NOMI – Si parla anche di Anna Falcone. Ancora quel totem che agita i Cinque Stelle. Ancora la regola dei due mandati – o almeno anche – a spingere parlamentari fuori dal M5S […]

(DI LUCA DE CAROLIS – ilfattoquotidiano.it) – Ancora quel totem che agita i Cinque Stelle. Ancora la regola dei due mandati – o almeno anche – a spingere parlamentari fuori dal M5S. Mentre si avvicinano le Europee, dove proprio la regola fondativa terrà in panchina veterani che potrebbero spostarne di voti, come Roberto Fico e Virginia Raggi.

Così si pensa ad alternative, come l’ex presidente del Parco delle Nebrodi, Giuseppe Antoci, probabile candidato nella circoscrizione Isole. Mentre nelle conversazioni interne circola il nome di Anna Falcone, avvocata e attivista cosentina, portavoce di Primavera democratica. Ipotesi e ragionamenti, dentro il Movimento che sotto la superficie della pax contiana è inquieto. Partendo dal Senato, dove Raffaele De Rosa, 5Stelle campano al primo mandato, è dato in uscita, con destinazione, pare, Forza Italia. A conferma di quanto scritto mesi fa dal Fatto, su un pressing di FI verso molti grillini. De Rosa ha già comunicato formalmente il suo addio. Per l’amarezza del M5S, da dove sostengono di averlo nominato capogruppo in commissione Difesa “proprio per coinvolgerlo”. E da dove fanno notare: “De Rosa è indietro sulle restituzioni”. Ma c’è anche un deputato pronto a lasciare, in questo caso al secondo mandato. E un silente ma diffuso malessere si respira tra altri eletti al secondo giro, confermato dall’esodo dell’eurodeputato Fabio Massimo Castaldo verso Azione. Conte lo sa. Ma per ora non ha aperto spiragli, forte anche del no di Beppe Grillo. Anche se qualcosa si muove su una novità di cui Conte e il garante parlarono anche agli eletti mesi fa, ossia la possibilità per i parlamentari di candidarsi sindaci, una volta esauriti i due mandati.

Qualche settimana fa è stato dato l’input di sondare i gruppi territoriali sul tema. E a medio termine la nuova regola verrà sottoposta al voto degli iscritti sul web. Ma prima Conte deve trovare nomi per le Europee, cioè innanzitutto i capilista. Ufficializzata la candidatura dell’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico al Sud, ora l’avvocato deve accelerare. Per le Isole più fonti danno come prima scelta il siciliano Antoci, noto per il suo impegno antimafia, che gli è costato parecchie minacce e un attentato nel maggio 2016, a cui scampò grazie all’intervento della scorta. Poi c’è la suggestione Anna Falcone. Il nome della giurista, già candidatasi senza esito nelle Politiche del 2013 e del 2018 – rispettivamente per Rivoluzione Civile e Liberi e Uguali – circola da qualche settimana. Non ci sono conferme dirette sull’intenzione di Conte di coinvolgerla. Ma di ipotesi sul suo tavolo ce ne sono tante. Da tradurre in realtà, in fretta.