(DI ALESSANDRO ORSINI – ilfattoquotidiano.it) – Per la stampa italiana, Israele non ha bombardato i siti nucleari dell’Iran per evitare un’escalation. In realtà, è dubbio che Israele possa bombardarli. I rapporti di forza tra Iran e Israele sono cambiati negli ultimi dieci anni grazie a cinque fatti fondamentali. Il primo fatto è il Bavar-373, il sistema antiaereo presentato dall’Iran nel 2019 e potenziato nel 2022. Il Bavar-373 può avvistare aerei di quinta generazione (F-35 israeliani) e missili balistici a 300-400 km di distanza. Il Bavar-373 può attaccare simultaneamente fino a sei bersagli a 250 km di distanza con dodici missili (avvistare non è attaccare). È immaginabile che Teheran abbia piazzato i Bavar-373 in tanti luoghi, incluso il confine con l’Iraq per avvistare gli aerei israeliani in avvicinamento. Altri sono a difesa dei siti nucleari. Immaginiamo che gli F-35 israeliani superino i primi Bavar-373, dovrebbero poi superarne altri. Molti F-35 superstiti rischierebbero di essere abbattuti di ritorno. L’Iran possiede anche il sistema anti-aereo russo S-300. L’ultima versione del Bavar-373 si avvicina all’S-400 di Putin, tra i più avanzati al mondo. Se Israele entra in Iran con gli F-35, rischia di perderne molti. In secondo luogo, i siti nucleari dell’Iran si trovano sotto terra e possono essere distrutti soltanto da un tipo di bomba americana potentissima, di cui Israele non dispone. I propagandisti della Nato hanno screditato il Bavar -373 dicendo che non vale niente, come hanno screditato le armi russe che hanno distrutto l’Ucraina. La musica è sempre la stessa: “Gli F-35 sono imprendibili. L’Occidente è una civiltà superiore”. Questi complessi di superiorità impediscono all’Occidente di calcolare i rapporti di forza correttamente, come spiego nel mio libro in uscita il 30 aprile, Ucraina-Palestina. Il terrorismo di Stato nelle relazioni internazionali (Paper First).
Si aggiunga che Israele non potrebbe condurre un attacco a sorpresa contro l’Iran come fece contro l’Egitto il 5 giugno 1967, o contro il reattore di Osirak il 7 giugno 1981 in Iraq per due ragioni fondamentali. La prima è che l’Egitto è vicinissimo e l’Iran lontanissimo: Teheran avrebbe tutto il tempo di avvistare gli aerei israeliani. La seconda è che l’Egitto dormiva quando Israele distrusse la sua aviazione a terra, mentre l’Iran non dorme mai perché vive nell’ossessione di un attacco. Il secondo fatto sono i 130.000 missili che Hezbollah ha ammassato in Libano negli ultimi quindici anni, per usarli contro Israele nel caso di un guerra esistenziale per difendere l’Iran, caduto il quale Hezbollah è morto. Il terzo fatto sono gli Houthi, ascesi in Yemen nel 2014-2015, e le milizie sciite filo-Iran in Iraq. L’Iran può colpire Israele da Libano, Yemen e Iraq. Il quarto fatto è che se Israele minacciasse di usare le armi nucleari, l’Iran scivolerebbe, quasi certamente, sotto l’ombrello nucleare della Russia. È probabile che Teheran abbia già un accordo in questo senso. Il quinto fatto è che Russia e Cina si sono legate molto al regime dell’Iran, la cui caduta causerebbe molti danni alla guerra di Putin in Ucraina e alla probabile guerra di Xi Jinping per Taiwan. Israele riceve aiuti smisurati dagli Stati Uniti perché è uno Stato debolissimo. L’Occidente è reso cieco dai propri complessi di superiorità. I rapporti di forza sono cambiati. Distruggere i siti iraniani non è così facile per Israele.
ottimo !
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A questo articolo di Orsini, la cui analisi è condivisibile, purtroppo manca il disclaimer, che dovrebbe essere obbligatorio. Se ne sarà dimenticato.
Poco male, si rimedia facile:
“In questo articolo sono presenti inserimenti di prodotti a fini commerciali”.
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infatti adesso ne prenoto uno forse due se mi fanno lo sconto. Alibaba o amazon? Meglio se chiedo al prof.Orsini vediamo se mi consiglia per il meglio ! Ma gli daranno la percentuale che gli spetta? Vai a fidarti degli iraniani quelli che hanno cacciato lo sha reza palhevi per non pagare la percentuale sul petrolio alle famose sette puttane.
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Birretta?
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@ Mentecatto: te ne approfitti perché sei protetto dall’infermità mentale.
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La solita spocchia di un non competente in materia, ma i tifosi apprezzano ugualmente. E comprano.
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Quando non si hanno argomenti per contrastare Orsini si comincia a guardare il suo dito che indica la luna e non l’ oggetto indicato.Naturalmente tutto è opinabile ma per farlo bisogna conoscere la materia e di solito chi parte da un pregiudizio ha l’ intenzione di demolire il personaggio non per l’esattezza di quello che sostiene ma perché è sconveniente alla causa.
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Grazie prof Orsini
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L’altro giorno l’Iran è riuscito in barba all’aviazione americana, francese, inglese, la contraerea giordana, Iron Dome e gli avvisi telefonati: a portare un missile sulla pista dell’aeroporto israeliano da dove era partito l’attacco alla sua ambasciata.
Il missile e le centinaia di droni usati non erano armati dato che non c’è stata una sola vittima nelle centinaia di chilometri percorsi.
Ora chi doveva sapere, sa che è meglio non scherzare con i persiani.
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