(Giancarlo Selmi) – “Alla battuta che Grillo ha fatto su Berlusconi, forse preferisco e ho trovato più originale quella su Draghi grillino, anche se più dannosa per la comunità M5S…”

È in forma smagliante Giuseppe Conte. È un Conte diverso da quello che incassava, senza replicare, le ignobili battute che Grillo sparava contro di lui. Questa volta ha deciso di rispondere e lo ha fatto con la consueta eleganza. Colpendo duramente.

E sì, perché la madre di tutti i problemi si può considerare, tranquillamente, la maledetta adesione a quel governo presieduto dal dragone. Della quale Grillo fu massimo sponsor. E per la quale dovrebbe chiedere scusa. Ma Giuseppe Conte non si è fermato a questo. Sulla “indispensabilità” sbandierata dal comico genovese, ha risposto: “nessuno è indispensabile. Il destino del Movimento non è nelle mani di Grillo, ma di un’intera comunità”. Come a dire che il Garante non comanda più, e già da un po’.

E non ha risparmiato la Raggi: “Lei parla di ritorno alle origini, né destra né sinistra? Noi siamo nel campo progressista, e se qualcuno ha inclinazioni diverse, ne tragga le conseguenze”. Alle risposte del Presidente si è aggiunto un simpatico tweet di Patuanelli: “è da un secolo che sento dire che non siamo di destra né di sinistra. Da quelli di destra”. Chiaro il sospetto sulle reali inclinazioni politiche di quelli che su quel mantra continuano a polemizzare.

La Raggi dovrebbe chiarire quali alleanze hanno determinato il calo di voti, visto che il Movimento ha corso da solo alle elezioni nazionali e a quelle europee. E poi Conte fa riferimento non alla sinistra ma al progressismo. Raggi e i suoi simpatici amici duri e puri, dovrebbero chiarire quali vantaggi porterebbe al paese, e agli italiani, la splendida solitudine che tanto evocano. È nostro compito primario sbarrare la strada all’avanzata di questa destra. Che tanti danni sta facendo e tanti vorrà continuare a fare.

Il M5S nasce per contare, determinare scelte, portare avanti, NELLE ISTITUZIONI (in altre parti o soli non so come potrebbe) i suoi princìpi e valori. Da soli non si va da nessuna parte e la presidento, insieme ai cialtroni di questo governaccio, governeranno 100 anni ancora. Forse per i teorici del “né destra, né sinistra” è il male minore?

Un Conte agguerrito, insomma. Finalmente scortato dalla enorme maggioranza dei parlamentari. Un Conte che renderà la vita difficile a quelli (abbiamo capito chi sono) che intendono minarne il cammino. E qualora Grillo e i suoi seguaci volessero fare saltare il banco, bene, troveranno pane per i loro denti.

Adelante Presidente, siamo con te.