
(Giuseppe Di Maio) – Caro Giuseppe detto… Giuseppe, almeno a liste chiuse qualche parola si può dire. Dopo aver criticato per più di un decennio il criterio di selezione della classe dirigente a 5 stelle, cioè Rousseau e i suoi elogiatori, purtroppo devo constatare che la sostanza non è cambiata. I metodi di selezione dal basso, pur se in apparenza democratici, hanno severe controindicazioni che confermano le piattaforme come luoghi d’informazione, di formazione, di raccolta fondi, di legislazione collettiva, ma inadatti a valutare le capacità morali, politiche, e l’ortodossia dei pentastellati. Le difficoltà che hai avuto nel raccogliere un partito dai propositi ondivaghi e indirizzarlo verso un approdo progressista e socialisteggiante sono state numerose, e di certo avrai pensato che costruire un organismo emanazione dei vertici era una buona idea. Sfortunatamente s’è rivelata peggiore dell’anarchia a cui ci eravamo abituati: i gruppi territoriali che faticosamente decollano, sono un luogo senza democrazia, in cui la lotta politica ha stravinto sulle idee.
Dalle mie parti, ad esempio, “nell’angulus venetorum”, la tua designazione non poteva che centrare un leghista (si badi bene, qui gli elementi di leghismo non sono tutti riconducibili alla Lega/Liga, ma a un’attitudine da “cosa nostra” per tutte le faccende che riguardano il territorio). L’unica variabile della politica successiva dipenderà solo dall’investitura ricevuta da Milano o, come nel nostro caso, da Roma. Qui il terreno è fertile per i progetti reazionari, meno per quelli conservatori, praticamente inagibile per noi radicali. E io, che speravo in cellule laboratorio in cui si potesse crescere politicamente, sono costretto a vedere i Gruppi territoriali come il luogo di una sterile lotta idonea per le vagheggiate mire della candidatura. Già, poiché l’obiettivo è questo, non il bene comune, soprattutto nei 5 stelle la cui base ormai offre un panorama antropico desolante. Se non ci fossero Pedullà, Biggeri, Antoci e Tridico, le liste per le europee sarebbero un elenco di sconosciuti che resteranno tali anche dopo 5 anni. D’altronde, anche nel Parlamento italiano, a parte le debite eccezioni, testimoni di un tempo di entusiasmi e di “Statu nascenti” – come avrebbe detto Alberoni – ormai defunti, è grazie a gente pescata all’esterno delle piattaforme che il M5S alza la media del suo valore. Tu ne sei un esempio.
Ripartire da una democrazia dal basso per selezionare i responsabili territoriali, sarebbe forse meglio. Sarebbe meglio al contrario innestare elementi della società civile che si siano già distinti in comportamenti concordi al nostro orizzonte ideale, e usare la democrazia delle piattaforme in maniera ausiliaria solo per completare gli elenchi necessari alle esigenze istituzionali.
Che popolo di pigri piagnoni. Irrecuperabile 😄
P s. …”un’attitudine da ‘cosa nostra’ per tutte le faccende che riguardano il territorio”, che bella scelta di parole, sopraffina 😄
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All’idea di Renzi-BinSalame e della
sua dinastia (i suoi figli!!!!!) a determinare le politiche europee ho un malore!
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Le autocandidature con video dell’originale M5S facevano un pò ridere e un pò tenerezza. Ora la selezione è diventata fuori dalla portata della gente comune: non fa ridere e non fa tenerezza.
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Ho sempre ritenuto che il limite alla presenza in politica dei pentastellati si debba innalzare a 3 MANDATI, con una postilla decisiva.
Sarebbe opportuno che tutti si cimentassero in elezioni comunali, poi tra costoro avanzare per le regionali e infine da questo livello accedere in parlamento.
Si eviterebbe di imbarcare personaggi complottisti come la Saria Cunial, Bartolomeo Pepe, o come furbi opportunisti, tipo i tarantini Furnari e Labriola, Paragone e il presidente del Potenza calcio Caiata,
Altri furono espulsi per le manìe di grandezza del bibbitaro che, dopo aver disattivato i meetup per azzerare le critiche che emergevano dal basso, concentrò su di se un potere enorme fine al suo interesse personalistico.
Resta il fatto che la maggioranza degli eletti degli inizia ha risposto al richiamo della foresta, trovando ospitalità a destra.
E ci sono i nostalgici di tale scempio, rinfacciando a Conte di aver dato una linea chiara di posizionamento popolare, non ondivaga ne di destra ne di sinistra, perchè questo popolismo sfocia sempre a destra.
Scegliendo tra gli eletti nei comuni, con un’esperienza da buoni amministratori o oppositori, non si fanno salti nel vuoto con persone senz’arte ne parte e inaffidabili.
Io non metterei mai alla guida di un TIR un quattordicenne senza patente, invece dovrei fidarmi del primo che passa per andare ad amministrare una nazione importante come l’Italia?
Ma anche no.
Si evitano, soprattutto, opa ostili da parte di energumeni affamati di potere che hanno il fine di distruggere il M5S dall’interno, tutti soggetti che sono stati poi difesi dall’avvocato ligure Borrè, che si ostinavano a rigettare il nuovo Statuto anti infiltrazioni.
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io credo che il problema sia proprio questo due o tre mandati.colui il quale sa che non potrà più ricandidarsi dopo 10 o 15 anni che fa? Cerchera’ di bussare da qualche parte o farà un nuovo partito? Andare a casa è impossibile, chi impegna tutto quel tempo per gli altri e poi rimanere con il cerino in mano? Se sono “quattordicenni” possono felicemente tornare a sognare nella vita normale, ma è molto difficile prendere voti. Se sono esperti meritano il giusto onorario, ma vai contro lo statuto, e puoi avere voti. Può uno esperto dedicarsi solo 10 anni? Se è in pensione si ( ma forse nella vita ha già dato) altrimenti bussa a dx o sx e il posto lo trovi per sempre.
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Ma infatti, concordo: la regola dei X mandati (diciamo due) è una terribile arma a doppio taglio: è noto e arcinoto. Se da un lato permette di aver gente che si fa un mazzo per ‘soli’ due o tre mandati evitando così che tali soggetti diventino dipendenti della politica italiota, dall’altro lato si pone il problema che dici tu: chi glielo fa fare a certi ‘soggetti’ di farsi il Q-lo per dieci anni per poi mollare tutto e mettersi a fare… cosa? Proprio nel momento in cui potrebbero finalmente lavorare bene, avendo ormai imparato il mestiere? E quindi ecco il succo: la regola degli X mandati è secondo me una regola sbagliata e io l’ho sempre vista tale, nella misura in cui non è utile a determinare alcunché. Se serve per mandare fuori dalle palle gente come la Cunial, serve anche per fare altrettanto con gente come il Dibba (che comunque ha mollato da solo). È proprio la regola che è concettualmente sballata a prescindere, poiché, secondo me, troppo esemplificativa: letteralmente, fa di tutta l’erba un unico fascio. Avrebbero, i cervelloni dei 5S, dovuto studiare qualche altro sistema per scegliere chi mandare nell’agone, e chi farlo smettere, eventualmente dopo X anni. Io son ben felice, ripeto, se chi lavora lo fa bene, e lo fa per venti anni o anche di più, ma addirittura ci metto la firma! Perché oggi, lo ribadisco, il problema non è chi sta in politica per tot anni tanto per starci: è chi ci sta e ci sa stare facendo bene il proprio lavoro. Nel qual caso, perché mai limitarlo? Assurdo… 🤷🏼♂️
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poveretti, 2 soli mandati, alla modica cifra di €13 000 mensili più tutti i benefit, e poi dopo 10 anni dover rinunciare a tutto quel ben di dio,
perche non aspirare a diventare un Fassino qualsiasi e vivere da nababbo alle spalle dei grulli che lo votano,
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Segnalo un intervento dell’elevato di 15 giorni fa:
https://youtu.be/Xaf7VfmgY5I?si=HkW86keE1WlM9HH8
aggiungo: la politica ti cambia, i palazzi, i privilegi, il potere che amministri e determina la vita di milioni di persone. Due o tre mandati fa poca differenza, ma fare politica dev’essere un fine per il bene comune, non un mezzo per mantenere il culo al caldo.
E dopo 10/12 anni che fai? Quello che fanno tutti: vai a lavorare, con un’esperienza straordinaria alle spalle di servizio al tuo Paese e ai tuoi concittadini e torni nella massa, fai formazione e attività politica tra la gente, nelle sezioni, fai volontariato, scuola politica.
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ei h …fai come fanno tutti vai a lavorare bene , che vuol dire? Sei un fenomeno ti fai eleggere a 25–30 anni, ci stai 10 anni, poi vai a lavorare! Quale lavoro a 35 ,40 anni? A 1500 euro al mese? Oppure nel secondo mandato , ti guardi attorno e cerchi un ottimo stipendio sicuro in una partecipata, in un ministero, in una municipalizzata?secondo te , tu pensi che ci siano dei san francesco? Doni la tua vita agli altri e poi con le briciole vai a lavorare( non so se c’è ancora il limite dei 2500 euro per i parlamentari 5s). Secondo me ne trovi pochi pochi pochi.
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Stai ipotizzando che la politica debba essere una professione e non una missione.
Quindi chi fa quel lavoro deve dare risultati ai datori di lavoro, che siamo noi cittadini. La qualità del suo contributo deve essere misurata sia in frequenza sia in resa. I tanti che vanno a lavorare il 10% del tempo dovrebbero andare a casa? E la Meloni? C’è un disegno di legge Meloni, o una norma passata con i decreti attuativi e quindi attiva, di cui si abbia memoria o degna di menzione?
Se la politica deve essere un mestiere e non un servizio alla comunità nazionale, allora ci vuole una formazione culturale ad hoc e per settore nel quale ci si candida, una selezione sulla base dei titoli e del contributo potenziale e solo dopo una selezione utile e promossa dai partiti sulla base dei voti.
Vedi, il problema è che si va in politica con un sistema che prevede la vendita di voti, i bacini elettorali, la selezione per influenza o circoli di potere, spendibilità televisiva.
Abbiamo parassiti ai vertici da 20-30 anni….la politica è il loro bancomat e la loro “esperienza” ha prodotto 300.000 miliardi di debito pubblico, una sanità al collasso, le scuole fatiscenti e classi pollaio con i docenti a seguire target e protocolli, le reti stradali sono disastrate, non esistono piani sulla gestione idrica, energetica, navighiamo a vista….
Di quale esperienza parli?
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3000 miliardi di debiti
ho digitato uno 0 in più
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Ma hai letto i commenti sotto? Da non credere! Dopo tutto quello che (non) ha combinato: “Grande Beppe”; “Mitico!”; “Un genio!”.
Ma cos’hanno nella testa gli itaGliani: canguri?
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ultras
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uno viene eletto ed è come se vincesse all’enalotto, e se non veniva eletto cosa faceva? Il mendicante? E perché dopo 10 anni non dovrebbe più lavorare come un comune cittadino? Quelli che non accettano i 2 mandati sono i Fassino la meloni i Gasparri, gente che andrebbe appesa ai lampioni a monito per i prossimi.
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ei h io sono con cekko bilekko, non ho la soluzione, ma se uno è bravo e merita io me lo tengo. Il bravo attira altri a emularlo. Se hai Tomba, la gente si appassiona allo sci se hai Gimondi o Pantani, la gente si appassiona al ciclismo, se hai Valentino Rossi la gente si appassiona al motociclismo
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piu che altro la gente si appassiona a cosa trasmette la TV,
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prendi tutti i partiti e fai il nome di uno bravo che è in parlamento da più di 10 anni perché io non ne vedo uno
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