(Stefano Rossi) – Per saper moderare la lingua ci vuole intelligenza e buon senso, soprattutto dopo una tragedia.

Matteo Salvini, evidentemente, non ce la può fare.

Dopo l’improvvisa morte di Aleksej Navalny, la moglie Yulia aveva accusato Putin di averlo ucciso. E non ci vuole tanto a capirlo visto che ci aveva provato già una volta.

Anziché capire il dolore e la rabbia di una moglie che è travolta da una tragedia che dura anni, Matteo Salvini ha per forza voluto replicare: “Difficilmente riesco a sapere cosa succede in Italia, come posso giudicare cosa è successo dall’altra parte del mondo. Capisco la posizione della moglie di Navalny, bisogna fare chiarezza. Ma la fanno i medici, i giudici, non la facciamo noi“.

Un po’ come dire, del caso Regeni, di aspettare chiarezza dai giudici e dalla polizia egiziana.

Su una cosa siamo d’accordo con Salvini: quando dice che con difficoltà capisce quello che succede in Italia.

Ce ne siamo accorti da un pezzo.