
(di Michele Serra – repubblica.it) – Per sciogliere una volta per tutte il dubbio che il suo partito sia in vetrina conservatore, e nel retrobottega (laddove batte il cuore di ogni negozio) fascista, Meloni ha sottomano un’occasione storica: il Salvini. Più fascista di lui, in Europa, non c’è nessuno, tranne forse nel profondo Est, laddove il comunismo ha lasciato il peggio di sé: l’odio per la democrazia. Il fascismo, nel Salvini, è un dono naturale. È un fascista in purezza, lo è nei modi, nell’eloquio, nello sbrigativo disprezzo per ogni forma di gentilezza e di ascolto. Il rispetto delle persone da lui difformi deve sembrargli una forma di effeminatezza. Si rende conto, Meloni, che nessun altro leader di destra, in Europa, ha la fortuna di poter dire: ma perché ve la prendete con me? Se è il fascismo, che vi preoccupa, prendetevela con il Salvini. Io sono nel gruppo dei conservatori, io sto con l’Ucraina, lui briga con il peggio dell’estrema destra antieuropeista e filorussa. È lui che ha candidato Vannacci, mica io. Non c’è nemmeno bisogno di scomodare Fanpage, tutto è già scritto, tutto già in chiaro, le frasi di Mussolini nei social, la caterva di fascisti e nazisti simpatizzanti, candidati, sodali della Lega del Capitano (ve lo siete già scordato, Savoini?) nel silenzio obbrobrioso e vile dei Fedriga, degli Zaia, dei Giorgetti. Quelli che non condividono, che sono “per bene”, ma tacciono per comodità.Invece di espellerli dal suo partito, Meloni inviti i Sieg Heil e le teste calde della Gioventù Nazionale a cambiare ditta. Vadano con il Salvini, che non ha avuto nessun bisogno di Colle Oppio, Atreju e tutti quei faticosi tentativi di darsi una cultura, delle radici, un metodo. Basta una domenica in una curva di stadio. Basta un ordinario disprezzo per gli altri.
insomma la meloni piace, e dispiace che sia f. Allora pronti col maquillage. Tranquillo, Serra, è f. pure lei, solo più intelligente di Matteo. E non ci vuole molto.
Quando finirà questa infatuazione?
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vabbè, con questo ariticoletto degno di un cesso alla turca Serra è riuscito a farmi risultare Salvini un “saggio” e Vannacci un sociologo. Ma come ca@@o sono cambiato io oppure è il resto del mondo?! Un tempo quello che scriveva Serra mi metteva di buon umore, ora è come l’ortica a contatto di un sedere nudo.
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E’ semplicemente il classico pseudosinistro con la puzza sotto il naso, fazioso fino al midollo. Riesce a farti semprare simpatico chiunque, se ne parla male. Io penso ai giornalisti e intellettuali di VERA sinistra… si staranno rivoltando nella tomba.
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