
(di Michele Serra – repubblica.it) – Non sapremo mai quanti bambini sono morti nella striscia di Gaza, considero Hamas (opinione personale) una fonte inattendibile. Unicef, che è fonte terza, parla comunque di migliaia di bambini morti.
Non mi interessa la discussione sulla corresponsabilità di chi si fa schermo della popolazione civile, e degli ospedali, per organizzare la guerra: a Gaza gli spazi sono così compressi che non è facile capire quanto la promiscuità tra “militari” e “civili” sia frutto di calcolo, quanto di costrizione.
Se si ammassano in una gabbia due milioni e mezzo di persone, di quelle persone sarà sempre più difficile distinguere il ruolo e le intenzioni.
Ciò che resta, al netto delle opinioni, sono i bambini morti. Tanti quanti bastano ad approfondire fino all’abisso il solco dell’odio eterno tra i due popoli.
Ben oltre il lutto del momento, qui si parla della definitiva istituzionalizzazione di una guerra etnica che non potrà mai più avere fine. Etnico fu l’assalto ai kibbutz del 7 ottobre, morte agli ebrei, ugualmente etnica, al di là di ogni proclama, la risposta di Israele: morte ai palestinesi.
Non è immaginabile che Netanyahu lo capisca: le destre nazionaliste sono, prima di tutto, stupide. Ma chi ancora crede nella distinzione, anche etica, tra “democrazie” e non, trema per la paura, e per lo scoramento, di fronte a una democrazia che agisce con la stessa bruta ottusità dei suoi nemici, ingigantita dalla prevalenza militare e tecnologica.
Come Bush e Blair dopo l’undici settembre, Netanyahu è l’incarnazione dell’incapacità delle democrazie di distinguersi, di cambiare copione, di battere l’avversario prima di tutto sul terreno dei princìpi. Noi tifosi della democrazia siamo in lutto. A che vale, sentirsi “migliori”, se peggiore è il risultato?
La democrazia e i bambini.
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22 novembre 2023
“Gli Stati Uniti aiutano Israele a commettere e nascondere crimini di guerra
Alcuni titoli sono semplicemente strani:
Gli Stati Uniti hanno inviato a Israele dati sulle posizioni dei gruppi umanitari per cercare di prevenire gli attacchi – Politico
Chiunque abbia osservato nel corso degli anni i massacri regolari commessi dalle forze di occupazione israeliane capirà immediatamente che il titolo significa davvero questo:
Gli Stati Uniti forniscono a Israele dati sugli obiettivi per bombardare gruppi umanitari in Palestina – Significato del titolo di Real Politico
E senza dubbio:
Da settimane l’amministrazione Biden fornisce a Israele la posizione dei gruppi umanitari a Gaza per prevenire attacchi contro le loro strutture. Ma Israele ha continuato a colpire tali siti.
Le informazioni includevano le coordinate GPS di una serie di strutture mediche e informazioni sui movimenti dei gruppi umanitari a Gaza verso il governo israeliano per almeno un mese, secondo tre persone a conoscenza delle comunicazioni. A tutti è stato concesso l’anonimato perché temevano che parlare in pubblico avrebbe reso più difficile per i gruppi umanitari operare a Gaza.
Tuttavia, Israele ha lanciato operazioni contro Hamas all’interno o in prossimità dei siti umanitari, compresi gli ospedali , portando alla distruzione di edifici e al blocco del carburante e di altre forniture critiche.
Questa non è una guerra contro Hamas, ma una guerra contro il popolo palestinese. Il governo degli Stati Uniti sa di essere complice dei crimini di guerra perpetrati giorno dopo giorno dalle IOF. Il suo istinto difensivo è fare del suo meglio per nascondere tutte le prove che tali crimini siano stati commessi.
I funzionari amministrativi di Biden vedono la prova che la loro strategia sta funzionando nell’affare degli ostaggi – Politico
Non c’era alcuna sensazione che la pausa si sarebbe trasformata in un cessate il fuoco più lungo, ha detto un alto funzionario dell’amministrazione. E c’era una certa preoccupazione nell’amministrazione per una conseguenza involontaria della pausa: che avrebbe consentito ai giornalisti un più ampio accesso a Gaza e l’opportunità di illuminare ulteriormente la devastazione lì e rivolgere l’opinione pubblica verso Israele.
“Non far sapere a nessuno che lo stiamo facendo!”
Una nota sull’affare degli ostaggi:
Nelle ore che precedono qualsiasi tregua temporanea o cessate il fuoco di più lunga durata, Israele aumenterà sempre il suo livello di bombardamenti e massacri.
Oggi sarà probabilmente il giorno peggiore che la popolazione di Gaza abbia mai vissuto.
Inserito da b.”
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”Etnico fu l’assalto ai kibbutz del 7 ottobre, morte agli ebrei, ugualmente etnica, al di là di ogni proclama, la risposta di Israele: morte ai palestinesi.
Non è immaginabile che Netanyahu lo capisca: le destre nazionaliste sono, prima di tutto, stupide. Ma chi ancora crede nella distinzione, anche etica, tra “democrazie” e non, trema per la paura, e per lo scoramento, di fronte a una democrazia che agisce con la stessa bruta ottusità dei suoi nemici, ingigantita dalla prevalenza militare e tecnologica.”
Stavolta Serra ha centrato l’obiettivo, senza alcun dubbio.
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