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(Dott. Paolo Caruso) – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ritenendo la legge sull’autonomia differenziata priva di profili di illegittimità rispetto alla Carta Costituzionale appena 24 ore fa ha firmato la legge promulgando la normativa che entrerà in vigore 15 giorni dopo la sua pubblicazione sulla gazzetta ufficiale. La legge tanto discussa approvata in via definitiva lo scorso 19 giugno dalla Camera così ha superato il vaglio preventivo di costituzionalità per buona pace di tutti coloro che si aspettavano un rinvio alle Camere per un nuovo esame ed eventuali correttivi. Così non è andata e la legge Calderoli, il Padre del porcellum, il che è quanto dire, è stata promulgata senza alcuna osservazione. Del resto l’illustre Inquilino del Quirinale al contrario dei suoi predecessori non si è mai contraddistinto se non una sola volta nel suo più che settennale mandato per richieste di riesame al Parlamento. L’ Intrepidezza del resto non si può inventare da un giorno all’altro. Una decisione accolta con grande enfasi e soddisfazione dai vertici di via Bellerio che con questa legge è riuscita a spegnere i malumori serpeggianti tra i governatori leghisti. Rimane il nodo dei LEP, livelli essenziali di prestazione, sull’intero territorio nazionale che fa storcere il naso al “Cazzaro verde” e ai suoi peones, sapendo bene che ci vorranno almeno due anni per la sua attuazione. E mentre l’opposizione si prepara alla dura battaglia del referendum abrogativo, le regioni del sud contestano questa legge definita “Spaccaitalia”. La Premier Meloni nonostante le sue mendaci assicurazioni sull’integrità del Paese, viene allo scoperto per la svendita dell’Italia con la legge sull’Autonomia Differenziata e con la schiforma Nordio, in favore del suo scellerato progetto di Premierato, realizzando così il sogno secessionista del vecchio Bossi. Ma il re appare oggi sempre più nudo, e le recenti elezioni europee e comunali hanno visto il centrodestra indietreggiare nel Meridione, con una sostanziale perdita di consensi, probabile preludio di un cambio di tendenza.
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io scriverei altro ma sarebbe troppo volgare anche se lo meriterebbe tutto!! 🤬
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Un democristiano è come il diamante: E’ PER SEMPRE!
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Ma quelli che scrivono questi articoli la Costituzione la conoscono? L’hanno letta? Mi sa di no.
Il Presidente della Repubblica non può rifiutare la firma ad una legge solo perché gli piace o perché non piace all’opposizione. Può rinviare la legge alle camere solo in casi di PALESE incostituzionalità (ad esempio una modifica al codice penale che introducesse la pena di morte è palesemente incostituzionale perché l’art. 27 non la ammette espressamente). Per il resto il giudizio di costituzionalità delle leggi spetta solo ed esclusivamente alla Corte Costituzionale.
E siccome tutte le leggi prima di entrare in vigore vengono promulgate dal Capo dello Stato, se il controllo di costituzionalità spettasse a lui, la Corte non avrebbe senso di esistere. Basta ragionare.
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esempio una modifica al codice penale che introducesse la pena di morte è palesemente incostituzionale perché l’art. 27 non la ammette espressamente
Un po’ quello che è succ3sso con l’articolo 11…
Ah ah ah!
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Pofessore le consiglio un ripasso.
Il presidente della repubblica può rinviare alle camere una legge nei seguenti casi
In caso di difformità costituzionale, anche se poi sul tema la parola definitiva spetta all’alta corte dopo che una legge è stata emanata
Nel caso in cui la legge sia carente di chiarezza e precisone
Nel caso in cui sia inappropiata nel merito o ritenuta inopportuna
Quindi non solo quando una legge è palesemente incostituzionale, ma quando una legge gli sembra incostituzionale; ha dubbi sulla costituzionalità
In tutti e tre i casi il rinvio alle camere deve essere motivato.
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e quando mai il Mozzarella ha rinviato alle camere per PALESE INCOSTITUZIONALITA’?
Sembra che l’annia fatto quando è stato necessario, ma a memoria non mi sembra l’abbia mai fatto.
Ho scritto qualche tempo fa che gli vengono i crampi al polso a forza di firme.
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La legge sull’autonomia differenzaita è stata approvata.
Per poter essere attuata è necessario, entro il termine di due anni, definire i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP).
Le materie oggetto di trasferimento di competenza sono 23 e di queste 14 richiedono i LEP
Che tradotto dal burocratese all’italiano vuol dire che hanno due anni di tempo per stabilire quanto, come e dove devono spendere; le risorse finanziarie saranno stabilite sulla base dei costi e dei fabbisogni standard ( tale criterio vi ricorda un settore caratterizzato da liste di attesa?)
Nel caso in cui i LEP non fossero definiti il trasferimento di competenze su quei temi non ci sarà
Da fan sfegatato della realtà ben sapendo che questa è un stron3a di prim’ordine faccio due considerazioni.
L’ultima Nadef, manca degli elementi programmatici; il governo naviga a vista perchè non sa se e quante risorse finanziarie avrà a disposizone.
Nel solco di questa; con l’ultima finanziaria è stata approvata la modifica delle aliquote IRPEF, non si sa se anche nel 2025 le aliquote saranno le stesse che saranno in vigore per il 2024 oppure si ritornrà a quelle previgenti in quanto non si sa se ci saranno risorse finanziarie disponibili.
Siamo arrivati a questo; di non sapere come andranno le cose non tra 5 o 10 anni, ma l’anno prossimo.
Come devono dirlo LORO, NON IO ,che non ci sono soldi??
Quindi di cosa stiamo parlando?
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