Il governo può dire quanto vuole di non volere il fascismo, ma questo non significa che non ci stiamo finendo dentro.

(di Gaetano Pedullà – lanotiziagiornale.it) – Chi va a Berlino non può non visitare il monumento alla Shoah, cioè il tributo più significativo che il popolo tedesco ha reso alla memoria del genocidio degli ebrei. Quest’opera comincia prima ancora di arrivare sul sito indicato dalle guide. Lungo la strada compaiono per terra i disegni di rettangoli di cui è difficile accorgersi. Proseguendo, questi piani diventano lentamente più alti e in marmo scuro, tanto da trasformarsi a un certo punto in comodi sedili, sui quali sedersi e riposare.
La curiosità di vedere il centro dell’opera fa continuare il cammino senza curarsi dei rettangoli che diventano via via più alti, fin quando superano in altezza il visitatore che non può vedere più nient’altro, e ormai chi c’è finito in mezzo deve faticare per uscirne. In questa installazione, apparentemente così semplice, c’è tutta la metafora dei regimi che spengono le menti. All’inizio partono nell’indifferenza, e a un tratto si fanno pure confortevoli, conquistando un grande consenso. Ma la trappola è scattata, e quando ci si rende conto di essere finiti in un labirinto senza uscita, la strada per la libertà è perduta.
Ora non è facile capire a quale altezza è arrivato il muro in cui è finita la nostra democrazia, ma vedere la tv di Stato che censura il pensiero degli artisti, come ha fatto con una inqualificabile Mara Venier domenica scorsa, fa pensare a un punto già di non ritorno. E oggi, col voto in Parlamento che abolisce l’obbligo di informare i cittadini sulla spesa pubblica attraverso la rendicontazione dei bandi sui giornali, di fatto decreta la probabile chiusura di quel poco di stampa davvero indipendente che resta.
Dunque, il governo può dire quanto vuole di non volere il fascismo, ma questo non significa che non ci stiamo finendo dentro. E se è vero che Meloni ha tutto il diritto di governare, e di mettere chi le piace in ogni posto di potere dove prima ha fatto i suoi comodi la sinistra, questo non vuol dire che può impadronirsi delle istituzioni, come punta a fare col premierato, dividere il Paese come è certo che accadrà con l’autonomia regionale differenziata, o spegnere la libertà di stampa e di pensiero, come abbiamo visto persino con i cantanti di Sanremo.
Articolo chiaro e semplice come le verità della realtà.
Ci aggiungerei che oggi in Italia a favorire il fascismo, cioè la volontà del capo sopra ogni altra volontà, ci sia anche la confusione delle volontà dei cittadini dovuta ai mass media, gli intetessi delle organizzazioni criminali, lo strapotere del potere finanziario, l’incompetenza morale ed etica della classe politica nel difendere i valori della Costituzione italiana che della Rivoluzione francese basati sì sulla libertà, ma anche sull’uguaglianza e la fraternità: questi ultimi due valori fondamentali non hanno più padri né figli.
Per la sola libertà si giustificano guerre e genocidi nella ignorante indifferenza o nella confusa conoscenza di miliardi di persone che finora pensano come i tedeschi in Germania nel ’43: “tanto qui a casa nostra non succederà mai nulla di quello che succede fuori dalla Germania nazista”.
Dove sono le bandiere arcobaleno?
Perché nessuno più le mette sui balconi?
Perché non si può criticare Zelensky?
Perché non si può criticare Israele?
Perché non si difende la pace?
Perché stiamo partecipando a guerre con l’invio di armi?
Perché crediamo che queste nostre azioni non avranno delle reazioni uguali e contrarie?
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Dicono che il premierato toglie poteri al presidente della repubblica ma se adesso li ha …………..non capisco
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Non so se in ogni dove ma in Italia come altrove si governa in comunione…son più forze, in unione, omogenee più o meno, tra di loro ben legate ed insiem finalizzate a raggiunger comun fini a partitoni e partitini, ad affiliati e loro affini…quali sono questi fini? Tornaconti personali sono i vincoli ideali ad unirli in un sol fascio pure a costo dello sfascio del Paese che ne paga poi le spese? Eufemismo di fascismo a voler considerare a piene mani quanto spiega la Treccani ricercando la parola? Che intendiamo per fascismo?
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