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(DI LUCIO BACCARO* – ilfattoquotidiano.it) – Le elezioni europee hanno avuto un impatto differenziato sui soggetti della sinistra italiana. Mentre il Movimento 5 Stelle ne è uscito sconfitto, passando dal 17% del 2019 al 10% del 2024, il Pd ha guadagnato qualche punto percentuale (dal 22,7 al 24,1), e l’Alleanza Verdi-Sinistra ha conosciuto un piccolo exploit, raggiungendo un risultato insperato alla vigilia, il 6,8%. Come vanno interpretate queste differenze?
Il primo tratto da sottolineare è il tasso di partecipazione molto basso: di poco superiore al 48% su scala nazionale, ancor più basso nelle regioni in cui il Movimento pesca una buona parte dei suoi voti, nel Meridione (42%) e nelle Isole (35%). Peraltro, nelle località in cui le elezioni europee sono state abbinate alle elezioni comunali, l’affluenza è stata di 14 punti più elevata (dati YouTrend), a dimostrazione del fatto che non siamo di fronte a un fenomeno di disaffezione generalizzata, ma a una scelta (razionale?) degli elettori di non prendere parte a uno scrutinio, quello europeo, percepito come di scarsa importanza (non a torto, date le limitate competenze del Parlamento europeo).
L’altro aspetto riguarda la distribuzione asimmetrica dell’astensione tra i gruppi sociali. Secondo un’indagine della Swg, il tasso di non-voto è stato particolarmente elevato tra le persone in difficoltà economica e tra gli operai (58%), ovvero tra i ceti che hanno mostrato in altre consultazioni una propensione a votare 5 Stelle superiore alla media. Secondo un’indagine di YouTrend, fatti 100 gli elettori del Movimento nel 2022, nel 2024 9 di questi sono passati al Pd e 5 a FdI, ma molti di più, 31, hanno scelto di non votare. Gli altri flussi in uscita dai M5S sono stati trascurabili. A confronto, gli astenuti del Pd sono stati 15 su 100. Insomma, una parte importante del risultato elettorale è spiegata dalla partecipazione: mentre i 5 Stelle non sono stati in grado di mobilitare i loro elettori potenziali, il Pd, che può contare su un elettorato più scolarizzato e anziano (e più fidelizzato), ha avuto meno problemi a farlo.
Questo non significa che la strategia elettorale non abbia giocato alcun ruolo. In un’elezione con un’affluenza così bassa ha prevalso il voto identitario e di opinione (ma non, in tutta evidenza, il tema della pace, dato il magro bottino della lista di Santoro & C.). In queste condizioni è utile avere candidati visibili che incarnino alcuni temi centrali per l’offerta politica del partito. Puoi rinunciare a essi solo se disponi di un “marchio” forte che segnali una promessa credibile di cambiamento indipendentemente dalle individualità (“uno vale uno”). Ma questo non è più da tempo un atout dei 5 Stelle, che sono stati al governo e hanno perso l’aura di novità. Più pagante dal punto di vista elettorale è stata la strategia di fudging del Pd, che ha riempito le sue liste di personaggi ben conosciuti (specie a livello locale), nonostante esprimessero posizioni molto diverse (per es. sulla pace). Questo gli ha consentito di conciliare le sue varie anime, anche se a discapito di un profilo programmatico chiaro.
Il M5S rappresenta a mio parere quanto di più vicino ci sia in Italia a un partito di sinistra economica, che mette al centro le questioni del lavoro, del salario, della precarietà, dell’intervento pubblico in economia, della sanità e della scuola pubblica, mentre riduce l’enfasi sui temi identitari e woke della sinistra borghese. Un profilo simile ha il Bsw di Sahra Wagenknecht in Germania, l’unica formazione della sinistra tedesca (Spd, Verdi e Linke) a non essere uscita dalla consultazione europea con le ossa rotte. Al contrario, ha ottenuto un lusinghiero 6,2% alla sua prima prova elettorale, con percentuali intorno al 15% nei Länder dell’Est.
È importante che la riflessione sugli esiti del voto non induca a conclusioni affrettate. Ad esempio, non sono d’accordo con l’analisi di Mario Ricciardi (sul Fatto di mercoledì), secondo cui il M5S avrebbe perso perché non ha scelto da che parte stare, mentre il Pd lo avrebbe fatto. A mio avviso è più vero il contrario. Credo che il progetto del M5S sia abbastanza chiaro e rimanga di forte attualità: ridare voce a una sinistra di popolo. Il rischio per un partito con questo obiettivo non è che la sua base potenziale migri verso altri partiti, ma che non vada a votare. In particolare, una lezione da non trarre dalle ultime Europee è che la strategia vincente sia quella adottata dall’Avs, tutta centrata sull’utilizzo di figure simbolo delle battaglie civili, dalle condizioni carcerarie (Salis) all’accoglienza e integrazione dei migranti (Lucano). Benché le questioni siano meritorie, non è un modello adatto all’elettorato dei 5 Stelle. Dubito inoltre che sia applicabile alle elezioni politiche, in cui il tasso di partecipazione si alza. Potrebbe rivelarsi un fuoco di paglia come l’8,5% ottenuto dalla Lista Bonino alle Europee del 1999.
* Istituto Max Planck per la Ricerca Sociale di Colonia
in pratica, se ho ben capito, il PD ha preso personaggi noti anche se con posizioni divergenti su tanti argomenti, pur di avere voti. Come se Mazzini avesse accettato monarchici, reazionari, austriacanti, clericali, federalisti per realizzare il suo programma.
certo,certo, senz’altro.
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bé! Almeno sfata la caxxate che i delusi del MV siano migrati in massa verso fdi.
certamente aver creduto in un MV che si definiva ne di destra né di sinistra, ma che un idea buona si adottava a prescindere, e ritrovarsi un partito che sbava dietro alla helly e al PD ha indotto tantissime persone a disertare le urne,
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Secondo me c’è un altro errore nella comunicazione del M5S. L’italiota è un personaggio attento al concreto e all’immediato. Non ha la pazienza di aspettare troppo per ottenere il vantaggio che vorrebbe. Già 2050 nel simbolo mi era sembrato una cazzata, un messaggio (2050) che non passa alla maggioranza dei disinformati, nel 2050 Conte avrà 85 anni, io e molti altri che l’hanno votato saremo morti e sepolti, nel 2050 sarà tutto come ora ma con auto elettriche e colonnine di ricarica sparse in tutto il paese alimentate da centrali nucleari. L’italiota votante fluido bada al solido, si aspetta provvedimenti che gli diano ristoro immediato, convenienza rapida, riscatto economico immediato. Poi permettetemi una battuta: scrivere nel simbolo 2050 e subito sotto “pace” anche se molto realistico fa un pò ridere.
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in buona parte condivido il tuo pensiero, però al contempo se si vuole essere progressisti in ambito ambientale (e non solo su istanze identitarie in stile PD) la data del 2050 è importante. Purtroppo a molti anche degli astenuti magari interessa l’ambiente ma non hanno la concezione di aspettare fino al 2050 e per tanti altri la Pace è si importante ma sono sicurissimi che dentro l’Europa e l’Italia una guerra non arriverà mai più. Anche chi non crede che Putin stia perdendo crede che non attaccherà mai l’Europa, quindi non smuove così tanti punti percentuale la pace. Purtroppo con una popolazione resa sempre più ignorante dagli anni 80 in poi grazie a B. Ora porta molti più voti una mazzetta, una figura come la Salis e forse finanche i risultati delle nazionali sportive (vedasi le urla della meloni durante Italia scozia al 6 nazioni) che temi di ambiente,pace s giustizia.
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Conte dovrebbe inventarsi qualcosa di dare al popolo nell’immediato. Prospettive di 30, 20 o anche 10 anni acuiscono il pessimismo.
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Di per sé nell’ immediato vi sarebbero stati decreto dignità, RDC e superbonus. Ma l’attuale maggioranza grazie a giornalisti compiacenti sono riusciti a passare tutte e tre come mosse distruttive per lo stato e quindi pure per i lavoratori o possibili tali che magari non vogliono fare 60h settimanali a 900€.
Il problema è che pagano le crisi di governo causate dai due Matteo, la pandemia con i tanti scettici e un 90% di giornalisti schierati perfino e soprattutto nei tg che molti percepiscono come programma più super partes di un serale.
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vvvvvvv
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concordo con l’analisi: hai idee giuste e c’è spazio nel campo progressista per occupare una grossa porzione di questo terreno, ma se non sei radicato sul territorio ,non hai la base che ti va a casa per casa, hai tutti i media ed establishment contro, L’effetto novità non c’è più e ti sei dovuto sporcare le mani con governi di coalizione e hai candidati dove uno vale -1: è già un miracolo che la gente e andata a votare per conte e raccolto un 10%! E allora rimbocchiamoci le maniche e facciamo quello suggerito dall’autore perché ancora non tutto è perduto!
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i video che dimostravano l’alta affluenza ai comizi di conte si sono trasformati in urne vuote,
la sua oratoria non ha convinto , ne nelle piazze ne nei salotti.
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la mia risposta non vuole essere polemica, ma io ci terrai tanto a sapere quante strade quante case e quanti bar hai frequentato nel corso della campagna elettorale per diffondere il verbo e le idee di conte e dei cinque stelle? Ti assicuro che il 90% dei militanti questo lavoro non l’ha fatto e non poteva farlo conte, e le piazze da sole non sono mai bastate
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Elio mi permetto di inserirmi nel discorso.. nella mia città siamo scesi in piazza con i banchetti da aprile, abbiamo ricominciato a farci vedere e a colloquiare con chi si avvicinava e man mano che passavano i giorni diventavano più frequenti.. bene scrivo ciò perché nel comune, pur essendo europee, la percentuale è stata uguale alle politiche del ’22, nel caso specifico della mia scuola leggermente più alto.. certo non bastano i banchetti ma sono importanti perché la gente, ha bisogno di confrontarsi direttamente con chi li rappresenta, magari anche di controbattere ma tutto serve!
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Ciao Mokj, Anche noi nella mia cittadina di 20.000 Ci siamo mossi un po’ di più e abbiamo ottenuto il 19%! Autore dell’articolo ha ragione c’è molto spazio da occupare, ma c’è molto lavoro da fare!
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Elio C
io non ho percorso un sol centimetro per diffondere i l verbo e al bar , semmai ho evidenziato l’incongruenza di essere culo e camicia con la peste nera pdina e il definirsi pacifista quando uno invece è euroatlantista pro NATO pro sanzioni pro ucronazistan che sarebbe tutto il contrario del pacifismo
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Il campo progressista è occupato dal PD e da altri partiti.
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Moki, Elio, abitate al nord, al centro o al sud?
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Venezia io.. è già tanto quello che abbiamo ottenuto visti i precedenti!
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Re, ieri ho visto che eri collegato con Toninelli in YouTube con il tuo canale.. Toninelli ha ragione ma in parte.. vorrei che qualcuno fosse in grado di avere la soluzione per il M5S.. affermazione stupida? Beh certo.. ma intanto non c’è nessuno che ce l’ha! A conti fatti.. 🙄
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Mokj, buon risultato.
Quando riesco seguo Toninelli in diretta; spesso però in differita.
Le soluzioni ci sarebbero per salvare quel che resta del “m5s” e riportarlo a consensi decenti, ma non possono concretizzarle Conte e la sua cerchia.
Lui, baldino, patuanelli, ecc. continuano a delirare di campo largo, di campo progressista, limite dei due mandati, ecc.
A me dispiace solo per chi ci crede ancora, ma del destino dei vertici me ne frego, anzi, gli auguro una concatenazione di umiliazioni, proprio perché non si sono curati dei sostenitori.
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Una delle poche analisi politiche sulle Europee centrate. Come diceva una bellissima canzone di De André: “Se non del tutto giusto, quasi niente sbagliato”…
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condivido , articolo con davvero molte cose di buon senso, una rarità in mezzo a una valanga di chiacchiere e imprecisioni ..
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la Melona urlatrice potrebbe aspirare a diventare la badante di rimbambiden
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Buongiorno,
come al solito non si tiene conto dell’aumento dell’astensione per cui risultano aumenti anche a fronte di voti persi.
Si prende una torta e le si porta via metà, quello che rimane viene diviso tra vari “affamati”.
Ora si provi a raccontare a chi rispetto alla torta PIENA prende il 13,13 che invece ha il 28,8 calcolato sul rimanente che ci ha guadagnato.
FDI nel 2022 ha avuto come percentuale di popolo che è quella che crede in te, gli astenuti non credono in nessuno,
il 14,38% quindi perde in assoluto 1,25%
Però grazie al trucco di calcolare le percentuali sul residuo che oggi è il
45,66%
passa dal 25,02% del 2022 al 28,76% attuale con un guadagno “falso” del 3,74%
Due ortofrutticoli vendono zucchine nello stesso quartiere il primo 30 il secondo 10.
Un giorno il secondo muore e l’altro cala nelle vendite a 20 zucchine.
Invece di disperarsi di aver perso un quarto di vendite salta di gioia perchè ha il totale delle zucchine vendute nel quartiere.
Passa un anno calano ancora alle vendite questa volta a 10.
Che gliene frega ? ha sempre il 100% di vendite nel quartiere.
Ma ha perso i 2/4 delle zucchine che vendeva
È così che si pensa di valutare i consensi?
A Gaza Israele per risolvere il problema dei circa 15.000 orfani li trasloca fuori da Gaza nei paesi arabi o altri disponibili.
Alla fine, risulterà lo 0% di richieste abitative nonché proprietari dei residui di macerie.
Problema risolto.
Ma con questi calcoli ma quale futuro ha una qualsiasi forza politica?
Semplice, continuare a mentire, tanto lo fanno tutti
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considerato che alle politiche il MV ha raccolto 4 450 000 voti uno più uno meno, ottenendo un 15,60 e alle Europee ne ha persi più di 2 000 000 si può dire che il 9,99 è sovrastimato
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Buongiorno,
Se si prende in esame la défaillance del M5S bisognerebbe per correttezza quella di TUTTE le formazioni politiche e non solo quella per evidenziare che sia il frutto di una cattiva gestione da attribuire a Conte per attaccarci una serie di mr tentenna così fa mantenere la media.
Troppo facile e vigliacco.
Per correttezza bisognerebbe fare lo stesso ragionamento per TUTTE le elezioni così da sfatare che quel 33% non è esistito mai, così come il 40% di Renzi non è esistito mai.
Ma ciò comporterebbe che qualunque pseudo esperto si troverebbe col castello di carte abbattuto, senza argomenti, con vuoto cosmico riempito di sole ciarle.
E allora che si fa?
Semplice, si aspetta un po’ di giorni, torna il sole e si ripete la menzogna del 33%, ormai divenuta cliché.
Come stanno numericamente le cose?
Elezioni 2018, M5S
percentuale farlocca 34,39%
percentuale vera 21,52%
Elezioni 2013, M5S
percentuale farlocca 25,10%
percentuale vera 17,43%
Elezioni 2022, M5S
percentuale farlocca 15,18%
percentuale vera 8,72%
Elezioni Europee 2024, M5S
percentuale farlocca 9,98%
percentuale vera 4,56%
Solo per confronto altra balla
Elezioni Europee 2014, PD Renzi
percentuale farlocca 40,81%
percentuale vera 22,11%
Motivo per cui tutte le fantasie su aumento, recupero, disfatta, sorpasso, tric e trac, cotillons, governo M5S Lega = “er mejo gatto der colosseo”, sono solo
Cacchiate
però in mancanza di argomenti vanno bene lo stesso.
Mi raccomando, ai cadenti dal pero, riscrivete 33% con M5S Conte 1.
Governare è altra cosa.
povero Conte,
in mano a ‘sta banda de’ venditori de’ mucchietti d’acqua alla stazione
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Basta lasciar perdere le percentuali, comprare una calcolatrice, prendere i voti veri e astenuti veri ( con bianche e nulle ) spegnere i talk show e i TG e in 30 minuti con i numeri ben presentati di wikipedia scoprirete che in questa fase storica DX e SX sono due minoranze che giocano con la fiaba del bipolarismo… Basterebbe l’election day vero ( si vota tutto solo ogni 2 anni) e 10 milioni in più di italiani probabilmente andrebbero a votare. Il gioco diventerebbe un pò piu’ serio ( e democratico ).
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E allora non vince mai nessuno. È la lotta delle minoranze.
Ma questo alcuni di noi lo sanno già. E allora? 🤔
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