
(di Michele Serra – repubblica.it) – Per la serie “le parole inutili” mi unisco a Corrado Augias e ai tanti italiani che, considerando “deplorevole” la figura politica di Berlusconi, giudicano deplorevole dedicargli un francobollo (e vedrete le strade, le piazze, i luoghi pubblici: basta aspettare).
Ma ho piena coscienza del giubilo che quel francobollo suscita in almeno altrettanti italiani per i quali le stesse cose per noi deplorevoli sono invece un invidiabile esempio di simpatia, savoir-faire, seduttività, entusiasmo, qualità opposte al grigiore dell’etica pubblica e più in esteso del senso della misura, che fu la migliore qualità della borghesia e della classe operaia (mi permetto di dire, semplificando: le due sole potenziali classi dirigenti sulle quali l’Italia avrebbe potuto contare, non fossero state entrambe travolte dalla mutazione della politica in una branca del marketing, dei cittadini in consumatori, delle classi sociali in una nebulosa indistinta di clienti. Mutazione della quale Berlusconi fu il primo artefice).
Chi si oppose tenacemente e inutilmente al mondo di Berlusconi era ancora appeso, in un modo o nell’altro, a categorie etiche e stili messi in minoranza dall’evoluzione sociale. Resta da vedere, naturalmente, a cosa ci porterà, o ci ha già portato, questa mutazione.
Comunque vada a finire, Berlusconi rimarrà per sempre, per quelli come me, non tanto quello dei soldi facili e delle figuracce mondiali, quanto quello che disse ai suoi venditori: il pubblico ragiona come un bambino di otto anni. Chi fatica a riconoscersi in quell’insieme puerile e docile costituisce, bel al di là delle idee politiche, l’Italia che si è battuta contro di lui. E ha perso, ma è felice di non essere come lui.
Il francobollo del barzellettiere e numero uno dei corruttori che ha sdraiato gli italiani ai suoi interessi personali facendo loro credere che fossero quelli di tutti,
diventa tragica realtà, anche grazie ai vari Serra e Augias che abdicano dagli ideali di Pace portati avanti per decenni dalla Sinistra italiana, sposando le narrazioni della Nato per la sua infame guerra contro i russi in Ucraina, dimostrando di essere ben peggio di quegli italiani considerati bambini di otto anni dal delinquente.
Chi, infatti, sta zitto per opportunismo evitando di parlare delle colpe del padrone americano in quella guerra atroce che si continua ad alimentare fornendo armi, non può scandalizzarsi ipocritamente di niente.
È complice di quel che avviene, di tutto quel che è avvenuto (trentennio berlusconiano compreso) e del francobollo che verrà.
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Serra perchè parlarne ancora? Argomenti di distrazione di massa! Grazie!
Ma altri argomenti più seri non ne hai?
Serra ma crede che tutti leggano? Solo la firma mi impedisce di farlo!
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vedrete quante edizioni contraffatte circoleranno…
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Innegabilmente una persona fuori dal comune, ma ciò anche per aspetti che lo rendono quanto meno controverso. Non può essere candidato a menzioni dal carattere universale (vie, piazze, scuole, università … francobolli). Al massimo, può ricevere menzioni da chi non ha vincoli di questo tipo.
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francobollo a ricordare un personaggio simile! La vera faccia dell’Italia! Per collezionisti di azzate!! Un tempo da ragazza mi vergognavo di essere italiana, da adulta qualcuno mi fece cambiare idea e lo sarei tutt’ora grazie al M5S e a Conte però un po’ mi vergogno ancora perché il passato, rimane una macchia indelebile, non lo puoi cancellare completamente e il suddetto, è stato proprio un infimo passato!!
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“Comunque vada a finire, Berlusconi rimarrà per sempre, per quelli come me, non tanto quello dei soldi facili e delle figuracce mondiali, quanto quello che disse ai suoi venditori: il pubblico ragiona come un bambino di otto anni. Chi fatica a riconoscersi in quell’insieme puerile e docile costituisce, bel al di là delle idee politiche, l’Italia che si è battuta contro di lui. E ha perso, ma è felice di non essere come lui.” Forse non ti sei accorto – da ipocrita seriale quale sei, tale e quale quelli che hai sempre votato – che le cosiddette opposizioni, anziché contrastare “il male assoluto”, lo hanno sempre agevolato. E dietro sterili quanto insinceri girotondi, con lui si nascondevano in casa (patto della crostata) o nella sede del Pd (patto del Nazareno) a pianificare i loro sporchi interessi. Ipocriti, voltagabbana, farisei. E, nel momento del bisogno – un paio di esempi, “salviamo il condannato Minzolini” o la scandalosa schiforma Fornero (esodati) – hanno sempre, ridanciani, votato a braccetto. I politici fanno schifo ma ancor più ribrezzo provo verso chi, acriticamente, difende Kriminal e condanna solo Diabolik.
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