
(Giuseppe Conte) – A Gaza è in corso una carneficina. Sono oltre 25mila le vittime palestinesi, fra queste il 70% per l’Onu sono bambini e donne. Intanto il premier israeliano Netanyahu ha detto senza mezzi termini che con lui premier non esisterà mai uno Stato palestinese. Vi chiedo: di fronte a questo vi riconoscete nei silenzi, nell’irrilevanza e nell’ignavia dell’Italia guidata da Giorgia Meloni? Io francamente stento a riconoscere il nostro Paese e i nostri valori costituzionali nell’atteggiamento pilatesco in cui si è rifugiato questo Governo, che non ha avuto nemmeno il coraggio di votare subito le risoluzioni Onu che peroravano tregue umanitarie. Non mi riconosco nemmeno nel dibattito alimentato dalla maggioranza degli opinionisti e giornalisti nostrani – non tutti per fortuna – che hanno scelto di perdere voce e piglio su questa carneficina, salvo iniziare ad accorgersi solo adesso delle immani conseguenze negative che comporterà. In questi giorni, in queste ore, si moltiplicano i segnali di insofferenza verso l’oltranzismo di Netanyahu, tanto negli Stati Uniti quanto a Bruxelles.
L’Ue ora inizia ad alzare la voce: “Quando è troppo è troppo”. Il nostro ministro Tajani ha chiarito: “25 mila morti sono inaccettabili”. Ma perché 10 mila, 15 mila vittime erano troppo poche? Si potevano accettare? Il M5S è stato tra i primi a denunciare l’atroce eccidio compiuto da Hamas il 7 ottobre scorso. Abbiamo ribadito il diritto all’esistenza di Israele e a tutelare la sicurezza dei propri cittadini.
Tra i primi, però, abbiamo anche denunciato il rischio che la reazione del governo israeliano potesse trasformarsi in una rappresaglia indiscriminata con piena “licenza di uccidere”, in barba a qualsiasi regola del diritto internazionale umanitario. Con la conseguenza che il conflitto rischia di allargarsi all’intera area mediorientale e i vergognosi rigurgiti di antisemitismo si stanno diffondendo ovunque.
Esiste un’unica strada, è la stessa da mesi: voce e azioni forti contro la carneficina a Gaza; impegno di tutti per la soluzione due popoli e due Stati per Israele e Palestina. La sveglia – a suon di sangue e morti – è suonata da tanto, troppo tempo. È il momento di aprire gli occhi e di agire. L’Italia, l’Unione Europea non possono assistere passivamente a questa catastrofe.
Mi fa piacere, finalmente, questa esposizione.
Mi raccomando, però, di ALZARE LA VOCE IL PIÙ POSSIBILE. TUTTI DEVONO SENTIRE!
Lo faccia, lei che può.
Grazie!
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Ai 25000 morti in Palestina si aggiungono le migliaia di vittime in Ucraina, una vera ecatombe di vite spezzate. Un silenzio pilatesco del nostro governo e dell’ Europa rotto dall’ex Premier Conte. Così la Caciottara nella sua malafede non ha più alibi
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Gaza
Killed: at least 25,105 people, including more than:
9,600 children
6,750 women
Injured: more than 62,681, including at least:
8,663 children
6,327 women
Missing: more than 8,000
The latest figures from the Palestinian Ministry of Health in the occupied West Bank are as follows:
Occupied West Bank
Killed: at least 369 people, including more than:
95 children
Injured: more than 4,000
In Israel, officials revised the death toll down from 1,405 to 1,139.
Israel
Killed: about 1,139 people
Injured: at least 8,730
Serve traduzione? Penso di no, si capisce anche troppo bene.
Notare come i morti israeliani continuino a calare perché dicono, 200 vittime israeliane erano in realtà terroristi palestinesi non riconosciuti perché troppo abbruciacchiati.
Sembra inoltre che gli israeliani abbiano compattato e sotterrato le auto bruciate, con tanto di resti umani ancora dentro.
Questa mostrosità ovviamente non riguarda il governo Meloni, nessuno di quei 9.600 bambini di Gaza e 95 della Cisgiordania era parente suo, no?
https://www.aljazeera.com/wp-content/uploads/2024/01/INTERACTIVE-LIVE-TRACKER-GAZA-1080-x1080-1-1705830900.png?resize=770,770&quality=80
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