
(Stefano Rossi) – C’è una discussione che non ha ancora trovato un tavolo serio per affrontarla, se non qualche articolo o intervento sporadico in tv, che meriterebbe serate intere.
Mi riferisco alla nota questione se, a destra, ci sono i fascisti e se, a sinistra, ci sono i comunisti.
Lasciando perdere, per ora, la destra, a sinistra il problema è risolto da un pezzo.
Non solo non ci sono più i comunisti (i più si vergognano pure di esserlo stato) ma la questione è più grave: c’è ancora una politica di sinistra?
Ci si deve rivolgere a dati concreti e oggettivi e non a mere riflessioni altrimenti non se ne ricava nulla.
Troppo facile dire che Renzi è un fascista. E, difatti, nel Pd ci sono molti renziani.
Al tempo di Renzi, il Pd ha stravolto lo Statuo dei Lavoratori andando a violare il Totem: l’art. 18, e devastando il mondo del lavoro con l’introduzione del Jobs Act.
Non ci avrebbe mai provato la destra. Lo ha fatto la sinistra!
Il Pd ha votato spesso insieme a questo governo di centro-destra.
Lo ha fatto in due questioni fondamentali: l’invio di armi all’Ucraina e con il Patto di Stabilità. Su quest’ultimo, è giusto precisare.
Paolo Gentiloni lo aveva predisposto e, in Aula, tutti i partiti italiani si sono astenuti per non intestarsi il de-merito verso i cittadini. Solo il Movimento 5 Stelle ha avuto il coraggio di votare contro.
Sul piano ASP (Act to Support Ammunition Production), che prevede nuovi investimenti per armare l’Ucraina, financo utilizzando fondi del PNRR, il Pd è stato moooolto ipocrita.
In Italia ha votato contro. In Europa ha votato compatto con il centro-destra.
Sulle armi, è bene conoscere le conseguenze.
Ufficialmente, l’Italia, avrebbe contribuito all’invio di armamenti militari all’Ucraina per 0,691 miliardi. Ma secondo le indiscrezioni de Il Foglio, la cifra è molto diversa.
Secondo i dati secretati, infatti sul tema è stato posto il Segreto di Stato, l’Italia avrebbe speso, finora, 2,2 miliardi di euro in armamenti da fornire all’Ucraina.
Ecco, quando vedete Elly Schlein lamentarsi sulla diminuzione della spesa pubblica per la sanità, ricordatevi che, il suo Pd, ha votato a favore del governo di centro-destra che ha posto il Segreto di Stato sulla questione armi-Ucraina e speso una cifra monstre di 2,2 miliardi di euro.
Quindi, sulle armi da inviare a Kiev, votano a favore del governo Meloni, ma non sanno nulla di quello che fa e quanto spende il governo con il loro voto.
Un po’ come dire, ti do il voto a occhi chiusi.
Uguale ai fans di Giorgia Meloni.
“Con Schlein lavoro bene”
(Giuseppe Conte)
Alle Europee i guerrafondai e relativi inciucisti VANNO SEVERAMENTE PUNITI !
La mancanza di sostegno elettorale è l’ unico potente messaggio che possono capire!
"Mi piace"Piace a 2 people
Caro Giansenio, il segnale a Conte e ai 5stelle glielo darò quando si sarà alleato al PD. Non adesso, alle Europee, dove vanno stradivisi sia perché si vota con il proporzionale, sia perché hanno orizzonti di raggruppamento diversi.
Ora va dato sostegno ai Partiti contrari alla narrazione bellicista e alle provocazioni antRusse.
Tra questi c’è anche il Movimento di Conte. In compagnia di Santoro e forse AVS.
Purtroppo DSP non è presente in tutta Italia.
Altrimenti era la forza politica più coerente e lineare. Da votare.
Mi accontento di Conte.
"Mi piace"Piace a 1 persona
“Con Schlein lavoro bene” è una frase che Conte ha usato per non aumentare i dissidi che infestano l’opposizione, di sicuro si riferiva agli obiettivi in comune. Se mai dovesse formarsi un governo di coalizione, dato che nessuno può arrivare comprensibilmente al 51%, vanno fatte delle scelte con le quali perlomeno si condividono alcuni punti programmatici, mentre si è disposti a mediare su quelli non condivisi.
Può essere che quel “lavoro bene” si riferisse a ciò?
Una frase buttata lì senza argomentazione lascia il tempo che trova la stessa frase nuda e cruda.
Si chiama retorica.
Buona giornata
"Mi piace"Piace a 1 persona