ZELENSKY, UCRAINA E USA LAVORANO SU UN ACCORDO DI SICUREZZA

(ANSA-AFP) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato oggi dopo una telefonata con il suo omologo americano Joe Biden, che i due Paesi “hanno iniziato a lavorare su un accordo bilaterale di sicurezza”. “I nostri team – Ucraina e Stati Uniti – hanno iniziato a lavorare su un accordo di sicurezza bilaterale”, ha precisato Zelensky nel suo discorso quotidiano, assicurando anche che Kiev e Washington hanno fatto progressi sulla questione della consegna dei missili Atacms americani a lungo raggio.

ZELENSKY, CON BIDEN CONCORDATA FORNITURA DI MISSILI ATACMS

(ANSA) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente americano Joe Biden hanno concordato nella telefonata di stasera la fornitura dei missili balistici a corto raggio Atacms. Lo annucia Zelensky nel discorso serale. Lo riporta Rbc Ukraine. “Il risultato di oggi è che gli accordi sugli Atacms per l’Ucraina sono tutti rispettati. Grazie, signor Presidente! Grazie, Congresso! Grazie, America”, ha detto il leader ucraino. Gli Atacms sono in grado di distruggere obiettivi a una distanza massima di 300 chilometri e le forze armate possono lanciarli con l’aiuto dei lanciarazzi Himars.

BIDEN CHIAMA ZELENSKY, ‘PRESTO NUOVE ARMI IMPORTANTI’

(ANSA) – Joe Biden ha avuto un colloquio telefonico con il presidente ucraino Voldynyr Zelensky durante il quale gli ha promesso l’invio, a breve, di “nuovi aiuti militari importanti”. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota.

Biden ha sottolineato “l’impegno continuo degli Stati Uniti al fianco dell’Ucraina” e ha annunciato che fornirà presto “nuovi significativi pacchetti di assistenza alla sicurezza per soddisfare le esigenze dell’Ucraina non appena il Senato approverà il supplemento sulla sicurezza nazionale”. Il presidente americano ha poi affermato che “l’assistenza economica degli Stati Uniti aiuterà a mantenere la stabilità finanziaria dell’Ucraina, a ricostruire le infrastrutture critiche dopo gli attacchi russi e a sostenere le riforme sulla via dell’integrazione euro-atlantica”.

‘NUOVO PACCHETTO DI ARMI USA A KIEV PIÙ GRANDE, CI SARANNO TANK’

(ANSA) – L’amministrazione Biden sta preparando un pacchetto di aiuti militari all’Ucraina più ampio del solito, e dell’ultimo da 300 milioni di dollari, che includerà veicoli blindati, oltre all’artiglieria e i sistemi per la difesa aerea di cui le forze di Kirev hanno urgentemente bisogno.

Lo riferiscono due funzionari informati a Politico dopo l’annuncio del presidente americano a Volodymyr Zelensky dell’invio di nuove armi. Il Pentagono sta ultimando i dettagli così che il pacchetto sia pronto a partire subito dopo l’approvazione del supplemento di spesa da parte del Senato e la firma di Biden, che dovrebbero avvenire già domani. Tra le armi inviate, veicoli da combattimento Bradley, Humvee e i veicoli corazzati M113, nonché i missili per la difesa aerea. Inoltre, saranno inviati a Kiev 60 consiglieri militari americani.

USA, IN AIUTI A KIEV PATRIOT MA ANCHE SISTEMI ANTI DRONE

(ANSA) – Negli aiuti militari a Kiev non ci saranno “solo Patriot” ma anche “sistemi che distruggono droni, missili lenti e altri mezzi con cui la Russia sta cercando di attaccare”. Così il sottosegretario di Stato americano per gli affari europei ed eurasiatici James O’Brien, durante un incontro con i giornalisti ucraini a Kiev, spiega i contenuti del disegno di legge americano, aggiungendo che l’Ucraina riceverà gli aiuti “molto presto” dopo la loro approvazione da parte del Congresso e la firma di Biden. “E’ assistenza di cui Kiev ha bisogno sul campo di battaglia per raggiungere il successo”, ha aggiunto, come riporta Ukrainska Pravda.

L’UCRAINA IGNORA GLI AVVERTIMENTI DEGLI STATI UNITI DI PORRE FINE ALLE OPERAZIONI CON I DRONI ALL’INTERNO DELLA RUSSIA

(The Economist) – Una guardia scruta nervosamente. A ogni passo, l’aria si addensa di odore di benzina. Dietro un angolo c’è l’officina e il ronzio della produzione. All’interno, tecnici di laboratorio sono impegnati ad assemblare uccelli grigi sotto il bagliore dei fari. Giovani uomini in maglietta si affannano prima di imballare i droni in scatole da consegnare. La destinazione di alcuni di essi sarà a 1.000 km di distanza e oltre, a caccia di obiettivi importanti all’interno della Russia.

Da quando il Presidente Volodymyr Zelensky ha dato priorità alla tecnologia, l’Ucraina ha investito centinaia di milioni di dollari in droni a lungo raggio, in grado di cercare e colpire obiettivi lontani. Oggi una mezza dozzina di aziende li produce. Il migliore dei nuovi modelli ha una portata di 3.000 km, in grado di raggiungere la Siberia.

Nato per necessità – l’Occidente è stato riluttante a fornire all’Ucraina armi a lungo raggio – il programma ha messo in crisi gran parte delle infrastrutture petrolifere e militari della Russia. Ma la Casa Bianca non è contenta. Sta spingendo gli ucraini a fermare gli attacchi – scrive The Economist.

Le preoccupazioni dell’America sono varie, dall’aumento del prezzo del petrolio alla prospettiva di un incontrollabile “tit-for-tat” in cui l’Ucraina potrebbe risultare perdente. I timori di quest’ultima eventualità sono aumentati a fine marzo, quando la Russia ha inflitto milioni di dollari di danni alle infrastrutture energetiche dell’Ucraina. Gli attacchi hanno rivelato le lacune delle difese aeree e le vulnerabilità del nuovo missile da crociera a bassa quota Kh-69 della Russia. L’11 aprile tali missili hanno distrutto la centrale elettrica ucraina di Trypilska, a 40 km da Kiev, sebbene fosse nel raggio d’azione dei sistemi di difesa aerea Patriot della capitale.

Finora, l’Ucraina sta ignorando il consiglio americano di revocare gli attacchi. “Detective”, un ufficiale dell’intelligence responsabile di parte del programma, afferma di non aver ricevuto istruzioni per ridurre le operazioni. Certo, nell’ultima settimana si è rinunciato a colpire le infrastrutture petrolifere, ma probabilmente si tratta di un cambiamento temporaneo. “I nostri obiettivi cambiano di giorno in giorno. Teniamo i russi sulle spine”.

Un produttore di droni a lungo raggio sostiene che non tutti i rappresentanti americani sono d’accordo con la sua politica. I suoi contatti “ammiccavano” mentre lanciavano avvertimenti. “In privato ci dicono di andare avanti”. Il produttore ha previsto un’espansione del programma di droni dell’Ucraina nei mesi a venire. “La Russia sta bruciando la terra ucraina. È ora di fare lo stesso con la Russia europea”.