L'”italian pride” contro il golpe Ue

(Vittorio Feltri – ilgiornale.it) – La tentazione cui cedo subito volentieri è di dare ragione a me stesso e di rivendicare con i miei cari lettori, detrattori compresi, un antipatico «ve l’avevo detto». Domenica 30 giugno Il Giornale pubblicò un editoriale dove denunciavo un paio di cosette. Anzitutto, il ripristino in atto nelle istituzioni europee di una maggioranza di centrosinistra, per contrapporla disperatamente ai risultati delle elezioni del 9 giugno che avevano spostato l’asse dei consensi a destra. Invece di aprire ai conservatori (Ecr) di Meloni e dei polacchi, l’intenzione che tracimava dai dialoghi preparatori era di aprire la stanza dei bottoni ai Verdi sommandoli al vecchio trio composto da Ursula-Scholz-Macron (popolari, socialisti, liberali di sinistra). Una specie di frustata dei satrapi di Palazzo al popolo bue colpevole di avere un’idea della vita e dei valori meno fluida di quella dei progressisti. La gente di destra andava aggiogata come una mandria bovina, e consegnata all’apartheid. Per evitare contagi e meticciati era d’uopo separarla con un «cordone sanitario» (parole testuali di socialisti, macroniani e verdi) lontano dai pascoli della democrazia. Detto, fatto.
Libera decisione democratica e proceduralmente corretta dei partiti, i quali si sommano come gli pare? Un conto il governo a Roma, un altro il partito di Bruxelles? Regole del teatrino politico, si dice. Be’, purché non sia alibi per praticare la schizofrenia, che – essa sì – è una malattia pericolosa. Mi riferivo al Ppe e a Forza Italia. Infatti se il partito di maggioranza relativa a Bruxelles, ha tra i suoi capataz Antonio Tajani, il quale in Italia è vicepresidente del governo il cui premier è giudicato dal medesimo Ppe meritevole di essere isolato per virus, uno si aspetta che come minimo costui si incazzi, chieda anzi sul serio e non a chiacchiere un cordone sanitario che isoli i Verdi. L’obbedienza al partito non credo includa la rinuncia alla coscienza. Né che si possa consentire senza reagire il diritto a chicchessia di fare l’esame del sangue al centrodestra italiano separando i sani (Forza Italia) dai malati (gli altri). Davanti a questa schifezza in corso d’opera chiedevo a Tajani un atto di pirateria morale e politica. Minacciare di far saltare il banco, almeno provarci, abbozzando una forma pubblica di protesta. Lo ha fatto sì, ma contro il sottoscritto, per di più delegando l’intemerata ai fidi giovinotti Barelli e Gasparri i quali, incapaci di una replica nel merito, mi hanno imputato l’età che ho e vizi che purtroppo non ho più da decenni: «senile confusione di idee» ed «euforia serale».
La realtà ha dimostrato che quanto da me segnalato a fine giugno ha trovato conferma giovedì scorso con l’inclusione dei Verdi in maggioranza, l’ovvio «no» di Meloni, e la meno ovvia esultanza di Tajani, che ha manifestato dispiacere per la scelta di Giorgia. È la stessa persona che il 27 giugno aveva giurato «nessuna apertura ai verdi» semmai «aprire ai conservatori» tracciando «la linea dei popolari per le nuove alleanze in Parlamento e altrove» (Euronews)? E che il 4 luglio aveva detto a favore delle tivù: «Includere i Verdi nella nuova maggioranza Ue sarebbe un tradimento degli elettori europei» (LaPresse)? Chi ha tradito chi? Resto dell’idea che la coerenza non preveda la pratica delle targhe alterne.
A questo punto che si fa? Dividerei in due parti la questione dopo il recente voto che ha rieletto Ursula von der Leyen nella nota maniera. La prima è se cambi o no qualcosa, e come, nei rapporti di forza tra il nostro Paese e Bruxelles. Ci rimettiamo? Rispondo subito: no, l’Europa non può permettersi di punirci neanche per finta, sarebbe il suicidio di quel che resta della democrazia, sarebbe la certificazione di un golpe con conseguenze di disfacimento a sud e a est dell’Europa. Il terzo Paese per Pil e abitanti, l’unico tra i fondatori con un governo stabile e in crescita di consensi, non può essere amputato dei suoi diritti. E qui conto su Tajani che, svolta la sua corvée nella bottega democristiana, si batta per il centrodestra.
Il secondo quesito si riferisce alle conseguenze dentro la compagine di governo di quanto accaduto al Parlamento europeo e soprattutto su quanto pesi quel voto in Italia nel rapporto tra guida politica e popolo sovrano. Risposte: 1) Il governo durerà cinque anni. Forza Italia sarà indotta dal buon senso della famiglia berlusconiana ad essere concava a Roma e convessa a Bruxelles come insegnava il fondatore. 2) Il sentimento che si percepisce, al di fuori dei circoli progressisti che dominano i giornali, è il piacere di un’Italia che non si sottomette. Italian pride, più che gay pride.
Avevo iniziato a leggere preso dalla speranza di una sferzata di orgoglio logico e nazionale. Immediata delusione: certa gente non tradisce la propria ciotola di crocchette.
"Mi piace"Piace a 2 people
Con la logica del “vince chi è più forte” senza tenere in considerazione la volontà generale degli elettori, il centrodestra ha fatto di tutto per ostacolare il governo di un partito che ha preso il 33% dei consensi e quasi quasi è riuscito a metterlo all’opposizione.
Ora in Europa, la destra di Salvini è Meloni non ha un barlume di maggioranza e il “cretino” come si è autodefinito partecipando ogni anno alla “cena dei cretini” – che ha scritto questo articolo e che guida il pensiero del centrodestra da oltre 30 anni – fa il buono e il puro con coloro che hanno una maggioranza di centro-sinistra.
L’Italia può essere anche la prima potenza economica mondiale ma se ha un debito pubblico di 3000 miliardi che la pone come uno degli stati più indebitati del mondo e quindi economicamente squilibrata, non conta nulla perché poco credibile.
Debito pubblico cresciuto dai 1800 miliardi nel 2010 ai 3000 miliardi del 2024, nonostante immani sacrifici del 33% dei cittadini italiani che pagano tutte le tasse dirette e indirette…
"Mi piace"Piace a 2 people
I giornali sono la voce del motore dietro, il pereppeppe ‘
Quotidiano che starnazza nell’aia.
Oltre al Gallo Nero c’è l’aia del Gallo Bianco, l’aia del Gallo colorato e del Gallo Rosso,
Vini per ogni colore, aceto poco, residuo dell’aia del Gallo Bianco sta scomparendo insieme ai suoi abitanti antichi.
Gli antichi della Penisola italiana invecchiati e resi così una macchina una persona, un PC e una persona un cellulare e una persona. Mi rendo conto della dismisura se pensi al telefono fisso con una quota fissa e il costo aggiuntivo delle telefonate, un canone fatto sso a famiglia, con i cellulari la quota è stata quadruplicata almeno , 4 componenti 4 cellulari.
Ma non volendo andare per strada a contare le macchine che passano facendo una stima approssimata al numero di persone, resto ad osservare il vuoto che si riempie di scatole, tutto è inscatolato, brevettato , vincolato alla grande distribuzione, industria e fabbricazione, distribuzione del prodotto in quantità industriali con una cessione di crediti e di debiti da estinguersi sulla vendita , vendita in tasca ai bisogni, alle necessità e possibilità di ciascuno.
Le cassiere dentro al lupo ti tik tok, dentro al loro YouTube tube, dentro al negozio con davanti il computer dell’azienda, circuito di video sorveglianza degli scaffali in diretta streaming cassa.
Dentro un’idea di Europa dei mercati senza più utopie.
"Mi piace""Mi piace"
Dentro al loro tik tok.
Le utopie digitali
Le utopie circuitali
Attorno al centro
Attorno ad una falsa identità, un falso sé.
Chi confuta questa tesi potrà esporre il suo contrario, ovvero che la virtù di coltiva strada facendo e il digitale al posto del biro e del foglio, ha assunto quel carattere di innovazione totale, totale, totalizzante e totalizzatore di un individuo a cui viene tolta la capacità amanuense, la capacità riflessiva sulle onde lunghe nel tempo di un’applicazione virtuosa e non virtuale o al limite una loro sintesi. Un nuovo
Sincretismo antropologico che sta dando potenza ad una ideologia, destra , fascista, di sinistra, centrista, che si ritrova nei proclami vecchi e ripetitivi dei commensali di partito, il movimento cinque stelle non sta catalizzando la sua forza sui temi forti che lo avevano reso calamita: 1- togliere il vitalizio, ridurre il numero dei parlamentari (secondo me un passo molto più lungo della capacità del piede, in quanto c’è stata la riduzione dei parlamentari, quindi i seggi hanno un’altra distribuzione demoscopica, secondo il loro ro punto di vista, e non degli elettori; il vitalizio è stato ripristinato e con i soldi che lo Stato ha risparmiato sul numero in aula ha incrementato gli stipendi delle sue amministrazioni, come è accaduto ad Urbino, come accade in tutti i grandi capoluoghi e comuni dove i Commensali a palazzo si auto immunizzano da soli oltre ad ingrassare i gli stipendi in quantità e qualità di Oneri: Oneri solo in parte eseguiti.
Le bolle e le bollicine esultano nel gassificare l’aria , gli artifici e gli artificieri dei media, TV, canali e programmi del jezzset divenuto culto degli stessi interlocutori, la massa anziana e anzianissima che li guarda sono anche coloro CHE LI POSSONO DIGERIRE E SOPPORTARE sorridendo felici e contenti .
"Mi piace""Mi piace"
anche basta, continuare a vomitare , potere lasciarlo andare a casa con Biden , dategli la mano per non cadere,
"Mi piace"Piace a 1 persona
incartatotano pendente a destra.Andasse a ¢agher🤔
"Mi piace"Piace a 1 persona