“L’UNICEF parla di guerra contro i bambini
nel frattempo, intanto
più di 7.700 bambini palestinesi sono stati massacrati da Israele
quando accadeva in Ucraina parlavate di genocidio
oggi molti di voi stanno giustificando Israele
ma non voglio risponderti
perché non c’è divergenza tra me e te
c’è semplicemente una divergenza nell’umanità
ma quello che voglio dire è che oggi
quelli che difendono Israele, secondo me
o non sentono quello che dicono i leader israeliani
perché lo dicono gli stessi leader israeliani
che questa è una guerra contro l’intera popolazione di Gaza
vogliono scacciarli
due milioni di abitanti di Gaza devono lasciare Gaza
e voi applaudite: bravo, bravo
spero che una sera potete ancora farlo
guardarvi allo specchio senza vergogna sul viso
ma oggi la UE resta complice
perché resta associata a Israele
da un accordo di associazione
continua a inviare armi a Israele
armi che poi uccideranno effettivamente gli innocenti a Gaza
fermiamo questa complicità”.

(Stefano Rossi) – Questo discorso è stato pronunciato dal deputato francese, Marc Botenga, al Parlamento europeo.
Ancora una volta assistiamo a valori e principi calpestati in nome di una fazione ricca, potente che decide le sorti di una delle potenze mondiali come gli Stati Uniti. Sul punto, giova ricordare quando Biden chiese il cessate il fuoco al governo israeliano ma ottenne un secco no senza che seguissero reazioni da parte della Casa Bianca.
Anche in casa nostra non manca l’ipocrisia. Scorrono le immagini dell’orrore ma non segue un commento, un dibattito, una presa di posizione chiara e lineare.
Se qualcuno osa mettersi per un secondo dalla parte dei palestinesi si sente obbligato a spendere 5 minuti per ribadire l’alleanza e la difesa verso Israele come per paura di passare per razzisti, untori, nazisti, olocaustisti.
E poi, l’infamia peggiore: se si difendono i palestinesi subito il minus habens di turno lo bolla come difensore di Hamas.
Per fortuna ci sono politici come Marc Botenga.
Noi non ne abbiamo.