L’uscita del presidente del Senato sul cronista aggredito dai militanti di CasaPound è solo l’ultima di una lunga serie di scandalose dichiarazioni. A differenze del presidente della Camera, La Russa non ha imparato a esercitare il suo ruolo in maniera rispettosa delle istituzioni

(PIERO IGNAZI – editorialedomani.it) – Di norma, i ruoli apicali nelle istituzioni impongono linee guida stringenti al comportamento di chi li occupa. E più questi ruoli sono in cima alla scala, più il binario ha un passo stretto. Ignazio La Russa, fortunosamente arrivato alla presidenza del Senato per il soccorso di alcuni parlamentari formalmente all’opposizione ( le impronte digitali, per quanto camuffate, riportano ai renziani), si sottrae a questa regola.
Ricoprire la seconda carica della Repubblica non l’ha cambiato in nulla. È rimasto in tutto e per tutto fedele all’imprinting politico originario di dirigente di estrazione missina. Cioè di un partito anti-sistema, ostile alla Repubblica nata dalla lotta antifascista, nostalgico del regime mussoliniano.
Per molti esponenti di quel mondo è un merito non aver rinnegato la propria provenienza. La stessa presidente del Consiglio ha più volte richiamato con orgoglio la sua ascendenza politica. Perché, ha detto, adottando una espressione cara all’ambiente nostalgico degli anni Settanta, le radici non gelano.
Infatti per Giorgia Meloni il Movimento sociale di Giorgio Almirante rimane il riferimento principe, mentre l’Alleanza nazionale dell’ultimo Gianfranco Fini, un tradimento dell’Idea (termine che, nel gergo dell’estrema destra indica nient’altro che il fascismo) .
Da quando è diventato presidente del Senato La Russa ha inanellato una serie di dichiarazioni ed esternazioni che oscillano dall’improprio allo scandaloso. L’ultima è uscita nel recente incontro con la stampa dove ha minimizzato fino a giustificare l’aggressione dei militanti di CasaPound di Torino contro un giornalista della Stampa. Questa perla fa seguito a molte altre, dalla incredibile mistificazione dell’attacco partigiano di via Rasella dove la brigata nazista venne descritta come paciosi e bonari componenti di una banda militare, alle critiche per la candidatura al parlamento europeo della prigioniera di Orbán, Ilaria Salis.
INADEGUATO
La Russa si dimostra inadeguato alla carica che occupa perché non riesce a rispettare i codici politico-ideologici che informano la Repubblica e manifesta invece una adesione politico-sentimentale a valori incompatibili con il nostro sistema. La sua inadeguatezza risalta in maniera macroscopica se messa a confronto con la terza carica istituzionale, il presidente della Camera, il leghista Lorenzo Fontana.
Arrivato al podio di Montecitorio sull’onda di critiche fortissime per le sue posizioni clerico-tradizionaliste di opposizione all’aborto, ai matrimoni gay e all’agenda libertaria in genere, Fontana ha invece adottato un profilo iper-istituzionale senza debordare mai nella politica quotidiana. Zero o quasi interviste fuori dai momenti ufficiali e astinenza quasi assoluta di commenti sulle vicende politiche correnti.
Un comportamento diametralmente opposto a quello di La Russa. Se nel caso di Fontana la carica ha plasmato chi la occupava secondo i canoni di self-restraint e di identificazione nell’istituzione lasciando in ombra le proprie preferenze politiche, nel caso di La Russa, tutto il contrario, da subito ha rivendicato il suo diritto a fare politica e ad esprimersi a 360 gradi.
Il dirigente politico di lungo corso ha prevalso sul presidente del Senato. Questo pone un problema di compatibilità con la carica che occupa anche perché in caso di impedimento del presidente della Repubblica, ne esercita la supplenza. E che La Russa faccia le veci dell’inquilino del Quirinale lascia decisamente perplessi, se non inquieti.
Equilibrio, senso della misura, posizione super partes, sono tutte qualità indispensabili ai vertici della repubblica. Sergio Mattarella le ha interpretate tutte con rigore. Il consenso trasversale di cui gode rende palese quanto queste qualità siano non solo necessarie ma apprezzate. Chi invece dà prova di partigianeria, di ostilità fino al disprezzo per gli avversari politici, e in più – e che di più – di nostalgia per un regime liberticida e totalitario, non può riscuotere quella fiducia generale che gli italiani di ogni parte devono avere in chi è collocato al vertice del nostro sistema.
LA STRATEGIA DA TROVARE
È tempo che l’opposizione affini una strategia per contenere o, al limite, sfiduciare, un presidente del Senato che ha dimostrato di non essere in grado di esercitare quella funzione come richiesto dalle prassi politica e costituzionale.
Che il governo incarni i sentimenti e le domande di una certa parte è comprensibile, anche se dovrebbe tener conto di interessi generali ( ma non è certo così quando fa continui regali ad evasori e alle categorie amiche, dai tassisti ai balneari) . Che la seconda carica dello stato vada a ruota del governo e svalorizzi i pilastri politico-ideali del nostro sistema no, non è consentito.
Il Covid ha fatto male a moltissimi anziani. Il presidente del Senato ha compiuto da pochi giorni 77 anni.
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si deve dimettere per indegnità, senza se e senza ma ! Fuori dal parlamento per evidente indegnità!
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La russa si deve dimettere per indegnità… se fosse solo per questo sarebbero diverse dozzine di senatori che si dovrebbero dimettere.
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la lista è decisamente lunga , hai ragione ! Varrebbe la pena mandarli tutti a casetta ..loro !
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LA SUA LINGUA E’ ATTIVA SOLO SUI CULI DEI POTENTI
Ps. A ben vedere, sul mento appaiono due OO. Praticamente trattasi di un bipalle monocaxxo.
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Ha sempre dimostrato di essere un grandissimo imbec1lle, ma porta voti di quelli come lui.
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E’ da 60 anni che aspettavano di andare al governo,grazie ai @@ degli Italiani ,ora ci sono e col ca220 che mollano losso!
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‘Gnazio, un juke box da tempi andati, davvero. E non serve nemmeno piú la monetina 😄
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“Equilibrio, senso della misura, posizione super partes, sono tutte qualità indispensabili ai vertici della repubblica. Sergio Mattarella le ha interpretate tutte con rigore.”
Insomma…sulla guerra in Ucraina non mi risulta proprio super partes. 👅🇺🇲
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un duro articolo che meriterebbe ben più rilevanza, anche se non sono d’accordo con le sperticate lodi ad un Mattarella che si allinea pavidamente all’iperatlantismo assassino della Cialtrona e, chiaramente per paura di disturbare le lobbies Sionazi, si astiene dal condannare con tutta la forza che la causa richiede linfame genocidio a Gaza e l’infame repressione in Cisgiordania del popolo palestinese
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Per capire chi sia La Russa e come ci siamo arrivati, consiglio la lettura del libro di Valentina Mira “ Dalla stessa parte mi troverai “ , una lunga strada di revisionismo, sdoganamento, semplificazione ed infantilizzazione di realtà storiche che avrebbero necessitato quantomeno assunzione di responsabilità, per auspicare una pacificazione che non fosse la finzione retorica dei carnefici che diventano vittime solo perché in un conflitto hanno avuto anche le loro vittime…..Bisogna sempre vedere chi ha iniziato prima, e se è nata una Costituzione antifascista, dove anti e’ reazione e negazione, significa che è esistito un evento storico, Fascismo, violento, continuato anche dopo la parentesi temporale, nella discultura sopravvissuta ed ancora fervida, comodamente derubricata a goliardia solo perché apparisse meno pericolosa….Infantilismo che nega senza risolvere e si espone al pericolo, perché fascismo è una mentalità, non una parentesi storica….Chiedere a La Russa di essere diverso da ciò che è sempre stato, è l’ ipocrisia di chi è stato in grado solo di delimitare lo spazio temporale, lasciando correre tutto il resto ed ora si sorprende della sua esistenza ed esibizione senza alcuna vergogna! “ la scelta di non scegliere, come scriveva Kierkegaard, è comunque una scelta: nello specifico, la più pericolosa che un essere umano possa fare”…gli italiani alla fine non hanno realmente scelto quale fosse la parte giusta per non rischiare di ripetere gli errori….La Russa è il loro risultato!
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L’ipocrisia im personata..: come ti chiami ? Ignazio … e come non ti chiami Benito? Sssss…nessuno deve sapere sono nel revisionismo storico!
Ahhh…non avevo capito..ti avevo votato perchè ti facevi chiamare ‘gnazio…digiamocelo quelli che mi conoscono e che mi hanno votato sono dei fedelissimi e sanno come mi chiamo veramente.
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Vorrei invitare il Sig. La Russa a vedere o rivedere con attenzione se l’ha visto il programma di ieri sera sulla TV7 sulla caduta del Regime Fascista con il Gran Consilio del 25 luglio 1943.
Nella ottima ricostruzione e documentazione storica viene ben rappresentata la figura del Duce e delle vicende del ventennio.
Se il Sig. La Russa riflettesse, con onestà intellettuale, dette vicende non so se avrà ancora il coraggio di omaggiare il suddetto tenendo una statua di ricordo in casa.
Lo stesso invito a vedere quella puntata lo estendo anche alla Sig.ra Meloni per onorare la verità storica.
G.M.
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«La Russa deve lasciare, è incompatibile con la Carta»
Quale carta? Con quella igienica è compatibilissimo. È proprio “nel suo” insomma. Per dire. 😅
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