(Dott. Paolo Caruso) – Oggi 27 gennaio, il giorno della Memoria, un estremo bisogno che si farà  ricordo per non dimenticare. Per non ripetere gli orrori del passato e per scongiurare quelli presenti…. così da non legittimare l’assillo. Ma Israele a Gaza, la Russia in Ucraina, i Talebani in Afghanistan, gli Ayatollah in Iran, e chissà quanti altri dittatori in tante altre parti del mondo perpetuano gli stessi misfatti dei nazisti ad Auschwitz,  preso a simbolo di tutti i campi di concentramento della storia. Si pensi ancora in Ecuador e Santo Domingo, o nella Corea del Nord. Quanto tempo ci vorrà ancora perché le ferite “disumane” di ieri e di oggi possano cicatrizzare? “Homo homini lupus”, l’uomo è un lupo per l’altro uomo, una frase di Plauto che trova riscontro ancora oggi in certa ideologia contemporanea. L’orrore che si prova ad Auschwitz/Birkenau, la sensazione viscida di una umanità completamente alla deriva, l’oscurità delle nostre coscienze, fanno si che riappaiono ai nostri occhi i fantasmi del passato che tendono a confondersi con quelli successivi nell’attualità dei nostri giorni. Orrori simili a quelli, che si era affermato non accadessero  “MAI PIU’ ” e invece… La Memoria, quei tragici giorni, quell’orrore oggi non è solo contemplato ma tragicamente vissuto in tante parti del mondo anche vicino a noi. Cosa dunque commemorare? Se tutto è ancora tragicamente attuale. Una nefandezza della storia dell’uomo che ancora oggi si ripete. Il peggior sordo del resto è quello che non vuole sentire! La sensazione è che i cosiddetti potenti dell’ONU si comportino come “Le Stelle” di Joseph Cronin che “stanno a guardare”…   Dott. Paolo Caruso