
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Non bastava il biglietto da visita che l’Italia esibisce ai turisti stranieri (noi ormai ci abbiamo fatto il callo) nelle stazioni ferroviarie ridotte a porcilaie da favelas e ammassi di carne umana in file disumane sotto la canicola o i nubifragi a caccia di un taxi che non c’è. Infatti il cosiddetto ministro dei Trasporti Salvini ha annunciato “con orgoglio e commozione” nella location più consona, la masseria […]
Non bastava il biglietto da visita che l’Italia esibisce ai turisti stranieri (noi ormai ci abbiamo fatto il callo) nelle stazioni ferroviarie ridotte a porcilaie da favelas e ammassi di carne umana in file disumane sotto la canicola o i nubifragi a caccia di un taxi che non c’è. Infatti il cosiddetto ministro dei Trasporti Salvini ha annunciato “con orgoglio e commozione” nella location più consona, la masseria di Vespa, l’ultima ideona per migliorare la nostra immagine nel mondo: l’aeroporto di Malpensa, cioè lo sterminato e inutile obitorio in marmo verde eretto in quel di Lonate Pozzolo al tramonto della Prima Repubblica a maggior gloria di Tangentopoli e Sprecopoli, sarà intitolato a Silvio Berlusconi. Cioè al primo e finora unico premier del mondo libero espulso dal Parlamento per una condanna definitiva per frode fiscale, oltre a nove prescrizioni e a una sentenza che immortala i suoi finanziamenti a Cosa Nostra fino al 1992, l’anno delle stragi. Ora Dagospia parla addirittura di “aeroporco”. E il Pd protesta vibratamente per la “scelta inopportuna” di B., “uomo divisivo con una storia molto ambigua”. E in effetti, quando pensi a B., il primo aggettivo che ti viene in mente è “divisivo” e il secondo è “ambiguo” (chiedendo scusa alle signore). Grande è invece l’esultanza del presidente della Lombardia, Attilio Fontana, per il “giusto tributo”: scelta lessicale quantomai appropriata per un frodatore fiscale. Si era anche pensato di omaggiare B. dedicandogli una strada di Milano o di Arcore, ma “Via Berlusconi” sarebbe suonato equivoco. L’ideale era la tangenziale, ma si è temuto di discriminare gli altri tangentari.
La nuova toponomastica aeroportuale consentirà agli stranieri di fare scalo al “Berlusconi” e proseguire, volendo, verso Palermo atterrando al “Falcone e Borsellino”: prima il finanziatore degli stragisti, poi le loro vittime. Altri suggestivi accostamenti potranno sorgere fra il Berlusconi e il Sandro Pertini, o il Cristoforo Colombo, o il Marco Polo, o il Guglielmo Marconi, o il Galilieo Galilei. Senza dimenticare lo scalo più importante di Parigi che i francesi, insensibili agli avanzi di galera, intestarono inspiegabilmente a Charles de Gaulle anziché ad Arsène Lupin. Ora restano da battezzare altri aeroporti. Linate, in omaggio alla par condicio, sarebbe perfetto per Marcello Dell’Utri, l’ex senatore e braccio destro di B. pregiudicato per concorso esterno in mafia, che fra l’altro proprio di lì decollò il 24 marzo 2014 per sfuggire all’arresto volando a Parigi e poi a Beirut, luogo prescelto per la sua latitanza. Lo scalo di Ciampino potrebbe andare a Francesco Lollobrigida per motivi più ferroviari che aeronautici. Pratica di Mare invece spetta di diritto a Chico Forti e a Giorgia Meloni, ex aequo.
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Ancora non siamo riusciti a capire quale procedimento logico seguono i destrioti nel rimuovere ostacoli per alcuni insormontabili nel valutare l’operato politico e sociale di un soggetto come Berlusconi.
Vorrei tanto capire cosa avviene nella loro mente.
Aiuterebbe, forse, a non ritenerli complici dello sfascio morale del nostro Paese.
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Vivendo il sottoscritto a poche centinaia di metri dalla “masseria” in questione e con venti da S/SE, temperatura percepita di 36° e tasso di umidità 60/70%, vi posso garantire che l’idea è partorita da una mente “SCIROCCATA”
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Ministro dei trasporti, il noto fancazzista nullafacente, incompetente Salvini,
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Visto che ci siamo, l’aeroporto di Palermo lo intitoliamo a Bernardo Provenzano, mentre il tratto di autostrada di Capaci a Totò Riina. Qui in Sardegna direi l’aeroporto di Cagliari a Matteo Boe e quello di Olbia a Graziano Mesina. Tutta gente che ha dato lustro al suolo patrio. La terra dei cachi.
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Inoltre, come dimenticare i simpatici sfottò durante i viaggi all’estero anche in posti lontani, dove appena capivano che eravamo italiani, ci ridevano in faccia dicendoci Italiani? Berlusconi, bunga bunga. Sono soddisfazioni.
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Per l’aeroporto di Palermo, città stupenda, oserei suggerire un altro bernardo, anche perché precedente: il mattarella
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Quando esisteva il rischio remoto che il delinquente venisse eletto presidente della repubblica, giurai che avrei preso la cittadinanza spagnola, cosa che mi era e mi è legalmente possibile. Poi venne rieletto Mattarella e va beh. Ma ora ci ripenso sul serio, tutti sappiamo che l’Italia attuale è fondata sulla illegalità, ma onorarne uno degli esponenti più significativi è troppo. Come se non fossero bastati i funerali di stato. A proposito, da che aeroporto prese il volo Craxi per scappare in Tunisia per sfuggire all’arresto?
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Che invidia, beato te che puoi!
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@ V. Moro
Che invidia, beato te che hai questa possibilità! Io lo farei subito se potessi scappare da questo schifo!
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Ma allora Travaglio legge i commenti di Infosannio. C’è speranza allora!!
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E niente, questa melma umana che chiamano “politica” è vent’anni che tenta di riabilitare ladri di Stato.
Craxi e Andreotti prima, Berlusconi oggi, domani qualche altro manigoldo sfuggito alle patrie galere (ma non alla fossa).
E come al solito il PD bifonchia quando dovrebbe urlare.
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E poi dicono che la mafia non si è fatta stato!
Che lo strato combatte la mafia ….. si da 80 anni ….!
Infatti ne hanno saputo qualcosa Falcone, Borsellino…. eccc….
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La “reductio ad unum” che Travaglio fa quando tratta di Silvio Berlusconi è una delle pochissime cose che mi divide da lui. L’ho già scritto e lo sostengo da diversi anni. Pur avendo “odiato” la funzione non solo politica che il Caimano ha avuto nella Società italiana, pur sapendo che “delinquere” non era un suo problema morale, pur consapevole che le “cialtronate” erano un requisito tipico del suo rapportarsi con gli altri, Berlusconi non è stato solo il Delinquente. La valutazione del personaggio è molto più complessa e articolata. E necessiterebbe di un approccio completamente diverso da quello che ne fanno gli adulatori a libro paga o gli “odiatori” ( da cui mi sono affrancato, come detto, anni fa) a prescindere. Non posso, qui in poche parole, spiegare il mio punto di vista. Che parte dall’analisi psicologica ed emotiva della natura umana del Cavaliere. Per quel che a me è apparsa nel tempo. Come “apparve” a Michele Santoro, che come Travaglio fu avversario acerrimo. Ma che a differenza del direttore del Fatto ha, a mio avviso, colto questo dato “umano” da cui discende tutto. E non mi sconvolge affatto che l’aeroporto di Milano modifichi la toponomastica per dedicarlo a lui.
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“Che parte dall’analisi psicologica ed emotiva della natura umana del Cavaliere” Con molto rispetto, non mi pare che B. avesse una natura anche diversa da quella umana: certo non divina e nemmeno da rettile ( nonostante lo chiamassero il Caimano). Sicuramente ci furono alcune mosse politiche notevoli ( pur se la sua cieca adesione alla guerra sbagliata contro l’Iraq nel 2003, non valse a perdonargli la proposta di far aderire la Russia alla Nato che fu il vero motivo della sua caduta). Se ci avesse risparmiato leggi ad personam, truffe fiscali e frequentazioni indegne sarebbe stato meglio per tutti e per lui.
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@Pableronew . Si sara’ affrancato lei dal suo vecchio punto di vista, e rispetto la sua (sofferta?) opinione, ma non bisogna per forza far parte della categoria degli odiatori per ricordare ogni tanto a questo popolo (Populus cum morbo Alzheimer facinora sua obliviscitur ) che a prescindere dalla simpatia cabarettistica suscitata dal defunto personaggio, noi ne stiamo ancora pagando le conseguenze a causa dell’abbassamento dell’asticella etica che ha provocato; quel suo requisito tipico nel rapportarsi alle cialtronate degli altri, sono state proprio la sua arma diabolica che lo ha reso simpatico ai più, celandone nel contempo la potenziale pericolosità, espressasi poi nel tempo con lo sdoganamento della corruzione e malaffare e dulcis in fundo, in totale revisionismo, la riabilitazione dando il suo nome a un’opera (o Piazza, o Via) pubblica, non sconvolgendo tra l’altro persone come Lei, ma disgustando quelle come il sottoscritto…
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Non è facile parlare con obiettività dell’estinto.Re. Sui forum l’ho sempre criticato ferocemente, sottolineando i tanti lati oscuri, da brividi veri…, che la carriera di Silvio non ha mai nascosto, fin dagli anni ’70. Però il punto è altro: quale disgusto dovrei avere riguardo i funerali di stato a Berlusconi o intitolargli un aeroporto quando: 1) record di permanenza al governo come PdC (dopoguerra): Berlusconi 3.339 giorni; 2) record di cariche a PdC: Berlusconi, 4 3) record di durata di un governo nel dopoguerra: Berlusconi II, 1.412 giorni. Il “cavaliere” non solo venne “democraticamente” eletto (ops, a quel tempo votavano ben oltre l’80% degli aventi diritto… Ma la colpa, OGGI, è di chi non si reca alle urne!)* ma fu legittimamente proposto PdC dalla sua coalizione, carica accettata, per 4 volte, dai ns. Presidenti della Repubblica!
La domanda che ne consegue è: siamo sicuri che il problema fu soltanto Berlusconi, oppure – come da sempre succede, soprattutto in Italia – trattasi di un “comodo” (e facile) capro espiatorio per coprire ogni p0rcheria perpetrata da altri? Esempio: conflitto d’interesse. Il governo Berlusconi I durò da Santo Stefano a… San Silvestro, in quanto Bossi lo fece cadere subito. Quello successivo, il XIII, di sinistra (o presunta tale), nonostante difficoltà e rimpasti, durò 5 anni! Cosa venne fatto per mettere freno alla carriera politica di Berlusconi, a parte sterili girotondi? Per dirla alla Taverna, “gnente“, tanto che ritroviamo Berlusconi seduto al tavolo del Governo Draghi, quasi 30 dopo la sua “discesa in campo”. Il filmato, tratto da una conferenza pubblica, del giudice Imposimato (RIP), dove parla del… “sistema Italia” ovvero conflitti d’interesse, mazzettopoli, inganni e prese per il cubo…, è talmente lapalissiano e chiaro che solo chi non vuol capire non capisce. Facile trovarlo, basta digitare “Imposimato tav” su youtube, quasi 10 minuti di pura follia, dove si capisce che se il Caimano era uno, tutti gli altri – come ne “Il banchetto” della PFM – gli apparecchiavano la tavola e, con uguale se non maggiore voracità, mangiavano. Morale? “See you later alligator”.
* Vuole essere un inciso polemico verso chi oggi scrive che la colpa di qualsivoglia stortura sarebbe degli astenuti. Ovviamente la colpa di tutto, quando votavano ben oltre l’80% dei cittadini e buona parte “crocettava” Silvio, mentre l’altra i suoi amici (indimenticabile il “patto della crostata”) era di uno solo: Berlusconi.
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Mauro, il giudizio che dai di Berlusconi non è molto diverso dal mio. Forse con la differenza della domanda che da tempo mi pongo “è Berlusconi che ha provocato l’abbassamento etico in cui siamo precipitati o l’abbassamento etico avviato e sviluppato tra fine ’70 e anni ’80 ha prodotto Berlusconi?”
Non è una domanda banale perché un protagonista della e nella Società rappresenta quella Società. E che gran parte di quella Società si sia opposta a lui, diventato Politico, non vuol dire che non ne avesse i caratteri discutibili, cialtroni e pure potenzialmente delinquenziali.
La definizione che diede Beppe Grillo di Berlusconi è stata quella per me più calzante, PsicoNano. Perché al netto dell’ironia e della Satira, quindi dello sfottò sull’altezza, c’è l’aspetto Psicologico del personaggio che andrebbe studiato. Questa sua fame di “essere amato”, questa sua esigenza di voler apparire come “simpatico, buono e generoso”. E non farsi capace del perché una parte d’Italia lo odiasse.
Ma, ripeto, è un tema complesso raccontare un protagonista ( lo è stato oggettivamente) simile.
P.s. Avrei difficoltà ad individuare un politico degli ultimi 40 anni che possa meritare un tributo come dedicargli una Via, figurarsi un Aeroporto. O che comunque non divida l’opinione pubblica.
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Bella domanda di @plaberonew, veramente, ma qui su Infosannio mica al bar, Non dobbiamo preoccuparci di nulla: abbiamo la fortuna di avere l’obnubile (cit.) col cetriolone, sempre in possesso delle risposte giuste, a fare da guida.
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e.c.: mica siamo al bar
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scavando, magari in chiunque si riesce a trovare qualcosa di positivo. Per apprezzarlo bisogna però riuscire a svincolarlo da tutto il resto. Ma la dignità, l’onestà e il buon esempio sono caratteristiche imprescindibili per ogni politico.
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Questa scelta da repubbica delle banane conferma per l’ennesima volta la mia immagine avatar che vale più di mille parole: dato reale mai smentita dai fatti
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio……
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Il PD protesta vibratamente affinché il duty free venga chiamato Fassino….
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😂😂😂 “La guersa** di Piero”
“Prendo e non pago un profumo a Milano,
non sono ladro nè democristiano,
poi lo rifaccio a Fiumicino,
tutti mi chiamano Piero Fassino.”
** in genovese sinonimo di “gnocca” ma anche cieca.
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Solo per la precisione: sinonimo di gnocca in quanto organo genitale femminile, però nessuno direbbe mai ad una ragazza “sei una guersa”, diciamo che, nell’accezione di cui sopra, è decisamente dispregiativo.
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Adesso non far diventar la toppa peggio del buco.
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@Gatto… Uhmmmm, quale toppa? Quale buco? In altro post parli di “cetrioli”, sicuro di stare bene? 😂😂😂😉
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A Mussolini ancora niente… Certo ,date le proporzioni , bisognerebbe dedicargli almeno il nome di una grande città ma forse quella di tutto il paese: sarebbe bellissimo :Italia Mussolini !
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Meglio “Mussolandia”… 😉
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E il Pd protesta vibratamente per la “scelta inopportuna” di B., “uomo divisivo con una storia molto ambigua”.
Ma è lo stesso PD che ha “inciuciato” per vent’anni con il pregiudicato defunto? Enrico Letta arrivò persino a dire che era meglio di Grillo: https://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07/13/enrico-letta-il-popolo-della-liberta-e-meglio-di-beppe-grillo/292738/
E come dimenticare l’intervento di Violante alla Camera? https://www.youtube.com/watch?v=R1ayeOvurxE
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/06/15/luciano-violante-cosi-spiegai-a-berlusconi-che-non-avremmo-toccato-le-sue-tv/7194837/
Solita ipocrisia piddina. Un teatrino a cui ormai siamo abituati.
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Chiamasi campo largo, fi-pd.
Un alleanza che dura nel tempo.
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Che il defunto abbia svolto un’opera di arretramento antropologico delle italiche genti mi sembra fuor di dubbio. Ma che NON sia stato l’unico o il principale artefice del declino a tutto tondo del paese mi sembra una verità ancora più evidente, almeno a chi ha una visione più complessiva dei mali dell’Italia. Troppo facile addossare le colpe unicamente alla sua infima persona. Molto, ma molto di più ha fatto, e continua a fare, la tendenza a ristrutturare i poteri che hanno gestito l’Italia a partire dalla caduta del muro, e in particolare dall’adesione completa alla ristrutturazione neocapitalistica seguita al patto scellerato di svendita dei gioielli di famiglia (un migliaio di aziende statali) a banche e multinazionali di caratura mondiale consumato sul panfilo Britannia nel 1992 su orchestrazione di Draghi e il concorso di tutta la classe dirigente dell’epoca (a bordo c’era anche Prodi, tra gli altri). La successiva esplosione di Tangentopoli svolse la funzione catalizzatrice a codesta manovra di surclassamento del ruolo della politica direttamente consegnata nelle mani di poteri nazionali e internazionali che, alla caduta dei paesi dell’est, si erano ripromessi di soddisfare i desiderata dell’unico Impero rimasto, in febbrile corsa per conquistare tutto ciò che era stato sotto il controllo geopolitico dell’Urss. E cosi realizzare i propositi assurdi di “Fine della Storia” libro scritto da Francis Fukuyama, un alacre funzionario dell’amministrazione Usa di quegli anni. Mal gliene incolse! Fu un completo fallimento, condito da guerre devastanti e dalla successiva globalizzazione capitalistica che, nelle intenzioni di quei poteri, doveva consegnare le sorti del mondo al paese del “Destino manifesto” come ebbe a definirlo Bill Clinton nel discorso del suo insediamento alla presidenza americana.
Ancora oggi ci troviamo nella bolgia dell’appropriazione della POLITICA (specie italiana) da parte di poteri sovranazionali al servizio degli stessi potentati economici che “aprirono le danze” al forsennato processo di privatizzazione di tutto ciò che aveva svolto un importante ruolo pubblico (vedi “boom” economico). La stessa revisione costituzionale della Melona (dopo quella fallita da Renzi) va inserita nello stesso contesto di progressivo accentramento dei poteri legislativi auspicato dal centro studi della banca d’affari Jp Morgan che definì le Costituzioni post guerra mondiale “troppo democratiche” e persino “socialisteggianti” (sic!).
Ora, davanti al su descritto devastante scenario, come appare il ruolo svolto dalla figurina del Caimano dai tacchi rialzati immortalato da quel genio di Altan?? Una semplice ridanciana aggravante dell’immane declino che ha ben altre origini e dimensioni. Un pezzo del grande puzzle internazionale, al cospetto del quale, l’intitolazione dell’inutile e costoso aeroporto della Malpensa risulta una trovata cabarettistica post mortem. Un motivo in più di toccarsi i santissimi prima di salire su uno di quegli aerei, con la promessa di non far dimenticare ai posteri, e soprattutto a noi, la triste e perniciosa trentennale pagina di storia patria!
Il problema non è stare nella mer da, ma di riuscire a galleggiare per non annegare! E i delusi cultori del “Franza e Spagna… “, per rifarsi si dedichino piuttosto alla partita di martedì.
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E te pareva se Infosannio non mi bloccava, ancora una volta, il commento! Nell’attentissima rilettura, spero che il “guardiano” almeno impari qualcosa!
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Ma non eri tu quello del: sono per valorizzare le cosiddette figure di secondo piano?
Lascia che lavorino.
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si ricorda che se il frodatore fiscale pluriprescritto, “pompetta” delle cene eleganti, che pagava la mafia e teneva stallieri mafiosi in casa, se è durato tanto è perché la sedicente sinistra non ha mai fatto nulla per farlo finire in galera (niente abrogazione leggi vergogna, niente abolizione della prescrizione dei reati, niente legge sul conflitto di interessi, niente limitazione delle tv caimane – discorso violante in parlamento docet https://youtu.be/G8ab8GvpPNs?si=salIPjIuoXNXDxfw, l’elenco dei favori al caimano sarebbe lungo…)!
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Berlusconi sta all’ Italia come Biden sta all’ America, sono altri i poteri dietro a chi viene scelto, fatto scendere in campo, mitizzato dai media…..che uno poi sia conservatore e l’ altro democratico, è irrilevante! Come le figurine di contorno dipendenti dagli stessi poteri, del grande puzzle internazionale, come scritto da Gae…..C’è un video, mi pare di Franco Fracassi, dove si spiega bene chi sia stato Silvio, ruolo e storia personale/politica, non a caso arriva nel 1994, dopo due anni dal famoso incontro sul Britannia del 1992 ,cui ha partecipato Prodi, e dopo Tangentopoli……insomma la tavola era già stata apparecchiata per futura maggioranza ed opposizione, seduti allo stesso tavolo! Gli anni dal 1990 al 2011 andrebbero riletti, prendendo punti anche apparentemente distanti per unirli ed avere il disegno completo…..son successe tante cose, e nessuna per caso!
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L’importante fu stare con la mafia e fare affari con la mafia….altro che far vedere di combatterla.
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L’aeroporto di Washington D.C è intitolato ad uno dei più grandi serial killer (indiretti) del pianeta; quello di Tel Aviv a uno che prima di darsi alla politica organizzava attentati e omicidi sommari; e ce ne saranno sicuramente altri dedicati a personaggi discutibili. A questo punto possono dedicarlo anche a Berlusconi.
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interessante…
ma siamo in Italia ed intitolare ad un farabutto anche un marciapiede,
mi sta sul caxxo parecchio
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Perché? Siamo obbligati a seguire le cavolate degli altri?
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Per rispecchiare il personaggio sarebbe più opportuno dedicargli le terme di Caracalla a Roma 🤔
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e perché non rinominare i vespasiani?
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Vespa so opporrebbe.
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visto il livello che si è raggiunto bisognerebbe intitolare qualcosa anche all’obnubile J D. magari il parcheggio invalidi dell’aeroporco. non ci sarebbe neanche bisogno si segnaletica e strisce gialle. sarebbe sufficiente il ritratto dell’obnubile, e si capirebbe subito.
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BUUUUHAHAHAH!
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Dubito che il caimano, senza la devastante potenza mediatica posseduta, sarebbe rimasto tutti quei giorni a palazzo Chigi.
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In un Paese dove oramai rimangono poche certezze, poca onestà, pochi principi, ma tanta ingiustizia, interessi personali, disonestà, corruzione e scollegamento dalla realtà, la giusta ricompensa a chi ha dato l’avvio all’inizio della fine, è, intitolargli un luogo a memoria imperitura.. giusto così evidentemente! Giusto esempio a chi è giovane e si sta affacciando al mondo.. fai della disonestà il tuo cavallo di battaglia, il tuo mantra, il tuo fine più alto, commetti pure oscenità, sii un corruttore e delinqui pure.. verrai osannato e ti dedicheranno una piazza, un aeroporto, ti riceveranno con tutti gli onori… La disonestà paga e rimarrai nei libri di storia!! Ecco cos’è il nostro Paese, un vomitevole luogo.. il più bello del mondo se non fosse per chi ci abita e soprattutto ci rappresenta!!
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In realtà siamo il paese della certezza, in grado di individuare i peggiori delinquenti, disonesti, corrotti, incapaci ed ipocriti e di elevarli al rango più elevato, se poi hanno pieni poteri dell’ unico uomo al comando siamo all’ apice della nostra aspirazione, quella con cui non abbiamo mai fatto i conti……Berlusconi è un prodotto dell’ italianità, quella che applaude al mito di turno…..e siccome ci conoscono, come popolo, di volta in volta ci gettano in pasto l’ osso più appetibile che noi rendiamo entità/personaggio storico di rilievo….quello che ha fatto anche buone cose! Non è tutta colpa né dell’ osso ne’ di chi lo getta……Ma che ci vogliamo aspettare da chi considera la Salis, condannata per occupazione di suolo pubblico, peggiore di un condannato per omicidio, di un consigliere comunale della Lega che ha ammazzato un tunisino in un bar, di un delinquente abituale, di un senatore arrestato e condannato per associazione esterna alla mafia, di un ex presidente del consiglio prescritto per mafia fino al 1982, di un ex pdc latitante, di un sottosegretario che spara ad una festa di capodanno e ferisce il caposcorta di un collega di partito, di chi assume come portavoce ex terroristi neofascisti condannati , di un sottosegretariato alla cultura che ruba quadri, di un presidente di regione arrestato per tangenti, ecc, ecc, e dopo aver ripassato in rassegna tutti i reati del codice penale e civile, che fanno curriculum, la figuraccia in Europa la facciamo con la Salis e non con Vannacci che evoca come simbologia della sua competenza politica la decima mas, quella che ha fatto anche buone cose insieme a Mussolini, di cui ancora non si è tentata alcuna titolarità, ma al fratello, fascista , si…..Non è che il problema è questo: siamo irrimediabilmente sta roba qua?
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Ma lo dice il titolo dell’articolo!! Con un giochetto semantico e un po’ di ironia – e ovviamente seguendo appunto l’input di Travaglio – basterebbe rinominare Malpensa “AeroporCo” e ciò basterebbe per capire SUBITO a chi sia intitolato, trattandosi di hinterland milanese in un paese (diciamo paesucolo) chiamato Italia. Anzi, la cosa lascerebbe pure spazio agli indovinelli che in linea di principio sono sempre interessanti e simbolo d’arguzia. Io penso che sarebbe molto più intelligente, come mossa. Sicuramente più divertente. Guardate che per trasformare un discreto casino in una cosa ganza, a volte basta davvero poco… 😁
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Perché stupirci, abbiamo una parlamento pieno di figli, nipoti,generi di onorate famiglie mafiose, famiglia di camorristi, amigli di andrangheta, non mancano rappresentanti della sacra corona e rappresentanti di associazioni minori,
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Il governo melonista ha recentemente reintrodotto il voto in condotta per gli studenti (per lo più composti da dei minorenni), che diventa fondamentale per conseguire la promozione o il diploma. Come mai invece per attribuire onorificenze a chicchessia non è richiesta una specchiata condotta civile e sociale?
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ahahahahahahahahahah
in Europa, dove si spnsorizzano i gay pride dove se ne vedono di tutti i colori si multa un ciclista per aver avuto un bacio da sua moglie.
“Ciclista francese multato di 205 euro per aver baciato la moglie al Tour de France
Il ciclista Lidl-Trek Julien Bernard è stato multato dall’Union Cycliste Internationale (UCI) per aver effettuato una breve sosta durante la settima tappa del Tour de France durante la quale è stato baciato dalla moglie.
La multa per “comportamento indecente o inappropriato durante una gara e che ha causato danni all’immagine dello sport” è stata di 200 franchi svizzeri (205 euro)”.
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più giusto e di buon gusto tramutar, ed al più presto, via olgettina in via orgettina
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Se l’Union Cycliste Internationale sponsorizzasse il gay pride potresti aver ragione ,ma se non lo ha fatto non vedo perché un organismo privato con delle regole proprie non le possa applicare.
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