
(Massimo Gramellini – corriere.it) – Dopo averla avuta sul podio, alcuni orchestrali di Palermo hanno pubblicamente affermato che Beatrice Venezi è incapace di dirigere. Non che il suo stile è discutibile, ma proprio che muove la bacchetta a caso, o giù di lì.
Non ho la competenza per assecondarli e nemmeno per smentirli. Prendo solo atto che i loro giudizi non hanno provocato una levata di scudi in sua difesa, come invece sarebbe accaduto se a essere attaccata sul piano della professionalità, addirittura della legittimità a occupare un ruolo di comando, fosse stata una qualunque altra donna non schierata politicamente da una certa parte, cioè a destra. Tutti, magari sbagliando, avrebbero interpretato le parole degli orchestrali come un inaccettabile attacco sessista a una musicista che ha il grave difetto di essere femmina, per di più giovane e fotogenica. E sarebbero fioccati i riferimenti gonfi di sdegno alla discriminazione di cui continuano a essere vittime le donne, ogni qual volta cercano di affermarsi in ambiti lavorativi prevalentemente maschili.
Ripeto, non sono in grado di escludere che gli orchestrali abbiano ragione e che sul podio Venezi non sappia quando scatenare i violini e far tacere i tromboni (o viceversa). A sorprendermi non è il giudizio musicale di chi la critica, ma il pregiudizio ideologico di chi non la difende. Ancora talmente radicato — nell’Italia del 2024 — da prevalere su tutto, persino sulla solidarietà di genere.
Ma se fosse vero, cosa che Gramellini non esclude, perché le si dovrebbe tributare solidarietà di genere?
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Se i maestri si sono lamentati un motivo ci sarà.. perché solidarietà poi? Se è capace dimostrerà la sua capacità, se ha avuto corsie preferenziali forse questo è il risultato..
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Se fosse vero quel che dicono, significa che chiunque, anche noi tre, potrebbe salire su quel palco.
E magari hanno ragione.
Poi però Sangiuliano si arrabbia se la Raffaele imita la Venezi e intanto, Gramelot non esclude che gli orchestrali abbiano ragione. E allora, il diritto di critica che fine ha fatto?
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Tra poco mio caro SM, non lo potremo più fare.. sarò esagerata ma non ci vado molto lontana.. 💝
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Io ho letto e riletto l’articolo di Gramellini e non riesco a capire perchè lo abbia scritto. Ammette lui stesso di non essere esperto della materia, quindi lasci agli ai critici, ai musicologi e soprattutto a chi c’era e ha suonato il compito di esprimere giudizi. Ci sono donne belle e giovani che dirigono orchestre, molto apprezzate, direttori giovanissimi di grande talento, per cui non è questione di sesso o di età. Penso invece che in Italia molti artisti avrebbero il carisma, i titoli, le competenze, l’esperienza per ricoprire l’incarico di consiglieri per la Musica al ministero, visto che questo governo mena vanto, tra le altre cose, di premiare il merito.
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Luigina devono riempire le pagine con il nulla🤬🤬🤬!!
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