
(Stefano Rossi) – Negli anni 50, 60 e 70 il Pci era in gran maggioranza a favore della Palestina e contro Israele perché troppo alleato con l’”imperialismo americano”.
Inoltre, il suo storico avversario politico, la DC, aveva al suo interno molti leader, come Giulio Andreotti, decisamente più sensibili agli interessi del mondo arabo.
Per decenni abbiamo assistito a questa inevitabile divisione: la sinistra a favore del popolo palestinese, al centro erano moderatamente favorevoli alla Palestina.
Con la crisi del comunismo e solo molti anni dopo con la caduta del Muro di Berlino, alcuni dirigenti delle Botteghe Oscure presero coraggio per cancellare gli errori del passato. Su tutti, Giorgio Napolitano, che non ci pensò due volte a dire che aveva sbagliato ad appoggiare la linea di Togliatti e dell’Urss quando i carri armati sovietici sedavano nel sangue le rivolte legittime degli studenti ungheresi prima e cecoslovacchi poi.
Dovevano redimersi e cambiare rotta in fretta.
Anche sul piano internazionale. Anzi, forse questo era più importante di quello nazionale visto che gli italiani sono spesso con la memoria corta.
Il salto verso Israele era inevitabile come patentino di bravo occidentale, prono agli interessi degli Usa, questa volta, e non più della fallita Urss.
Non è un caso che Napolitano fu il primo dirigente del Pci ad avere accesso nei paesi degli Stati Uniti, vietati a chi professa di essere un comunista.
Non mi dilungo più nelle vicende del trapassato e arrivo ai giorni nostri.
Ernesto Galli della Loggia, che ha votato (per sua ammissione) per il Pci per lunghi anni e poi il Psi, quindi, un uomo di sinistra senza dubbi, ha scritto un articolo sul Corriere della Sera il 12 scorso, dal titolo “Il mito dell’inclusione nella scuola italiana“ che lo avrebbe potuto scrive Matteo Salvini o, nel miglior dei casi, Luca Ricolfi.
Secondo lui, i disabili, i BES e DSA (bisogni educativi speciali; disturbi di apprendimento) e stranieri non dovrebbero stare nelle classi insieme “ai cosidetti normali”. Non entro nel merito del problema ma evidenzio la distanza siderale tra quello che tutto il Pd va dicendo da anni e la sua affermazione.
Carlo Freccero, ovunque si trovi la sua mente, rimane anch’egli di sinistra, se la prende con la cultura Woke e la cancel culture. Difatti scrive: “E così abbiamo Vichinghi neri e Biancanevi ispaniche … La regola impone sempre la presenza di liquidità sessuale e di etnie non sempre compatibili con la realtà storica”.
Mi trovo pienamente d’accordo con lui ma non so quanto faccia piacere al Nazareno. Di certo farà arrabbiare Sinistra Italiana ancora silente sullo scandalo Soumahoro.
Così, l’intero partito del PD vota a favore delle destre per mandare ancora armi all’Ucraina, indebolendo così lo stato sociale che si vede sottrarre soldi necessari ai più bisognosi; e si ritrova prono nella causa pro Israele, sempre in compagnia delle destre, e non si cura dei poveri palestinesi. I numeri sono da vero Olocausto: 24.000 morti di cui 8.000 sono bambini, due milioni di sfollati, niente acqua, niente corrente elettrica, niente medicinali e cibo.
Il Sudafrica ha portato in tribunale lo stato di Israele per genocidio nel totale silenzio dell’Occidente che non spende una parola in favore della Palestina ma, soprattutto, senza muovere una critica sulla rappresaglia che è oramai sfociato in un olocausto.
Chiudo con una foto emblematica.
Nonostante quello che ho scritto, ci sono poi quelli come Margherita Buy che persegue, invece, il politically correct come una sacerdotessa infischiandosene di quanto scrivono i Freccero o i Galli della Loggia.
Eccola in aeroporto mentre gira il suo primo film “Volare”.
Guardate bene chi appare tutto in una volta: un mujahidin che non fa allarmare la sicurezza, l’immancabile uomo africano, o di colore, un senzatetto vestito da Armani ma non fa niente e due italiani, però di profilo, passano lì per caso e si levano subito dai maroni.
Che sinistra avremo?
Quella del Prof. Galli della Loggia o quella di Margherita Buy?
Forse, con il senno di poi, l’ Urss non poteva comportarsi diversamente quando prendeva posizioni drastiche nei confronti di chi contestava il suo operato. Certo ,era poco edificante per chi si era battuto per il comunismo credendolo liberatore dell’ umanità dall’ oppressione dei potenti e dai padroni, ma cosa c’era dall’altra parte della barricata ? Gli Usa. Infatti quando hanno vinto la Guerra fredda hanno dimostrato tutta la loro carica distruttiva e si sono comprati le coscienze critiche provenienti dai partiti antisistemi riducendoli a manichini.
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Le differenze tra destra e sinistra sono ormai solo di facciata, a parte alcune frange estreme politicamente irrilevanti.
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La Buy è sempre stata una str.. radical chic, non si è mai smentita nemmeno nei ruoli cinematografici, ammesso che abbia mai avuto davvero una carriera da attrice.
Per il resto, Napisan era il comunista preferito da Kissinger, figurarsi nelle mani di chi è finita la sinistra.
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