Bisognava alzare un polverone e questo è bastato per rinvigorire la retorica delle destre vittime dei poteri forti e dei loro spioni.

(di Gaetano Pedullà – lanotiziagiornale.it) – Per fortuna che l’ultimo scandalo dei dossier è tra i più inquietanti della storia repubblicana. Meloni e Salvini l’hanno gridato ai quattro venti, amplificati dai loro trombettieri su tv e giornali. La stessa premier non ha esitato ad evocare un mandante per l’utilizzo illecito delle banche dati dello Stato. E pazienza se per ora non si è trovato altro che l’accesso agli archivi riservati, senza alcuna prova che i dossier esistano davvero.
Bisognava alzare un polverone e questo è bastato per rinvigorire la retorica delle destre vittime dei poteri forti e dei loro spioni. Certo, il piagnisteo era grottesco visto che tra i “controllati” non risulta un solo leader dei partiti al governo mentre compare Conte con la compagna, la famiglia e una serie di persone a lui vicine. Fatto sta che la vicenda è passata come un attacco unicamente contro Giorgia e i suoi alleati.
Da qui l’idea del ministro Nordio di istituire una Commissione parlamentare d’inchiesta, che data la presunta enormità della vicenda è il minimo sindacale. Parallelamente, la stessa Presidente del Consiglio ha promesso di andare fino in fondo. Roba da rischiare di crederci se non sapessimo che Meloni è cintura nera di giravolte.
Così al momento di farla davvero questa Commissione d’inchiesta, Fratelli d’Italia con la Lega si sarebbero dileguati, e qui il condizionale è d’obbligo perché non è detto che domani ci ripensino. In ogni caso, un balletto degno di Pulcinella. Su cui ridere se non fosse che al timone del Paese abbiamo una tale saltimbanco.
glu,glu,gluuuu… e giù a bere anche se va di traverso.. lo sanno che gli italiani si bevono di tutto basta che lo dica un politico …è vero! Se poi detto in TV è ancora più vero!
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Ma guarda sta nanerottola come riesce a manipolare la realtà a suo uso e consumo, proprio irrecuperabile sto paese!
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