
(Stefano Rossi) – Il New York Times ha deciso di fare causa a OpenAI e Microsoft perché avrebbero utilizzato milioni di articoli giornalistici per addestrare l’intelligenza artificiale delle loro chatbot, incluse ChatGPT e Copilot.
E fanno benissimo. Tutelano il copyright violato senza alcuna autorizzazione.
Purtroppo nessuna causa civile milionaria sarà possibile in Italia.
Se per errore dovessero “addestrare” l’intelligenza artificiale con articoli dei giornaloni italiani avverrebbe il contrario.
Sarebbero OpenAI e Microsoft a fare causa ai giornaloni per inquinamento e indottrinamento dell’intelligenza artificiale.
Le risposte risulterebbero tutte sbagliate.
E ci sarebbe, per la prima volta, una richiesta di risarcimento del danno esistenziale subito da un’entità artificiale.
non capisco la causa..i giornali sono fatti per leggere da tutti…e servono per insegnare qualcosa…
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Ecco, a proposito: VIRTUOSITY:
Del 1995.
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Azz, mai visto, non conoscevo! Me lo cerco subito!! 😜
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Trova le differenze….
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Beh, però dai, mica male! Voglio dire, se l’AI usa cose buone (?!) dell’umanità come la stampa statunitense per “imparare”, se da noi usa la stampa – che è invece una delle cose più schifose di questo paese – a logica ci son ottime possibilità che possa “dis-imparare”.
Dai, magari è la volta buona che l’ItaGlia appaia come paese civile e divenga utile a qualcosa. Per una volta… 😅
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