MALUMORI – Non è piaciuta neanche l’intervista di Giletti

(DI GIANLUCA ROSELLI – ilfattoquotidiano.it) – Il taglio alle repliche estive di Report è arrivato. Delle 20 puntate delle serate più significative della stagione del programma di Sigfrido Ranucci che solitamente la Rai mandava in onda in estate, quest’anno ne saranno trasmesse solo 5. Un taglio di 15 puntate, dunque. Che Viale Mazzini giustifica sotto la dicitura “scelta aziendale”, ma secondo alcuni nasconderebbe una precisa volontà politica di colpire il programma d’inchiesta che dà fastidio a molti, soprattutto alla politica, come si è visto anche con le inchieste più recenti. La decisione è stata presa dal vertice, col coinvolgimento del direttore generale, Giampaolo Rossi, del capo dell’approfondimento, Paolo Corsini, e del responsabile della distribuzione, Stefano Coletta. Report ora è in pausa e riprenderà il prossimo 21 aprile per terminare la stagione il 23 giugno, per un totale di 28 puntate, la cui media di share finora è stata tra l’8 e il 9%, con punte fino al 12% (2 milioni e mezzo di telespettatori). Un successo anche quest’anno, nonostante il cambio di serata, da lunedì alla domenica. Ma vanno bene anche le repliche. Quella del sabato, che durante la stagione ha una media del 7%. E quelle estive, con media oltre il 6%. Un’operazione a costo zero per mamma Rai che, senza esborsi aggiuntivi, incassa spettatori, share e conseguenti introiti pubblicitari. Ora invece arriva il taglio, nonostante nei giorni scorsi ci siano stati diversi interventi in Vigilanza in favore del programma, con gli esponenti dei 5 Stelle che hanno parlato di “un attacco al giornalismo d’inchiesta, in contro tendenza rispetto a quanto sancito dal contratto di servizio”.

Tra l’altro ieri il programma di Ranucci è stato tirato in ballo da un articolo del Giornale in cui Luca Fazzo ritorna sulle puntate di Report dedicate all’incontro in autogrill tra Matteo Renzi e l’ex agente del Sismi Marco Mancini per raccontare di un presunto segreto di Stato chiesto da Elisabetta Belloni sui legami tra alcuni 007 e Report. Legami e segreto di Stato che dalla redazione del programma vengono seccamente smentiti. “Vi sorprendete ancora?”, si chiede Matteo Renzi su X. Poco dopo arriva la replica di Ranucci. “Io sono sorpreso dalla firma di Luca Fazzo, che era stato sospeso dall’odg e poi allontanato da Repubblica per i suoi rapporti di sudditanza proprio con Mancini e il Sismi del 2006. I nipotini di Pio Pompa a volte ritornano, o forse non se ne sono mai andati”, scrive su X.

A proposito di conduttori, qualche maldipancia in Viale Mazzini ha suscitato l’intervista di Massimo Giletti ieri a La Stampa. “Controllare il teleschermo con la par condicio è un’idea della tv arcaica, mi stupisce che Giorgia Meloni non lo capisca”, afferma il giornalista appena rientrato in Rai dopo il divorzio da Urbano Cairo. Fortemente critico col tentativo di Maria Elena Boschi di estenderla anche ai giornalisti, Giletti sostiene poi che l’influenza della tv sulle elezioni sia sopravvalutata, per questo la par condicio è inutile. “L’intento è non disturbare il manovratore, ma io sono un eretico e un disturbatore…”. Parole che in Rai sono state giudicate un po’ “forti”. Il conduttore sta trattando per alcuni speciali, tra cui uno a giugno su Ustica, e per un programma d’informazione, forse nella prima serata del martedì.