatamente criticata anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ieri al Quirinale ha sottolineato “ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica”.
Ma il presidente del Senato non arretra. “Semplicemente ho sostenuto quel che penso: che non fosse lì per caso. Perché non dire che era lì per svolgere giustamente il suo lavoro? Questo sono io a non capirlo”, dice a La Repubblica.
” È stata un’aggressione brutale, vergognosa, che io stesso ho condannato più volte. Fossi stato lì, avrei reagito per difendere quel giornalista. Aggiungo: ha fatto benissimo a non dichiararsi giornalista”, puntualizza La Russa. “Intendevo dire un’altra cosa”, prova a chiarire: “Quell’atto odioso, proprio perché non si è dichiarato, rappresenta un’aggressione non al giornalista, e dunque alla stampa, ma a un cittadino, a un civile”.
“Da anni – aggiunge l’esponente di Fratelli d’Italia – ho aperto la cerimonia del Ventaglio accettando le domande dei giornalisti, una novità che ho introdotto io. Arrivo e mi fanno tre domande: la prima è su Casapound e una foto del 2019. Forse – ammette – mi sono anche un po’ infastidito”.
Verso la fine dell’intervista, si parla di antifascismo. La Russa continua a rifiutarsi di dichiararsi antifascista e motiva così la sua posizione: “Guardi, c’è anche forse il sentimento, il pensiero per i nostri vecchi missini, gente che ha lottato cinquant’anni per il partito, forse è anche giusto avere un po’ di attenzione verso di loro”.
Il presidente del Senato si avventura poi in una riflessione autobiografica che farà discutere. “Sono nato nel 1947. Ho fatto gli anni Settanta a Milano, è qualcosa che ti segna”, dice: “Mio padre era fascista. Poi, dopo la guerra, non era certo per la restaurazione, semmai mi diceva: non ascoltate cosa dicono, non era solo ombre. Poi leggo De Felice (lo storico Renzo De Felice, ndr) e penso: forse non era così assurdo quello che mi diceva papà. Ecco, forse questo continua a condizionarmi”.
Io non sono cattivo, è che mi disegnano così
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La Russa non è “cattivo”. E credo potrei anche comprare un auto usata da lui senza temere il “pacco”.
Il problema è che è caratterialmente e culturalmente non adeguato al ruolo e anche abbastanza stupido da capire cosa sia opportuno e cosa no.
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Certo di lui ci si può fidare, come quando da ministro della difesa disse che l’Italia non bombardava la Libia, che gli aerei e le bombe NATO erano solo di passaggio, oppure come quando mandò i fucilieri della marina militare sulla navi commerciali senza delle regole d’ingaggio chiare.
E’ un bugiardo che pure s’incazza se non viene vreduto.
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Da chi conserva gelosamente in casa la statua di Mussolini ed altri souvenir del ventennio non ci si deve aspettare che apprezzamento.
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La dama barbuta predilige gli abiti neri🤔
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Certo per fare ombra ci vuole un solido
ma anche uno stronxo è un solido
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Eh, dipende, può anche essere altamente viscoso. 😅🤣
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Quando uno è un poveraccio, ci sarà pure una ragione, un trascorso familiare…magari.
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Anche zio adolfo amava molto i cani, quindi non fu solo ombre?
Che il f4scism0 abbia preso qualche iniziativa positiva si sa, quindi non tutto interamente negativo = tutto positivo?
Rendiamoci conto del livello infimo, anche dal punto di vista retorico, di quest’uomo.
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Se mi mi aiuti e mi fai del bene, non posso non esserti riconoscente. Se poi ti porti a letto mia moglie, il bene che mi hai fatto si dissolve immediatamente. Posto che Mussolini abbia fatto anche cose buone, con le leggi razziali del 38 si è ovviamente “rimangiato” tutto il bene che aveva fatto in precedenza. Senza dimenticare che ai tedeschi alleati fu consentito di deportare ebrei italiani nei campi di sterminio per essere eliminati. Quindi se ti presti a quest’orrore, altro che ti sei “rimangiato” il bene che hai fatto prima. Credo sia tutto chiaro.
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Non serviva arrivare al ’38 perché la bilancia prendesse dalla parte e dei crimini (oltre che delle idiozie, tipo Quota 90 o la Battaglia del grano). Già la privazione dei diritti civili e politici era sufficiente.
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Costui sta ancora a ragionare del fascismo, dopo quasi 80 anni; dopo le leggi razziali; dopo il Disastro epocale della guerra perduta. È in politica da più di 50 anni, un figlio sotto processo ( di cui da aprile ’24 non si sa più nulla, processi che durano lustri, come quello del figlio di Grillo) e che ha dimostrato come un’agente estero avrebbe potuto avere accesso all’abitazione privata della 2nda carica dello Stato, ha fatto gli anni ’70 a Milano cosa che interessa i giovani di oggi – costretti a emigrare – quanto i racconti dei veterani di Scipione, è un vecchio di 77 anni, non ha nessuno che gli voglia veramente bene e gli dica: ” hai fatto la tua parte – bene, male non importa – adesso basta”.
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Sì, vabbè, ma se si inizia a parla di quel che dice il proprio padre di questo-&-quello, perlopiù anni e anni prima, non ci passa più. Per dire, il mio diceva di questo rincoLLionito, che fosse uno str0nz0. Che poi guarda caso è esattamente quel che vo dicendo anche io da decenni. Anvedi che incredibbile coincidenzaaaa… 😱😜
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