![](https://infosannio.com/wp-content/uploads/2024/06/giovani-013629417-0efb462a-9d6a-480a-84d2-92bacc12bfa1.webp?w=800)
(di Michele Serra – repubblica.it) – Si esita a definire “migranti” i giovani italiani, più di un milione negli ultimi dieci anni, che si sono trasferiti negli altri Paesi europei. Si tratta di europei, per mentalità e per cultura, che si sono spostati all’interno del loro Paese percepito, che è, appunto, l’Europa. Anche geograficamente un territorio non troppo esteso, in due ore di aereo si arriva da un capo all’altro. L’Europa è vicina.
Per la precisione, si tratta di europei meridionali che hanno trovato migliori condizioni economiche e psicologiche nell’Europa settentrionale, in società meno depresse e più dinamiche della nostra. Superando un gap culturale molto ma molto inferiore a quello che i loro nonni dovettero affrontare, nei Cinquanta e nei Sessanta del secolo scorso, salendo dal Sud al Nord dell’Italia.
Questa nuova condizione, leggibile nella semplice frase “si vive meglio qui” che echeggia in quasi tutte le interviste dei ragazzi italo-europei raccolte da Repubblica negli ultimi mesi, mette in discussione l’antica retorica, di recente riciclata dal governo detto “dei patrioti”, sull’Italia unica per bellezza, paesaggi e cibo.
Lo è, ma la misura del benessere è fatta anche di molto altro: Welfare, stipendi decenti, inclusione, diritti, servizi, scuole, asili nido, trasporti, infrastrutture, percezione quotidiana di un’evoluzione sociale e dunque di un minimo di futuro.
Anche da recenti studi e pronunciamenti (il Centro Einaudi, Bankitalia) emerge che, piuttosto che lagnarci per i “ragazzi che se ne sono andati”, bisognerebbe che diventasse un poco più europea anche l’Italia, se non vuole diventare solo l’appendice meridionale del continente dove si torna per fare le vacanze e salutare la mamma.
"Mi piace"Piace a 2 people
“bisognerebbe che diventasse un poco più europea anche l’Italia,”
Già.
E anche che Napoli diventasse un poco più milanese. E la Roma un poco più il Real.
Tra l’altro, considerando che dal 1994 ddS (discesa di Scilvio) a oggi (30 anni) gli idoli di Serra (geni del calibro di Prodi Letta Renzi Draghi ecc.) hanno governato se ho fatto bene i conti per 17 anni, cioè più della metà, ecco almeno metà dei problemi dell’Italia sarebbero dovuti essere risolti o no?
A meno che i problemi non siano costituiti proprio dalla mitica UE, dai mitici parametri UE, dal mitico Euro, dai mitici frugali del Nord che sono in realtà i mitici furbacchioni del Nord, a cominciare dai mitici teteschi, ecc ecc…
Cioè tutto quello che il buon Michele guarda a bocca aperta incantato!
"Mi piace""Mi piace"
Unpò tiepido l’articolo di Serra.
Parole dette a mezza bocca; c’è una verità celata che si fa fatica ad esprimere; non vuole essere di disturbo o tengofamiglia, a seconda di come la si preferisce.
“Si tratta di europei, per mentalità e per cultura, che si sono spostati all’interno del loro Paese percepito, che è, appunto, l’Europa. “
No Serra, si tratterà anche di europei che non si spostano per all’interno del loro paese percepito, si spostano all’interno di un paese, come lo chiami tu, dove ci sono analogie culturali, questo è indubbio, ma ci sono anche molte diffrenze, a cominciare dalla barriera linguistica, dai pregidizi, dagli stereoptipi
Sono giovani che lasciano i loro affetti per cercare un futuro migliore, per avere delle prospettive, per avere qualche certezza in più su cui basarsi per progettare la propria esistenza.
Sono givani che lasciano un paese dove sono trattati come limoni da spremere e non come risorsa da valorizzare.
“Lo è, ma la misura del benessere è fatta anche di molto altro: Welfare, stipendi decenti, inclusione, diritti, servizi, scuole, asili nido, trasporti, infrastrutture, percezione quotidiana di un’evoluzione sociale e dunque di un minimo di futuro.”
C’è ancora di più Serra, c’è maggiore senso civico, una maggiore consapevolezza che un bene pubblico è un bene di tutti e non una risorsa da saccheggiare
Chi ruba in quei posti viene chimato ladro, non furbo.
Condivido la conclusione, cioè che l’Italia diventasse un pò più europea, se per europea si intende poter dare almeno una speranza ai giovani
"Mi piace""Mi piace"