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(Giuseppe Di Maio) – Devo fare un’inusuale dichiarazione di fede: io voto M5S, ne faccio parte, anche se non partecipo più ai suoi gruppi territoriali. Ne farò parte e lo voterò finché non sorgerà una nuova forza politica che persegua meglio del Movimento la riduzione della disuguaglianza sociale, il rispetto della natura e la tutela della vita, la Pace universale. Ho voluto fare questa dichiarazione per togliere dubbi, materiale di contestazione, spiegazioni fantastiche a ogni mio lettore, in special modo a coloro che hanno messo la ragione al servizio di motivazione sentimentali. Avverto che, quando il sentimento è partigiano e arbitrario, anche le ragioni addotte a suo sostegno sono illogiche, inconsistenti, fantasiose, menzognere. In breve, si realizza a livello mentale una piccola mistificazione, di cui ci si compiace soprattutto se il nostro interlocutore appare sprovvisto di migliori argomentazioni.
Il Movimento 5 Stelle deve inseguire la giustizia senza essere cieco, senza essere stupido, e deve dire una buona volta se ha fiducia nella democrazia, se crede nel popolo, nel suo popolo, oppure se questo continuo richiamo alla rete degli iscritti è solo un argomento di propaganda. Una delle idiozie a buon mercato di Grillo fu che se un portavoce avesse ricevuto un avviso di garanzia avrebbe dovuto dimettersi. Di lì a poco ci fu un vero tiro al piccione: qualunque disonesto si sentì in dovere di denunciare un 5 stelle. L’idiozia fu parzialmente corretta aspettando il rinvio a giudizio, ma anche questo non bastò. Per fortuna c’era già la legge Severino a normare la materia, ma non fu possibile sottrarre l’argomento alle polemiche degli altri partiti.
Aver messo il limite dei due mandati è stato un pensiero onesto, persino intelligente, ma non onnipotente. Difatti, ora che sappiamo quanto la società italiana non sia un serbatoio illimitato di persone disponibili, capaci e soprattutto oneste, disfarsi di elementi che hanno dimostrato di possedere a iosa queste qualità è un’operazione suicidaria, una follia. Perché perdere Bonafede, Toninelli, Morra, Lezzi, Di Battista e altri, quando hanno già ampiamente dimostrato di non aver lavorato per sé, né per la propria tasca o per il proprio ego? Tuttavia, sebbene il pericolo della corruttibilità sia sempre incombente, non possiamo aggrapparci a totem che offrono poche vie d’uscita.
Se il Movimento siamo noi, perché non ci chiedono se siamo d’accordo con l’esistenza di un Garante (parola rubata da Grillo a Lezzi durante una conferenza di partito)? Perché non ci chiedono se siamo ancora d’accordo con il suo diritto di veto, con le sue “ultime parole”, con i trecentomila euro che il Movimento sborsa per finanziare la sua attività pubblica e/o privata? Perché, sia nella nuova piattaforma che in quella vecchia (Rousseau) ci continuano ad escutere solo per referendum confermativi senza prevedere mai scelte contrarie e diverse dalle dirigenze? Certo che lasciare le decisioni in mano a degli sconosciuti è veramente pericoloso. Non per la strategia politica, che al contrario non dovrebbe mai essere rimessa alla volontà degli iscritti, ma è pericoloso per la padronalità dello strumento partito. Ma allora diciamolo una volta per tutte: il Movimento 5 Stelle, nato per rifondare la democrazia, della democrazia alla fine non si fida e ne ha paura.
C’è un “piccolo” particolare che manca in questa disamina: l’informazione.
Non ci può essere una vera democrazia se i contendenti dei voti non hanno lo stesso potere mediatico.
Lasciamo perdere chi vota nella speranza di avere qualche soldo in più in tasca, perchè sono voti che difficilmente torneranno, ma per tutti gli altri conta ciò che ha fatto il M5S.
Siamo sicuri che siano bene informati?
Siamo sicuri che quei 11MLN (33%) siano persone che non guardano la tv ma cercano da sole dove sta la verità senza farsi manipolare?
Se anche qui, tra gente che crede di non farsi manipolare, ci sono coloro che riportano anche in buona fede false notizie o mistificazioni, tipo Conte che molla la Raggi per sostenere Gualtieri, immaginate cosa c’è dentro la testa di chi si affida alla tv.
Il M5S, prima che governasse, non poteva essere accusato del “son tutti uguali”. La propaganda avversaria non poteva addossare al M5S delle colpe concrete, ma solo generiche accuse di populismo. Era comunque una novità da provare.
Senza contare che la rete, un tempo quasi esclusiva del M5S, oggi è riempita da tutti i partiti, oltre che dalla controinformazione che, salvo rari casi, odia il M5S perchè non ci ha fatto uscire dall’UE, dall’euro, dalla Nato, non ha fatto guerra ai vaccini, ci ha “arrestato” per la “finta pandemia” e altre “verità” che hanno nella loro testa.
Pensate alla “rissa” in Parlamento. Dai tg e da buona parte della stampa pare che ci sia stato uno scontro tra bande. Il solito “son tutti uguali che schifo che schifo!”.
State certi che la maggioranza degli italiani, che tra lavoro e un po’ di tempo per svagarsi non ha voglia di stare a cercare la verità, avrà preso per buona la storia della “rissa” sentendo solo le rassegne stampa mentre fanno colazione.
Poi c’è la “orgoglite”, cioè quella cosa che, se qualcuno ti dimostra che eri male informato, tu cominci a trovare tute le scuse per non ammetterlo.
Mi è capitato recentemente con un conoscente, che bazzica nei siti di controinformazione (“non si fanno fregare”), che affermava IN BUONA FEDE che Conte non avesse detto NIENTE (oggettivo) su ciò che accade in Palestina. Solo qualche banalità sulla pace.
Gli ho mostrato questo
https://telenord.it/genova-conte-m5s-vergognoso-che-occidente-non-sanzioni-israele-65620
di ben 6 mesi fa (per evitare che dicesse il solito “solo adesso per i voti”) e la risposta è stata: “comunque è poco” (soggettivo).
Di italiani affetti da “orgoglioni” ce ne sono tanti.
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Antonio, la tua analisi è corretta! Ieri persino su ilfattoquotidiano.it-quotidiano solitamente abbastanza obiettivo-è apparso un articolo di Loretta Napoleone su come si potuto accadere questo risorgere del fascismo in Europa. Secondo lei la causa principale è stata la nascita del movimento cinque stelle con le sue idee e il suo presunto qualunquismo! Se dobbiamo guardarci le spalle persino dal fatto quotidiano figurati cosa accade nei Tg nazionali e sui giornali! Purtroppo l’80% della gente si rivolge a queste fonti per informarsi. La rete è un luogo particolare è servita molto ai cinque stelle per partire , Ma per radicarsi c’è bisogno di uomini e donne che diffondano il verbo e le idee cinque stelle nelle piazze e nei luoghi deputati. Ma soprattutto bisogna cambiare alcune regole e non mi riferisco soltanto al limite dei due Mandati: Per 10 anni mi è stato proibito di entrare nei vostri circoli perché in passato ero stato Del PD, nonostante io avessi abbandonato quel partito perché mi veniva il volto stomaco! Mentre voi mandavate in parlamento quattro scappati di casa che il giorno dopo passavano al gruppo misto per non versare La quota al movimento! Proprio perché abbiamo tutti contro c’è da lavorare molto di più sul territorio. Se pensate di fare questo lavoro sulla rete non andremo lontano.
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sul sito online gestito da Gomez ahimè ci scrivono di tutti e di più, inclusi scettici sulla scienza tra chi crede nelle scie chimiche ed altro.
A parte ciò sul resto concordo, sicuramente oltre alle piazze aggiungo io che andrebbero usate di più le TV. È lì che il 90% della popolazione si informa ed in particolare se gli altri dominano pure i tg che i cittadini spesso vedono come programma super partes e non alla stregua di un porta a porta diventa quasi impossibile fare arrivare informazioni alla maggior parte dei cittadini.
Sulla questione degli ex degli altri partiti bisogna stare molto attenti per non fare pesche a strascico inglobando loschi figuri. Però è vero che non tutti lo siano soprattutto nella fascia più vicina al popolo comune del PD. C’è molto da lavorare e la soluzione non si quanto possa essere la democrazia assoluta che ipotizza Di Maio visto che essa è plausibile solo con un livello socio-culturale simile e mediamente altro altrimenti continuano ad essere voti di pancia su cose che non si capiscono.
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sul sito online gestito da Gomez ahimè ci scrivono di tutti e di più, inclusi scettici sulla scienza tra chi crede nelle scie chimiche ed altro.
Quindi la scienzah come religione di Stato?
Altro tipo questo?
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Intervista a Toninelli, al 97% condivisibile.
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Che Conte abbia favorito Gualtieri è un dato di fatto. Alla pari con l’ostruzionismo di Zingaretti. Purtroppo il PD ha fatto molto più danno al M5S di tutte le sue regole, nsieme aii suoi giornali schierati all’americana (fuck the europe) . Ma purtroppo la gente dimentica e l’elettorato va dove porta il vento….
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“è un dato di fatto”
Praticamente stai dando della deficiente alla Raggi, la quale ha appena detto che Conte non è in discussione e ha dimostrato grandi capacità.
Strano che dica cose del genere verso chi, “dato di fatto”, avrebbe favorito (come???) il suo rivale.
Ora chissà cosa ti inventerai per buttare nel cesso pure la logica.
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