
(di Michele Serra – repubblica.it) – C’è una possibile lettura distopica dei moti agricoli in corso. Questa: nessuno (nessuna persona, nessuna classe sociale, nessuna corporazione, nessuna nazione, insomma: nessuno) è disposto per davvero a farsi carico della famosa transizione ecologica, perché nessuno è più in grado, o è disposto, o ha voglia, di pagarne il prezzo.
Dunque la transizione ecologica non avverrà per graduali prese di coscienza, o per aggiustamenti virtuosi della nostra maniera di vivere. Avverrà per costrizione: ovvero in seguito a una successione di catastrofi climatiche, di guerre per l’acqua e per le fonti energetiche, di carestie, che ridurrà l’umanità allo stremo, allo spavento, alla decimazione, infine, chissà quando, alla ragione.
I superstiti, dopo essersi rinfacciati l’un l’altro la colpa di ogni cosa, riusciranno (forse) a mettersi d’accordo e a ripartire, piano piano, per una nuova storia dell’umanità.
Ovviamente, tutti quanti ci auguriamo che così non sia. La distopia, come l’utopia, è solo una lettura esagerata del futuro.
E magari la politica, luogo di mediazione e di decisione, conterà ancora quanto basta per ammortizzare i conflitti, e indirizzarli in maniera favorevole al bene comune.
Ma i costi della transizione ecologica, comunque li si ripartisca, sembreranno sempre iniqui, eccessivi, mal ripartiti a seconda che ricadano su di me o su di te.
A ognuno parrà che sia l’altro, perché più colpevole o perché più solvente, a dover pagare il conto. Dunque non lo pagherà nessuno: e alla fine lo pagheremo tutti insieme, quelli con il trattore e quelli senza.
Le cape e’ pezza…. Transizione ecoILlogica del Sistema: produrre migliaia di TaraWatt in più di energia elettrica per IA, data center e automatizzazione, per tagliare costi e posti di lavoro, impiantando industrie FER e poli nucleari (assimilati a rinnovabili per la UE) ai danni di aree verdi e terreni agricoli forzatamente desertificati con prodotti industriali e semi ogm e piegare le masse a nutrirsi di prodotti di scarsa qualità e insetti, chiudere il cerchio con enormi discariche (sempre in campagna) per sostenere l’economia del fotti e consuma.
Ma che bella la green economy dell’industria!
Per salvare la natura vogliono produrre energia elettrica!!! Siamo all’assurdo! Michele Serra è l’effetto serra dei cervelli che lo leggono.
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Aggiungere fottìo di energia elettrica per server ad uso di criptovalute
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Il rivoluzionario dei tempi che furono Serra ci fa sapere che la democrazia deve esistere anche se non funziona e che quindi vi è un urgente bisogno di imporre le decisioni del vertice che alla base non piacciono . Guarda caso,anche l’aumento delle spese militari e le elargizioni europee al ultra fallito Zelenski non sono state una scelta fatta a furor di popolo. Almeno la transizione ecologica avrebbe,almeno se i fatta in buona fede, uno scopo nobile e per il bene collettivo.
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Ma Michele Serra avrà capito che cos’è la transizione ecologica?
No perché se intende più batterie per tutti, quella è tutto meno che una soluzione ecologica.
E se intende meno CO2 per tutti, visto che la CO2 è un gas verde, quindi ecologico, pure quella sarebbe transizione anti-ecologica.
No per dire quando uno ha le idee chiare e informa correttamente i lettori senza sparare le fake news.
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Sono due cose diverse.
La CO2 non è dannosa per l’ambiente, SE resta in percentuali adeguate. Il fatto che sia zoomata in maniera drammatica e guarda caso, le temperature idem, dovrebbero indurre in notevole prudenza i negazionisti del GW. Ma nemmeno quest’inverno (inesistente) ha fatto cambiare idea, vedo.
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Non lo so se la CO2 fa aumentare le temperature e se la cosa è grave (c’è chi dice di sì, c’è chi dice di no, c’è chi dice che c’è di peggio a questo mondo), ma quello che è sicuro è che non è una transizione ecologica perché la CO2 non è inquinante.
Quindi scrivere e riscrivere di transizione ecologica (3 volte in poche righe) è una balla furbetta. Una tripla balla furbetta. Tutto qui.
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E questa è la democraticissima Europa gestita dal potere d’oltremare
L’Unione europea sta valutando la possibilità di imporre sanzioni contro il giornalista americano Tucker Carlson in seguito alla sua intervista con il presidente russo Vladimir Putin, riferisce Newsweek. Questa misura viene discussa tra le accuse contro Carlson di propaganda e di sostegno alle azioni russe. Secondo alcuni attuali ed ex membri del Parlamento europeo (PE), l’intervista con Putin potrebbe rendere Carlson, noto per le sue opinioni conservatrici e critiche ai valori liberali, un bersaglio per le restrizioni legislative dell’UE.
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Invece ZeZe possono invitarlo anche a Sanremo, i Bruno Vespa mica fanno propaganda, gli Assange invece sono nemici della democrazia, tutto si tiene…
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