LA REPUBBLICA DEI FRATELLI D’ITALIA – La “nostra identità”. Viene da chiedersi se quella di Fdi interpreti la democrazia italiana o invece la rappresentazione fascista vista ad Acca Larentia giorni fa

(DI TOMASO MONTANARI – ilfattoquotidiano.it) – Il programma elettorale di Fratelli d’Italia alla voce cultura prometteva nientemeno che la “Creazione di un nuovo immaginario italiano anche promuovendo, in particolare nelle scuole, la storia dei grandi d’Italia e le rievocazioni storiche. Valorizzazione del Giubileo 2025 e di Roma Capitale della Cristianità. Contrasto a cancel culture e iconoclastia che minacciano i simboli della nostra identità”. Tutto sta a capire cosa si intenda per “nostra identità’” quella della Repubblica italiana, o quella plasticamente visibile ad Acca Larentia qualche giorno fa?
La domanda è urgente, a giudicare dalla tacita, quanto inesorabile, azione di cancellazione che questo governo sta di fatto portando avanti verso la figura di Giacomo Matteotti, e verso la memoria dei crimini nazi-fascisti. Già, perché questa è la vera cancel culture: quella di chi cancella, avendo conquistato il governo, la memoria e la storia di una nazione. In questo caso di una nazione che ha scelto l’antifascismo, e bandito il fascismo: pensavamo per sempre.
Quando ciò avviene non attraverso leggi, o proclami espliciti, ma attraverso omissioni, silenzi, boicottaggi è necessario unire i puntini, esplicitare moventi, connettere fatti diversi. Uno di questi fatti è la sistematica opposizione dell’Avvocatura dello Stato alla liquidazione dei risarcimenti riconosciuti dai tribunali della Repubblica a vittime dei fascisti e dei nazisti.
L’erogazione dei fondi previsti da una legge voluta dal governo Draghi non è evidentemente paragonabile a quella dovuta quando lo Stato soccombe in giudizio: ma l’atteggiamento dell’Avvocatura è invece lo stesso. Di fronte alle polemiche, la Presidenza del Consiglio ha emesso una nota in cui difende questa linea, chiedendosi retoricamente perché “in un giudizio che vede come parte chiamata in causa lo Stato, quest’ultimo non debba costituirsi per concorrere alla verifica dei presupposti della richiesta di danni, tanto più quando dai crimini che sono alla base delle domande di risarcimento sono trascorsi 80 anni”. Ragionamento astrattamente comprensibile, ma che non spiega la natura in alcuni casi palesemente ostruzionistica della condotta dell’Avvocatura; e che non cancella, ma anzi avvalora, l’idea che, attraverso questa non formale resistenza, il governo intenda invece ribadire la continuità dello Stato tra fascismo e Repubblica. Insomma, non si sfugge all’idea che il governo si consideri controparte politica di quelle vittime. Vittime che, vista l’età, potrebbero in molti casi a questo punto non ricevere alcunché.
Non è possibile non collegare a questa costante azione insabbiante, la vergognosa gestione dei fondi all’anniversario di Matteotti. La legge approvata a luglio scorso (anche con i voti della destra) prevedeva che i bandi finanziati per le iniziative celebrative uscissero in settembre. Ma nonostante lettere, dichiarazioni pubbliche e proteste delle istituzioni coinvolte, ad oggi non ve n’è traccia. Di fronte alle polemiche, il sottosegretario Mantovano ha infine garantito che i bandi usciranno a fine gennaio, con ‘soli’ quattro mesi di ritardo. Considerando che l’anno è già iniziato, e che Matteotti fu assassinato dai fascisti il 10 giugno, non si tratta di una perdita di tempo sanabile: il centenario è ormai compromesso. Ed è veramente difficile credere ad un innocente ritardo: pare invece di assistere ad una tattica precisa. Visto che uccidere un’altra volta Matteotti votando contro il centenario è – almeno per ora – troppo esplicito, si vota la legge con la riserva mentale di boicottarne poi nei fatti l’attuazione.
Il punto è che per i nipotini di Giorgio Almirante, “servo dei nazisti” e “fucilatore di partigiani”, Matteotti non è certo uno dei “grandi d’Italia” da far conoscere nelle scuole. Pochi giorni fa, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti ha gridato in Parlamento che al suo partito è particolarmente cara la frase con cui si chiude il Manifesto futurista (1909): “Ritti sulla cima del mondo, noi scagliamo, una volta ancora, la nostra sfida alle stelle!…”. È un testo-incubatore del pensiero fascista. Poche righe sopra si legge: “Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo – il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna”.
Quindi, ha terminato il suo intervento citando una canzone della Compagnia dell’Anello che adatta Tomorrow belongs to me, la canzone che in Cabaret canta un membro della Gioventù Hitleriana: un testo di matrice nazista, con passaggi palesemente antisemiti e trasparenti apologie del fascismo, che è l’inno del Fronte della Gioventù.
C’è una destra di strada che fa il saluto romano ad Acca Larentia, e c’è una destra di palazzo dice queste cose e contemporaneamente boicotta i risarcimenti alle vittime dei nazi-fascisti e il centenario di Giacomo Matteotti: ci sarà, o no, una qualche relazione tra le due?
Il pericolo serio per la Dvcia è rappresentato dalle elezioni usa a novembre prox, perché in caso di (probabile) vittoria del giallo-pannocchia, e conseguente disimpegno nato-ucraina, la signora potrebbe trovarsi in acque parlamentari abbastanza agitate.
Quindi, poiché gli appuntamenti elettorali sono fissati tutti entro tarda primavera (cioè cinque mesi prima delle elezioni usa), è ragionevole pensare che la principale preoccupazione della signora sia quella di puntellare lei, il suo partito e forse anche il governo, con il maggior numero possibile di vittorie/conquiste, sfruttando anche il vento che, al momento, gonfia le sue vele.
Tradotto: non avrà pietà dei suoi alleati e cercherà i voti uno ad uno, anche quelli più a dx della sua dx.
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Articoli del genere fanno ridere in una situazione tragica: abbiamo la dx e il PD che riforniscono di armi un ebreo che si è scordato di 6 milioni di norti ed ha i NEONAZISTI nelle sue Forze Armate, uno che ha abolito l’opposizione. Uno schieramento, dx e sx italiane, che ha cancellato le parole tregua, pace, armistizio, diplomazia; che segue un politica UE scellerata, sordo anche alle parole di un Papa. Poi, ci sono gli ASTUTISSIMI che accusano il governo di cancellare la memoria di Matteotti. Lui, insieme a Gobetti e ai fratelli Rosselli, si rivoltano nella tomba a vedersi TRADITI, nei fatti, da quelli che dovrebbero essere i loro epigoni.
Tutto ciò è ripugnante.
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Non sono d’accordo, perché Montanari ha una posizione chiara su entrambe le questioni, quella da te giustamente riportata, e quella affrontata nell’articolo, e sono questione complementari e consequenziali, prodotte da astutissimo oblio della memoria e revisionismo storico! È pericoloso sottovalutare la memoria storica e la conoscenza della realtà dei fatti, è pericoloso sdoganare linguaggio, parole, mentalità che formano la discultura che poi si traduce in scelte/situazioni tragiche, proprio grazie alla cancellazione di parole come pace, tolleranza, diplomazia come mezzo per risolvere le controversie internazionali perché la nostra Costituzione antifascista ripudia la guerra ed insieme alla guerra anche la discultura fascista/nazista di uso delle forza e violenza come mezzi di azione politica e di potere! Nazisti e fascisti si diventa prima nella testa e poi nell’azione, ed è questa consequenzialità a permettere ad un ebreo di scordarsi di 6 milioni di morti ed avere neonazisti nelle sue forze armate, ed agli italiani di scordarsi i propri morti ed avere al governo gli eredi, responsabili delle vittime della dittatura e del dopo, quelli che hanno militato nel Fronte della Gioventù o nella destra eversiva! Certamente la deriva mostruosa di una politica scellerata ha responsabilità dirette e di connivenza, di chi non si opposto da subito al diffondersi ed al sedimentare di un veleno linguistico, comportamentale, ideologico e politico condiviso da fascisti ed antifascisti di facciata, perché il fascismo è una aberrazione mentale in grado di generare mostri nelle occasioni storiche, economiche, sociali e geopolitiche, favorevoli, ed ora ci sono tutte come prodotto di sottovalutazioni, ipocrisie, mancata condanna di ciò che Montanari denuncia nell’articolo, che è parte essenziale e non contrario alla tua valutazione! Il vero tradimento è di chi ne ha permesso il percorso fino all’ epilogo nazionale ed internazionale, di stessa matrice!
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Siamo sempre stati governati dai fscisti: quelli nawscosti nei ministeri,quelli fuggiiti all’estero e benvoluti da quei paesi ospitanti.
Al nostro interno poi con il beneplacido della DC(governo tambroni) e i vari tentativi di golp(borghese e gladio).
Se poi andiamo a vedere e Report anche l’altro giorno lo ha documentato, l’uccisione di Moro in cui la stessa DC nulla fece per salvarlo,oppure la morte di Mattei e i vari attentati fascisti,ci portano ai “£servizi deviati” ….comodo deviare i servizi perchè dentro c’erano i fascisti!
Le BR erano e lo hanno dimostrato che erano neri pitturati di rosso!
Ciao Ale! condivido!
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