From left : President of the European Council Charles Michel, German Chancellor Olaf Scholz, Canadian Prime Minister Justin Trudeau, French President Emmanuel Macron, Italy’s Prime Minister Giorgia Meloni, US President Joe Biden, Japanese Prime Minister Fumio Kishida, British Prime Minister Rishi Sunak and President of the European Commission Ursula von der Leyen pose for a family photo at Borgo Egnazia resort during the G7 Summit hosted by Italy in Apulia region, on June 13, 2024 in Savelletri. Leaders of

(Tommaso Merlo) – La passerella pugliese finisce con un unico vincitore, la guerra. I 7 Gnomi confermano la linea americana, altra benzina sul fuoco ucraino. In parte con soldi dei contribuenti e in parte fregati ai russi. Putin si lamenta in tempo reale e avanza una proposta di pace immediatamente archiviata da quello statista di Zelensky, come se i soldi fossero suoi e come se fino ad oggi la carneficina fosse servita a qualcosa. Baci mano e piedi, pacche ma tra cambi d’abito e di pannolone, è lo spettro di Joe Biden l’assoluto protagonista. Ormai va a farfalle, demenza senile al timone della superpotenza americana come se nulla fosse. A conferma che il vero potere è altrove e i politicanti sono sempre più un qualcosa a metà tra degli attori e dei passacarte. Le lobby delle armi intanto stappano le bottiglie buone anche se sanno che non c’è da fidarsi dei politicanti. Trump è ancora a piede libero e fa sapere che non darà un dollaro a Zelensky. E se riuscisse a tornare alla Casa Bianca, sarà divertente vedere i 7 Gnomi rimangiarsi tutto e il capo della NATO smettere di fare la questua alla prossima passerella. Se personaggi come Trump prendono un sacco di voti è anche per questo, sono bugiardi e incapaci fino al midollo ma spiccano nel piattume tecnocratico e sono delle mine vaganti per l’odiato sistema. Finti sorrisi, frasi fatte e piatti gourmet in attesa del momento clou, la foto di gruppo. La Cina è più grande dei 7 Gnomi messi insieme eppure non c’è, in compenso non mancano ben due esponenti dell’Europa che ancora non esiste. C’è poi Macron fresco fresco di tranvata elettorale da sempre ossessionato dal fascismo altrui che oggi se lo trova in camera da letto. Anche quello tedesco se la passa maluccio e venendo dopo la Merkel è quello che sembra il più gnomo di tutti. C’è poi l’indiano ex cameriere di Boris Johnson che si sta beccando le maledizioni dell’intero regno per i quindici anni di disastri tories tra cui quel suicidio chiamato Brexit. Lo gnomo giapponese come da tradizione non da segni di vita e quello canadese ghigna mentre dal suo paese scappano perfino gli immigrati talmente è diventato invivibile. Ed infine ecco la pimpante padrona di casa che sprizza orgoglio italico da tutti i pori. Del resto l’Italia è più avanti di tutti, la partitocrazia sta vincendo per sfinimento. Da noi non si riesce ad arrivare a fine mese e non cambia nulla da decenni, ma i cittadini si son stancati perfino di lamentarsi. Scrollano altro e vanno a votare solo i fans club e quello della Meloni oggi è il più frequentato. Saggezza italica, siamo passati dall’era delle ideologie a quella delle bolle che durano assai meno e quindi basta avere pazienza. Ed è proprio l’indifferenza generale la vera grande protagonista della passerella pugliese. Che i summit tra Gnomi non servissero concretamente a nulla e che non rappresentino affatto la realtà planetaria si sapeva da mo’, ma almeno in passato la società civile si mobilitava addirittura a livello internazionale per protestare contro una politica sempre più in balia di lobby e conformismo neoliberista. Oggi, dopo decenni di manganellate, prevale l’indifferenza. Un silenzio assordante che certifica la fine un’epoca. La politica e quindi la democrazia sono in crisi nera, i cittadini per strada si sono evoluti più dei politicanti nei palazzi ed ambiscono ad un paradigma più intelligente e all’altezza delle loro nuove consapevolezze, a partire dalla pace.