
(ANSA) – Il numero di newyorkesi che hanno fatto richiesta di porto d’armi è più che raddoppiato rispetto all’anno scorso. Lo scrive Gothamist, blog gestito dalla New York Public Radio, citando dati del Dipartimento di polizia di New York, che non ha tuttavia rivelato quante richieste siano state approvate. L’aumento è una conseguenza di una sentenza del 2022 della Corte Suprema, che ha bocciato alcune restrizioni al porto d’armi a New York.
Nel 2023, le richieste per il possesso di un’arma in abitazione hanno superato le 13 mila unità, l’80% in più rispetto al 2022 e quasi il triplo rispetto al 2019. I dati mostrano inoltre che c’è stato un incremento anche maggiore per le richieste di permessi per armi da portare nascoste: nel 2019 erano 258, nel 2023 sono arrivate a 6751. Nei primi due mesi del 2024 il numero ha superato il totale delle richieste nel 2019, 2020 e 2021. Secondo John Deloca, titolare di un poligono di tiro nel nord dello stato di New York, c’è la corsa all’acquisto di armi perché le persone non si sentono sicure.
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Nel paese più democratico del mondo io posso sparare a te e tu puoi sparare a me.
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Vi racconto una storia vera. Un tranquillo signore incontra una banda di teppisti, viene minacciato con dei coltelli a serramanico ed allora “estrae il revolver”, senza naturalmente sparare. Lo porta con se da quando suo padre è stato ucciso durante una rapina. All’arrivo della polizia i coltelli sono scomparsi e i teppisti dichiarano che lui li ha minacciati. Il fatto che il vetro della sua auto sia stato frantumato, senza poter provare chi lo abbia spaccato, viene giudicato “irrilevante” dal magistrato e lui viene condannato per “minaccia aggravata”.
Il magistrato, incontrato privatamente dopo il processo, così risponde alle sua richiesta di chiarimenti: “meglio subire una brutta condanna che un bel funerale”.
Morale della storia. Se richiedi il Porto d’Armi, non uscire mai da solo ma assicurati di essere sempre “accompagnato da un buon avvocato penalista”, oltre ad essere coperto da un’assicurazione che copra gli eventuali “danni collaterali”, nel caso dovessi mai usare l’arma.
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È la democrazia bellezza e non puoi che spararci addosso.
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E si, un po’ di far west non guasta mai ma li riporta alle loro origini: che bello! Ogni tanto, però,la situazione gli scappa da mano e fanno una trentina di morti in una scuola,in un supermercato,in una stazione ferroviaria o in metropolitana… Però,vuoi mettere lo spettacolo, magari ci fosse ancora Sergio Leone !
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È un circolo vizioso eccezionale, anche cosiderando che non sia necessariamente vero che tutti abbiano una voglia matta di mettersi a tirar grilletti ovunque: ma comunque più hai paura (per X motivi), più ti vuoi sentire più sicuro comprando armi da fuoco, ma più compri armi da fuoco, più hai oggettivamente paura di trovarti ad essere “costretto” ad usarle, il che aumenta la tua paura. In tutto questo giro fantasmagorico, chi ci guadagna sono i soliti schifosi che hanno industrie che queste benedette armi da fuoco le costruisce. È anche una questione culturale statunitense diffusa, ovviamente, d’altra parte da noi in Itagghia abbiamo la mentalità tipicamente mafiosa, per dire. Non è che si possa andar a far troppi discorsi moralistici a chi poi, negli USA, le armi se le riesce a comprare pure in rete (penso sempre alla scuola superiore Columbine).
Come dire…? A ognuno il suo… 🤷🏼♂️
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EC: “…che hanno industrie che queste benedette armi da fuoco le costruiscONO“.
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