
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Il senatore di FdI Alberto Balboni propone di riformare l’articolo 111 della Costituzione – già deturpato da destra e sinistra con una riforma verbosa, fumosa e pericolosa sul “giusto processo” (come se prima i processi fossero ingiusti per legge) – con un semplice comma: “La Repubblica tutela le vittime di reato e le persone danneggiate dal reato”. Ottima idea, che infatti incontra l’ostilità del peggio del Parlamento (FI e Iv), la “frenata del Pd” e il favore […]
Guai alle vittime
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Il senatore di FdI Alberto Balboni propone di riformare l’articolo 111 della Costituzione – già deturpato da destra e sinistra con una riforma verbosa, fumosa e pericolosa sul “giusto processo” (come se prima i processi fossero ingiusti per legge) – con un semplice comma: “La Repubblica tutela le vittime di reato e le persone danneggiate dal reato”. Ottima idea, che infatti incontra l’ostilità del peggio del Parlamento (FI e Iv), la “frenata del Pd” e il favore del 5S Roberto Scarpinato. Sarebbe ora che le vittime di reato entrassero in Costituzione. Perché sono la vera ragione per cui si celebrano i processi: per rendere giustizia a chi il reato l’ha già subìto e per preservare – levando di torno chi l’ha commesso e dissuadendo chi potrebbe commetterlo – chi rischia di subirlo. E perché i “legislatori” dovrebbero dimenticare gli interessi di avvocati, magistrati e imputati colpevoli concentrarsi solo su quelli delle vittime: gli imputati innocenti che finiscono nelle maglie della giustizia per errore e i cittadini danneggiati da chi calpesta le leggi. Il che non vuol dire che agli imputati colpevoli non vadano garantiti tutti i diritti di difesa: vuol dire che le garanzie non devono impedire alle vittime di avere giustizia, altrimenti non sono garanzie, ma grimaldelli per l’impunità.
Purtroppo, salvo rare eccezioni (le norme sulla violenza sessuale, le tutele ai whistleblower che denunciano illeciti sul luogo di lavoro, la Spazzacorrotti e la blocca-prescrizione), le riforme della giustizia sono sempre studiate su misura degli avvocati (i più rappresentati in Parlamento) e dei loro clienti colpevoli, ma quasi mai delle vittime. Infatti tuttora il pm non è obbligato a interrogare l’indagato prima di chiederne il rinvio a giudizio; e chi viene denunciato ingiustamente e archiviato deve pagarsi l’avvocato. Cose impensabili in un sistema fondato sulla tutela delle vittime: è il colpevole che ha un avvocato sempre a tiro, dà per scontato che chi lo denuncia dica il vero e non ha interesse a farsi interrogare, sennò aggrava la sua posizione. Invece l’innocente e la vittima un avvocato non ce l’hanno e non hanno nulla da nascondere al pm. L’innocente e la vittima hanno fretta (l’uno di essere assolto, l’altro di veder condannato il reo), mentre il colpevole allunga i tempi per arraffare la prescrizione. L’innocente e la vittima, al contrario del colpevole, vogliono più prove e più intercettazioni utilizzabili e pubblicabili per far emergere la verità; e, in caso di errori giudiziari, sperano che la stampa scriva tutto (ordinanze di custodia incluse) per smascherarli. Il colpevole invece vuole il bavaglio ai cronisti, perché sa che le intercettazioni lo incastrano e le ordinanze dicono la verità. Quindi delle due l’una: o il senatore Balboni ha sbagliato proposta, o ha sbagliato partito.
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Il dubbio è che il tipo
voglia proporre questa modifica proprio per tutelare i furfanti che i loro avvocati trasformano spesso in vittime grazie a leggi compiacenti che sfornano i loro partiti di riferimento.
Compreso quello del fratello d’Italia.
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Il suddetto senatore, quante firme riuscirebbe a racimolare sotto la sua proposta di tutelare le vittime di reati?? Bella domanda, no?
Bene! Secondo me sotto quella proposta ci sarà una sola firma: la sua! Mica scemi gli altri. E non ci sarà bisogno di espellerlo dal suo gruppo per convincerlo a meditare più approfonditamente prima di prendere iniziative non concordate.
E se i senatori dell’opposizione si precipitassero in massa a firmare?? Sarebbe il non plus ultra della democrazia del Parlamento, bellezza! L’equivalente dell’astrattismo in pittura.
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Gli anni Novanta vanno a rallentatore
Un fotogramma infiamma ‘sto proiettore
Tuo padre brama un figlio dottore
E passi gli anni al Campus come un detenuto a San Vittore
Ammutolendoti credi di restare in piedi
Ma non ti chiami Ercolino e quanto meno siedi
Spesso cerchi sieri che offuschino i pensieri, sì
Ma non ti eclissi, ti celi dietro veli
Come vedi stenti, ne sprechi di momenti
Il silenzio è d’oro e tu lo svendi ai peggior offerenti
Parla fuori dai denti, non ti penti
Parla nei parlamenti, mettili sugli attenti
[Ritornello: Caparezza]
Parla, di’ la verità, è là e non devi negarla
Parla, chi tappa la falla non resta a galla
Parla, dalla tua bocca libera la favella
Come una farfalla che si libra dalla calla
Parla, i mutismi sono inascoltabili
Parla, i timori hanno timoni deboli
Parla, urla termini interminabili
Parla, perché il silenzio è dei colpevoli
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A proposito di vittime:
La Ferragni prendeva l’RdC, povera stellina, come avrebbe potuto arrivare alla fine del mese sennò?
E per l’Espresso la persona dell’anno è nientedimenoche la sorella di Giulia Cecchettin.
Sembrano due foto di Lercio.it, invece è tutto vero:
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Dai Sparviero, La Vertà non esiste, è una parodia. E la notizia sulla Ferragni è Satira.
Invece l’Espresso è quello che è…
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La Verità è destinato a fallire. Per ben 8 mesi di fila ha perso copie e abbonati e continua a perderne. Non a caso Belpietro è stato costretto a vendere delle quote a un industriale. Ora questo “giornale” ha un padrone.
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E chi altri poteva cascarci, se non il bevitore di balle professionista (già zimbello) del blog?
Fonti di prima qualità, al solito.
Oltretutto, la storia è già vecchia di una settimana.
Che tonno.
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Infatti: chi poteva cascarci? Ma tu, ovviamente, caro iDIOta 😀
Lo scherzo è pienamente riuscito 😀 😀
Anche se non voglio spiegarti quale fosse, sennò vai a piangere da Vito!
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@ Mentecatto: ma ancora parli, dopo una figura di palta del genere? Al posto tuo, mi sarei andato a seppellire all’istante.
L’unico scherzo (crudele) è quello che ti ha fatto la natura, ma non disperare: forse lo scopo della tua vita è quello di servire come monito per gli altri.
Fai una tale pena che, in tutta coscienza, non me la sento di infierire ulteriormente.
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Quando la malinconoia ti assale c’è un solo possibile antidoto: pillole di Sparviero, e riacquisti la piena fiducia in te stesso!!!! 😀 😀
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Ciò che è davvero imbarazzante è come non si renda neppure conto di quanto appaia vieppiù patetico, ad ogni maldestro tentativo di metterci una pezza.
Eppure c’è qualcosa di affascinante, in questo diabolico perseverare senza il minimo senso del ridicolo.
E’ una sorta di mix dadaista tra Alvaro Vitali e Forrest Gump: fa ridere, da quanto non fa ridere.
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X J. iDIOta:
tranquillo, la notizia più ganza me l’ero tenuta in serbo:
hanno clonato il Tirannosauro.
Questa è la prova provata:
X Frankie:
quando sei depresso, puoi sempre arruolarti per partire per l’Ucronazia.
Portati dietro anche l’iDIOta, già che ci sei, le comiche sono più ganze in coppia che singoli 😀
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Come tutte le buone proposte, questa dura quanto la pipì di una farfalla.
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Un abbaglio può capitare, e un blogger può essere perdonato, se comprende e accetta l’errore.
Il problema sono i grandi megafoni, quelli che propalano ogni m. che proviene da una fonte “amica”, tipo che i russi vanno all’assalto armati di pale.
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O.T…… Ieri per l’ennesima volta ho avuto uno “scontro” con una mente “eccelsa”🤭!! Un imprenditore che so non essere stato brillantemente “corretto” non vado oltre.. vengo al dunque: questa persona è stata “plagiata” dalla propaganda e dai media che hanno devastato il M5S!! Mi ha parlato ancora dei banchi a rotelle 🤦!! Gli ho dato dell’ignorante, sono stata costretta! Poi mi sono ritirata, capendo che non c’è molto da fare contro l’ignoranza, la poca intelligenza e la prepotenza! Ora è incacchiato per avere votato la pdc e non voterà mai più, ha affermato… Ecco com’è messa l’Italia!! Siamo nelle mani di gente incapace e scriteriata… Nonché fortemente ignorante e idiota!
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AzzZolina, c’è penuria di rotelle!
😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂
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L’amore che cos’é ❤ ❤ ❤
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L’amore è come la convinzione, l’ultima fase che porta alla pazzia! 😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣🤣😂
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Cara, se non l’hai ancora letta, ti dedico la risposta di Conte all’attacco di Cappellini, sotto forma di lettera a Repubblica.
Auguro buone feste a te, agli amici del blog e alla redazione di Infosannio💖
“Giuseppe Conte: “Ecco perché ho portato il M5s a dire no al Mes”
” Gentile Direttore,
dalle colonne di Repubblica è tornato a puntare forte il dito contro di me e il Movimento 5 Stelle Stefano Cappellini, con un articolo dal titolo “Hanno tutti ragione. Il pandoro di Conte, che si oppone alla destra perché non è abbastanza destra”. Cappellini da anni si ingegna, con la posa sussiegosa di un guru della gauche caviar, a dettare la linea politica al Pd. Ma questa ambiziosa operazione non gli riesce. Et pour cause, perché ove i suoi consigli “fuggi-consenso” fossero mai apprezzati, la sinistra si ritroverebbe con un numero di elettori pari ai frequentatori dei salotti in cui lui si aggira.
Visto l’accanimento con cui ci tratta deve però essersi convinto che questo suo fallimento sia imputabile alla stabile presenza, nell’area progressista, del Movimento 5 Stelle. Insomma siamo alle solite: queste brillanti firme vivono il Movimento 5 Stelle come un fastidioso intruso non solo dell’area progressista, ma dell’intero quadro politico, da guardare altezzosamente dall’alto in basso
Questa volta il suo dito si è scagliato contro il voto espresso in Parlamento dal Movimento 5 Stelle contro la ratifica della riforma del Mes. Una doverosa premessa. Cappellini già in passato, nel 2020, si scagliò contro il mio rifiuto – eravamo in piena emergenza Covid – di attivare il Mes. Era peraltro in buona compagnia: tutta l’Europa mi spingeva in questa direzione e qui in Italia Partito democratico, Italia Viva e parte dell’attuale maggioranza di governo tutti i giorni premevano per l’attivazione del fondo salva-stati. “L’impuntatura del M5S e l’ambiguità di Conte”, scrisse allora Cappellini, “trasmettono ai mercati l’idea di un Paese senza paracadute. Un bel capolavoro”.
Il mio rifiuto, provai già allora a spiegare, non nasceva da una impuntatura personale, ma da un preciso ragionamento politico mirato – a un tempo – a tutelare più efficacemente gli interessi nazionali e a far fare all’Europa un salto in avanti.
In Europa intendevano accontentarci con il Mes onde evitare una risposta più innovativa e solidale. Durante il famoso vertice europeo di fine marzo 2020 fui durissimo con la Merkel che mi invitava ad accettare il Mes, senza fare troppe storie. Obiettai che il Mes era uno strumento mal congegnato, inadeguato e anzi dannoso: concepito al di fuori della cornice istituzionale europea, frutto di un mero accordo intergovernativo, finalizzato a salvare singoli stati sull’orlo del default a causa di shock asimmetrici, caratterizzato da una vigilanza finanziaria giugulatoria. Spiegai che la pandemia era invece uno shock simmetrico, che l’Italia non aveva colpe per il coronavirus e che eravamo i primi a subirlo, certo, ma non saremmo stati gli ultimi per cui occorreva un efficace strumento di finanziamento costruito sul debito comune.
La storia è nota. La prima vera svolta fu la lettera che predisposi per sollecitare questa innovativa soluzione, sottoscritta dai leader di altri 8 Paesi europei. Seguì una intensa attività diplomatica: girai le principali capitali europee e rilasciai interviste a tv e giornali per convincere le varie opinioni pubbliche nazionali. Il nostro NO alla troika e ai vincoli di austerità del Mes aprirono le porte alla rivoluzione che portò in Italia 209 miliardi.
Ma tutto questo a Cappellini non è mai importato. Accecato da questo atteggiamento europeo fideistico e dal pregiudizio contro il Movimento 5 Stelle per lui il capolavoro non è stato portare in Italia 209 miliardi. Piuttosto sarebbe stato attivare Mes.
L’opposizione alla ratifica confermata dal voto di martedì scorso alla Camera ci ha fruttato nuove ire e strali dagli alfieri di un europeismo acritico e dogmatico, che in preda a una rabbia febbrile per l’epilogo registrato a Montecitorio ci accusano di incoerenza perché la “riforma” del Trattato sul Mes è stata portata avanti dal mio Governo. Lo rivendico. Ci siamo trovati – nostro malgrado – il Mes sulle spalle, grazie alla decisione assunta nel 2011 da un Governo di centrodestra in cui Meloni era Ministro e la Lega azionista.
Quando poi si è aperto il dibattito in Europa per riformare questo strumento obsoleto, noi abbiamo cercato di incidere per migliorarne gli aspetti più controversi, introducendo, ad esempio, il backstop, una cintura di sicurezza per le crisi bancarie. Sul finire del mio secondo mandato abbiamo dunque avallato il percorso di riforma del Mes, ma sono stato sempre molto chiaro in tutti i Consigli europei, con tutti i miei omologhi: avremmo avallato in Italia la ratifica della riforma del Mes solo in caso di raggiungimento di altri obiettivi che ci stavano particolarmente a cuore: primo tra tutti una profonda riforma del Patto di stabilità e crescita. Questi obiettivi sono confluiti, nero su bianco, anche nella risoluzione del Parlamento italiano adottata nel dicembre 2020. A Cappellini suggerisco questa interessante lettura per le feste: si risparmierà di scrivere articoli fuorvianti per i lettori di Repubblica.
Pochi giorni dopo quella decisione il mio Governo è stato fatto cadere da un’operazione di palazzo. Purtroppo né Draghi né Meloni hanno raggiunto gli obiettivi cruciali per la ratifica della riforma del Mes. Oltre al danno, la beffa: la Presidente Meloni non solo è tornata dall’Europa a mani vuote ma sulle sue spalle grava anche il fardello di un Patto di stabilità deciso da Germania e Francia che nel prossimo futuro costringerà l’Italia a tagli da 10-15 miliardi l’anno. È solo di fronte a questo fallimento sugli obiettivi necessari all’Italia che, in coerenza con quanto votato in Parlamento nel 2020, il Movimento 5 Stelle ha votato NO alla ratifica del Mes.
Di “truffaldino”, per dirla con Cappellini, c’è solo il suo tentativo di macchiare la condotta del Movimento 5 Stelle, il tentativo di illudere i lettori con la strampalata tesi per cui il voto del 5 Stelle ha tenuto a galla il Governo Meloni, che non sarebbe mai andato a casa per questo voto. Una tesi smentita anche dai numeri dell’Aula. Dobbiamo poi aggiungere una riflessione dirimente. Dopo aver visto Meloni e Giorgetti chinare la testa davanti a Parigi e Berlino, che immagine avremmo dato se anche noi avessimo dato l’assenso sul Trattato Mes? Prima andiamo in Europa a dire che il sì alla riforma del Mes è vincolata ad alcune contropartite per l’Italia e poi diciamo SI al Mes quando l’Italia non ha ottenuto nulla di quanto chiesto? Prima viene l’Italia, poi gli affari di bottega dei partiti.
La nostra idea di Italia non è quella di un Paese a sovranità limitata, ma di un Paese del G7 con una propria dignità, sovrano nelle scelte che tutelano l’interesse nazionale. Sovranità non è una parolaccia, non è una parola di destra. Sovranità è la parola scolpita nel primo articolo della Costituzione nata dalla Resistenza. Quando Cappellini e i suoi sodali detrattori scenderanno dal pulpito da cui ogni giorno ci rivolgono il sermone su come si batte la destra e cosa significa essere “di sinistra” – beh, forse si renderanno conto che a lottare contro il lavoro precario, la povertà, gli stipendi da fame e per la giustizia sociale e la questione morale (l’ho rilanciata proprio su questo giornale) in questi anni c’è stato sempre quel Movimento 5 Stelle che gli causa così tanti fastidi e sommovimenti di bile.
Buon Natale, Direttore, a Lei, alla redazione e ai suoi lettori,
Giuseppe Conte.”
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Ciao Anail, grazie infinite per gli auguri!! Un caro abbraccio.. buone e serene feste.. 💝💝💝
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Conte è Conte, km sopra ad ogni altro politico! Ovviamente tutto il M5S!!
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Che significa “ vuole riformare l’articolo 111 della Costituzione con un semplice comma, cioè la Repubblica tutela le vittime di reato e le persone danneggiate dal reato “ ? Vuole togliere tutto l’ articolo 111 e sostituirlo con il semplice comma o vuol aggiungere il comma all’ intero articolo ? L’ articolo 111 tratta, da quanto ho capito, delle garanzie a tutela della persona accusata di un reato, per evitare processi sommari….che tali garanzie vengano poi distorte ed abusate dagli avvocati degli accusati è altro discorso…Quindi andrebbe chiarito, bene, cosa intenda il senatore Balboni di Fdi , perché un comma così semplice potrebbe nascondere molte insidie, di cui la peggiore fa pensare a quella totale assenza di garanzie, per gli accusati, nei processi del ventennio, quando gli oppositori erano ritenuti responsabili di reato contro il regime ed i suoi esponenti persone danneggiate……cioè i camerati vittime e persone danneggiate dal dissenso!! Non capisco poi la necessità di rimarcare la tutela di vittime e persone danneggiate, che risultano tutelate quando la giustizia arriva alla condanna del colpevole , con relativa pena, ed il danno risarcito in sede penale e civile, in un giusto processo dove le parti siano garantite entrambe….senza le storture da azzeccagarbugli, prescrizione, impedimenti, difetti formali, negate autorizzazioni a procedere, ecc che hanno trasformato le garanzie costituzionali, atte ad evitare processi sommari, in impunità per potenti ! E su tale stortura il semplice comma del senatore non ha alcun effetto, mentre il dubbio è che nasconda altre intenzioni…..sarò prevenuta, ma con tali eredi politici/ideologici , i termini reato, vittima e persona danneggiata vanno maneggiati con cura e massima attenzione, visto che vittimismo ed accusa di persecuzione giudiziaria sono un loro tratto, propagandistico/mediatico, in contraddizione con la realtà / responsabilità storica di danni per un intero paese, eccetto quei potenti di cui sopra!! La genericità ed il semplicismo in certi ambiti, sensibili, è fonte di interpretazione e non vorrei che alla fine pesasse l’ interpretazione del potere, che si tutela contro chi vuole danneggiarlo solo perché vi si oppone….
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