Per uscire ha dovuto patteggiare. Così gli Usa potranno spacciare un innocente per colpevole. Un avvertimento per i prossimi Assange

(di Antonio Pitoni – lanotiziagiornale.it) – Inutile dire che la scarcerazione di Julian Assange, dopo cinque anni in carcere senza processo – a proposito, avete notato il silenzio dei garantisti à la carte di casa nostra? – per aver fatto il lavoro che ogni giornalista dovrebbe ambire a fare, è sicuramente una buona notizia.
Perché chiude l’ignobile persecuzione alla quale il fondatore di WikiLeaks è stato sottoposto per dodici interminabili anni su mandato degli Stati Uniti. La sua colpa? Aver svelato al mondo una serie di nefandezze perpetrate proprio dagli americani. Come ricorda Andrea Sparaciari, nel 2010 Assange ha pubblicato 70mila file segreti sottratti al governo di Washington relativi a operazioni militari della coalizione in Afghanistan; poi altri 400mila sull’invasione dell’Iraq sottratti al Pentagono; e infine ha diffuso 250mila cablo diplomatici americani (contenenti anche rivelazioni imbarazzanti sullo spionaggio degli Usa ai danni di Paesi e leader alleati).
Notizie che nel nostro gergo si chiamano scoop. Non a caso le sue rivelazioni furono letteralmente saccheggiate anche dai media italiani quando vennero diffuse da WikiLeaks. Le buone notizie, però, finiscono con la sua scarcerazione. Per riavere la libertà Assange è stato costretto a dichiararsi colpevole di uno dei 18 capi di imputazione per i quali rischiava una condanna a 175 anni di carcere negli Stati Uniti.
Accettando una pena pari alla detenzione già scontata: i 5 anni trascorsi in carcere in Gran Bretagna in attesa dell’estradizione fortunatamente mai concessa. Un epilogo che Assange, sfiancato dalla lunga battaglia contro il governo più potente del mondo, ha dovuto alla fine accettare suo malgrado per uscire da un incubo che avrebbe potuto costargli la vita.
Così gli Stati Uniti potranno spacciare un innocente per colpevole salvando la faccia. E usare il caso come monito per chi dovesse in futuro seguire le orme di Assange. Per la serie, colpirne uno per educarne cento. Quanto ai media italiani che gonfiarono le prime pagine – e le vendite – rilanciando i suoi scoop salvo poi relegare la sua battaglia per la libertà di stampa in anonimi trafiletti, farebbero bene a chiedersi se ne sia valsa la pena.
Lui sicuramente si è reso conto che NON ne è valsa la pena.
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“Sicuramente”? 😄
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Ci ha quasi lasciato le penne….(in tutti i sensi).
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Eqquindi?
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L’eccezione… alla regola di un giornalismo stabilmente al servizio di un potere che non vuole essere disturbato nell’esercitare il comando persino a costo di stravolgere la Costituzione e con questa la libertà di criticarlo. Ma si badi bene, anche con la Costituzione (non applicata) non è che la democrazia stia tanto meglio. Si pensi a tutte le volte in cui i decreti governativi passano senza che il parlamento ci possa mettere mano. E quelli che dovrebbero svolgere la funzione di guardiani, invece vi si accodano per convenienza (vedi sovvenzioni alla stampa) o perché gli editori dei giornali sono parte in causa, essendo imprenditori sostenitori e fruitori del neoliberismo imperante. Ognuno deve potere fare quel caxxo che vuole, dicono, e SENZA LIMITI come le telefonate pubblicizzate da operatori che sono i tristi simboli del tempo presente. Senza limiti… anche nel morire di fame, di guerra, di sfruttamento bestiale, di precarietà, di emigrazione e di tutto il marcio che la società ci confeziona e ci propina all inclusive!
Meditate, meditate gente… prima di astenervi e/o di votare per questo e non per un altro partito e correre il rischio di essere ancora brutalmente sodomizzati con o senza vaselina. Occhio alle terga!!!
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In questo mare di retorica e conformismo anti ammeregano esprimo anch’io la mia goccia di contentezza per la libertà di Assange. Sono contento soprattutto perché non leggerò più (anche se ne dubito) il nome di Assange messo a confronto con le nefandezze compiute da Putin nei confronti dei suoi oppositori politici.
Viva sempre il giornalismo libero. Anche quando va contro la legge? Anche quando mette in pericolo di vita altre persone? Questo giuro che non lo so.
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Ora lo sai.
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🖕
Pure tu.
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Due volte a te, ka##one.
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E c’è quel tale che continua a ripetere che non ne è valsa la pena. Assange ha svelato crimini che gridano vendetta al cospetto di Dio e non ne è valsa la pena? Un requiem.
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C’è anche chi non capisce i commenti e non sa spiegare le differenze tra il prima e il dopo Assange.
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Spiace vedere @baky in linea con la giraffetta ridanciana e il postatore compulsivo di vignette, ma credo che il tutto sia dovuto a un fraintendimento che vorrei chiarire solo per baky.
Non per difendere Texas Instruments/misirizzi/MarcoBo, ma è evidente che il suo scritto era in difesa della persona, dignità e rispettabilità di Assange.
Le implicazioni che si possono trarre dal laconico commento sono molteplici e troppo estese per poterle esaurire in quattro righe, perciò mi limito a dire che condivido al 100% il suo contenuto.
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Grazie 😉
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C’è anche chi non sa esprimere le proprie pernacchie intellettuali in lingua italiana nemmeno se ci fosse in ballo la sua stessa vita 😄
A ciascuno il suo
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Ma infatti 😄
Meglio di qualsiasi scritto, davvero
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Ah ah ah!
Due piccioncini con una crocchetta.
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Uah ah ah!
Il solito pollo, con giusto un pó di becchime 😄
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Premettendo che il povero Assange deve solo essere ringraziato per quanto ha svelato al mondo intero, rischiando del proprio, vale la pena ricordare un concetto che non è affatto evidente alle truppe cammellate dell’antiamericanismo a prescindere: non è mai esistita nessuna “persecuzione” da parte della giustizia americana nei suoi confronti.
Assange infatti non ha pubblicato delle proprie opinioni, ma dei documenti coperti da segreto di stato, peraltro ottenuti fraudolentemente. Negli Usa, così come nel resto del mondo, questo fatto costituisce reato.
Successivamente ha scelto la via della latitanza (presso l’ambasciata ecuadoregna, finché l’hanno tenuto), di fatto sottraendosi al processo, che infatti non si è mai tenuto; a quel punto, la richiesta di estradizione da parte americana è stata solo la naturale conseguenza di questo suo comportamento.
Secondo i teorici della persecuzione, chi mai avrebbe dovuto imporsi sulla giustizia americana per stabilire che Assange è talmente speciale, che per lui non si debba nemmeno celebrare il processo per stabilirne l’eventuale colpevolezza, o innocenza? Nemmeno il POTUS ha tutto questo potere (il Presidente può perfino graziare sé stesso, come probabilmente farà Trump se verrà eletto, ma non può in alcun modo evitare il processo, se non scappando; nel mondo libero funziona così: nessuno è superiore alla legge).
Domanda: la giustizia americana poteva agire in maniera differente da come ha fatto? Poteva decidere che Assange non andava nemmeno processato? Poteva non chiederne l’estradizione dopo la fuga? Se la risposta è no, è evidente che non esiste nessuna persecuzione.
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Assange infatti non ha pubblicato delle proprie opinioni, ma dei documenti coperti da segreto di stato, peraltro ottenuti fraudolentemente. Negli Usa, così come nel resto del mondo, questo fatto costituisce reato.. scusa l’intromissione JD ma se anche erano state secretate, secondo te se sono stati degli atti criminali, non è comunque giusto che il mondo ne venisse a conoscenza?
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Sì, mi raccomando, chiedi scusa per l’intromissione e lascia anche un caffè pagato al bar per il disturbo.
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@ Mokj: moralmente trovo giusto che il mondo ne sia venuto a conoscenza, che era la cosa più importante per cui tutti dovremmo essere grati ad Assange, ma si tratta di un giudizio morale personale.
E’ però altrettanto giusto che la giustizia faccia il suo corso, che non può essere cambiato secondo le preferenze di chicchessia, e il fatto è che soltanto un processo può stabilire se determinati atti costituiscano o meno reato, processo dal quale però Assange si è sottratto in partenza, non lasciando altra possibilità che la richiesta di estradizione (negli Usa non esiste il processo in contumacia).
Chi pensa che Assange sia stato perseguitato dalla giustizia americana, a parte un bello slogan per gonfiare il proprio pregiudizio antiamericano, in concreto si rende conto almeno di che cosa sta chiedendo, e se è una cosa possibile? Forse sta chiedendo che Obama, o Trump, o Biden (i presidenti in carica da quando c’è WikiLeaks) avrebbero dovuto interferire direttamente con la giustizia, come nelle dittature? Non potevano e non possono farlo: nel mondo libero le cose non funzionano così, per fortuna.
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Assange infatti non ha pubblicato delle proprie opinioni, ma dei
documenti coperti da segreto di stato, peraltro ottenuti
fraudolentemente.
Chissa perché erano coperti da segreto di stato e chissà mai perché il primo tentativo di A. di chiederli facendo domanda su carta da bollo, non è andato a buon fine.
Domanda: la giustizia americana poteva agire in maniera differente da come ha fatto? Poteva decidere che Assange non andava nemmeno processato? Poteva non chiederne l’estradizione dopo la fuga? Se la risposta è no, è evidente che non esiste nessuna persecuzione.
Ah ah ah! Robe da chiodi, da chiodiiii!
(Ri)domando anch’io: se la mafia viene smascherata senza troppi riguardi da chi ha il coraggio di ribellarsi, può la mafia fare a meno di farlo saltare in aria? Se la risposta è no, allora non esiste nessun omiciDIO.
https://infosannio.com/2024/05/20/assange-no-estradizione-alta-corte-di-londra-accorda-un-nuovo-appello/comment-page-1/
PS: continua pure a coprirti di ridicolo, buff0nccello da strapazzo! E lascia perdere i ringraziamenti ad A.: se leggesse quello che scrivi, non riuscirebbe nemmeno a sputarti in faccia per la paura di infettare la saliva.
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“(Ri)domando anch’io: se la mafia viene smascherata senza troppi riguardi da chi ha il coraggio di ribellarsi, può la mafia fare a meno di farlo saltare in aria?”.
Ma che caxxo di paragone è? Qui nessuno è saltato in aria. La gente salta (dalle finestre) in Russia. O viene uccisa per strada a colpi di lupara. O viene tenuta prigioniera ai confini del mondo fino al termine dei suoi giorni. Se parlando di mafia ti riferisci a tutto questo, come non detto.
Viva GLI Assange sempre.
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Ma cosa ca@@o hai capito L’ho Guasto? C’è da rimanere pietrificati difronte a cotanto acume.
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Impara a esprimerti allora.
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Dirti di imparare a leggere sarebbe inutile, visto che lo sai già fare.
Bisognerebbe in seguito anche capire ciò che si legge, e questo temo sia per te una faccenda oltre le tue possibilità.
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Piuttosto singolari i tuoi argomenti. Vediamo un pó.
Premessa: “il povero Assange deve solo essere ringraziato per quanto ha svelato al mondo intero”. ( E meno male).
Ma non scordiamoci delle “truppe cammellate dell’antiamericanismo a prescindere” (niente a che vedere con le truppe cammellate del filoamericanismo a prescindere, of course)
“Nessuna persecuzione da parte americana”, sciocchini. E perché, scrive Dio? Perché A. non ha pubblicato delle proprie opinioni (eeh? E quindi?), ma dei documenti
– coperti da segreto di stato
– ottenuti fraudolentemente
“Coperti da segreto di stato”
Dunque: lo stato in questione sono gli uessèi. Che hanno autorità e dominio da qui a Marte, ovvio: gli altri stati del mondo sono tali solo sul Risiko. Puoi rifugiarti dove vuoi, tutto il globbo terraqqqeo è Uessei. Claro? E siccome quando i gangsters fanno fuori qualcuno (negli Usa come in IRAQ) sono autorizzati (da se stessi) a decretare che nessuno indaghi sul loro schifo semplicemente mettendo sopra il tutto una bella marca da bollo che dice SEGRETO, allora neanche fuggire su Marte è sufficiente. SEGRETO. Manco dio, manco il papa. Onnipotenti.
“Ottenuti fraudolentemente”
Cioé: Assange si è travestito da Chelsea Manning, si è arruolato nell’esercito americano, si è passato dei documenti e dei filmati da solo ed è scappato. Oeró poi è tornato, si è fatto nettere in galera e ha pure cambiato sesso, tutto questo mentre era de facto recluso in ambasciata nello UK. Ma che drago!
“Negli Usa, così come nel resto del mondo, questo fatto costituisce reato”
Quando uno che noi chiamiamo terrorista fugge in Francia, i francesi per tutta risposta impugnano una baguette e puntano eloquentemente al nostro didietro. Forse dovremmo imparare un pó da loro invece di fare gli atlantisti col didetro cammellaro, appunto. O di inventarci accuse di stupro per compiacere i gangsters, una vergogna schifosa sul sistema giudiziario svedese, che non laveranno tanto presto.
POTUS, Trump, presidenti, latitanza: che lavaggio atlantista del cervello. Che parte sempre dal nedesimo assunto che gli Usa siano l’ombelico (e non sempre piú il b del c) del mondo. Sudditanza psicologica, questo è.
“La giustizia americana poteva agire in maniera differente da come ha fatto?”
In un mondo civile quando il piú grande giornalista del mondo espone parte delle tue forze armate come gangsters dal grilletto facile è dietro di loro che dovresti andare, non dietro di lui.
“Poteva decidere che Assange non andava nemmeno processato?” Vedi sopra.
“Poteva non chiederne l’estradizione dopo la fuga?” Vedi sopra.
Ciao e buona notte.
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Povero cranio senza più un cervello soppiantato da uno straccio a stelle e striscie
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Quando non si ha nulla da argomentare non rimane che l’insulto gratuito, l’ultimo rifugio dei vigliacchi.
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Qui l’unico vero insulto è quello che tenti di fare all’intelligenza di chi ti legge dichiarando che non c’é stata nessuna persecuzione giudiziaria di Assange da parte degli USA.
Dovresti smettere di leggere tutti quegli editoriali di Riotta e Molinari, ti fanno male a quei pochi neuroni superstiti che ti ritrovi 😀
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Mai sentito parlare di Pentagon Papers???
se no sei un ignorante
se si sei un buffone
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@ Bonjour finesse: tu potresti essere entrambi.
Dopo lo scandalo dei Pentagon Papers il New York Times e il Washington Post portarono il caso alla corte suprema, che gli diede ragione in base al primo emendamento.
Dopo lo scandalo Wikileaks Assange si diede alla latitanza.
Trova le differenze.
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Le differenze, caro pezzo di iDIOta, sono che il NYT e il WP sono giornali AMERICANI, quindi chiaramente non potevano emigrare dagli USA e ‘darsi alla latitanza’.
Mentre Assange è AUSTRALIANO, claro?
Non è soggetto alla legge americana.
Così come gli USA non si ritengono legati a NESSUNA legge esterna, vedi le recenti minacce persino alla corte penale internazionale.
Gli USA hanno ZERO diritti fuori dal loro territorio di competenza, che non è il pianeta Terra, come te, da quello spudorato lecchino IUESEI, pensi di continuo.
Tra l’altro, visto che vogliamo metterla sui reati: i terroristi anticastristi che hanno ammazzato un sacco di gente a Cuba sono PROTETTI dagli USA mentre gozzovigliano in Florida. Tanto che hanno arrestato gli agenti castristi sotto copertura che cercavano di sgamarli, condannandoli a pene severissime, LORO che non hanno commesso crimini se non lo ‘spionaggio’ in territorio americano.
Tienteli i tuoi campioni di democrazia.
Proprio la faccia come il qulo, non c’é niente da fare.
Sei proprio l’enciclopedia dell’ipocrisia e del conformismo, è più forte di te.
A proposito: birretta JD?
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@ Mentecatto: una discreta raccolta di farneticazioni, complimenti.
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