(Stefano Rossi) – Per saper moderare la lingua ci vuole intelligenza e buon senso, soprattutto dopo una tragedia.
Matteo Salvini, evidentemente, non ce la può fare.
Dopo l’improvvisa morte di Aleksej Navalny, la moglie Yulia aveva accusato Putin di averlo ucciso. E non ci vuole tanto a capirlo visto che ci aveva provato già una volta.
Anziché capire il dolore e la rabbia di una moglie che è travolta da una tragedia che dura anni, Matteo Salvini ha per forza voluto replicare: “Difficilmente riesco a sapere cosa succede in Italia, come posso giudicare cosa è successo dall’altra parte del mondo. Capisco la posizione della moglie di Navalny, bisogna fare chiarezza. Ma la fanno i medici, i giudici, non la facciamo noi“.
Un po’ come dire, del caso Regeni, di aspettare chiarezza dai giudici e dalla polizia egiziana.
Su una cosa siamo d’accordo con Salvini: quando dice che con difficoltà capisce quello che succede in Italia.
Ce ne siamo accorti da un pezzo.
infosannio 
Per una volta che si distingue per aver detto una cosa prudente e saggia (anche se non per prudenza, ma per “ideologia”, si fa per dire)………. 🤦🏻♀️
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Cara Anail, lo sai, i leghisti li schifo molto, ma avrebbero potuto “salvare la faccia” ( che non hanno) mantenendo costante la loro vicinanza all’autocrate del Cremlino, sottolineandone le ragioni. Quelle che noi, in tanti qui su Infosannio, e non solo, diciamo da 2 anni.
Non credo debba essere obbligatorio per una forza politica fare da megafono alle “ragioni” degli USA e dei suoi Stati Vassalli. Anzi puoi distinguerti e rendere meno Vassallo il tuo Paese. E invece niente.
I leghisti sono delle pippe stupide, col solo interesse del tornaconto nordista, e preferiscono farsi perkulare dai “calendiani” et similia partecipando ad una manifestazione ridicola da non graditi.
Schiena dritta Zero.
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Della Parakula Sorella d’Italia neanche parlo, talmente è Imbarazzante.
Il paradosso è che sul tema forse l’unico che avrebbe mantenuto un po’ di dignità è il vecchio Satiro Cialtrone a cui riconoscevo una quota di Genialità. E di un minimo di libertà. Ma morto lui ( non lo rimpiango di certo) restano solo pupazzi ipocriti e ridicoli.
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Condivido sia questo che l’altro tuo commento, Paolo caro…
Ps Scoprire che sei nato nella mia Cagliari💝 è stata una bella sorpresa e, visto che ora vivi a Napoli, sappi che i miei bisnonni materni (da parte di suo padre) venivano da Cetara, nella Costiera Amalfitana.
…Che begli incroci, eh? 👋🏻😘
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Quindi, secondo Rossi, solo perché Putin era nemico di Navalny, allora bisogna abbandonare la presunzione di innocenza e il Qui prodest?
Ma no, mentre gli ameri-cani possono supportare la strage di Gaza noi bisogna dare addosso a Putin. Come i cani di Pavlov, in maniera nemmeno consapevole.
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