Il Governo se dirà ancora una volta no al salario minimo stabilito per legge non potrà più nascondersi dietro la scusa della spesa insostenibile.

(di Gaetano Pedullà – lanotiziagiornale.it) – La mossa è disperata, perché si sa quanto sia difficile far passare un emendamento delle opposizioni nelle manovre finanziarie, però adesso il governo non ha più alibi: se dirà ancora una volta no al salario minimo stabilito per legge non potrà più nascondersi dietro la scusa della spesa insostenibile. In un bilancio dello Stato che per l’anno prossimo si aggira sui mille miliardi di spesa, dopo aver risparmiato quasi dieci miliardi solo con l’abolizione del Reddito di cittadinanza, l’emendamento presentato ieri da Cinque Stelle, Pd, Azione e Alleanza Verdi Sinistra per garantire un compenso di almeno 9 euro l’ora a quasi quattro milioni di lavoratori sottopagati, fissa a carico della fiscalità generale appena cento milioni.
Parliamo – per capirci meglio – di meno di un quarto di quanto il governo vuole dare alla Rai per compensarla del calo del canone da 90 a 70 euro. Noccioline, insomma. E dire che questa misura darebbe una mano concreta a milioni di persone, ben più delle pezze a colori tirate fuori finora dall’esecutivo, tipo il carrello tricolore, che secondo l’ultima analisi di Altroconsumo non solo non ha contribuito a ridurre l’inflazione (che si raffredda per altri motivi) ma ha fatto diminuire del 36% le offerte consuete nella grande distribuzione.
Numeri che non possono sfuggire al Cnel, dove gli alti papaveri indicati da associazioni e imprese hanno deciso che il salario minimo non serve. E non c’è dubbio che per questi signori, garantiti da decenni anche a spese nostre – com’è nel caso del presidente Brunetta, europarlamentare e deputato dal 1999 al 2022 – qualche centinaio di euro in più al mese non facciano alcuna differenza. Per non parlare della premier Meloni, che l’anno scorso ha visto salire il suo reddito intorno ai 300 mila euro.
Una cifra che milioni di persone non guadagnano in vent’anni. Per i partiti della maggioranza, che non possono far finta all’infinito delle mostruose diseguaglianze presenti nel Paese, c’è la possibilità di un sussulto di dignità e di visione del futuro, accogliendo almeno questo emendamento delle opposizioni. Ma è meglio non scommettere sul fatto che capiscano.
Non bisogna essere geni per capire che, se aumenti le paghe, aumenteranno di conseguenza i consumi, i guadagni, la produzione e l’economia trarrà beneficio!! Come il 110%, che ha portato lavoro, introiti, tasse pagate, indotto!! Un circolo virtuoso che porta ossigeno, nelle tasche dei lavoratori e nelle casse dello stato! E per non capire questo bisogna proprio essere “tumbabi”!!
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Non serve essere un genio nemmeno per prendersi un bignamino di economia o al limite andare su wikipedia e andarsi a vedere cos’è la spirale prezzi salari.
Se poi la lettura dovesse risultare un pò tecnica si può sempre optare per un libro di storia, meglio se storia economica, e vedere come tae spirale opera e quali e quanti danni può fare.
Non serve nemmeno un libro di storia che parli di una nazione straniera visto che in Italia c’è già stata e di quanto, non solo ancora oggi ne paghiamo le conseguenze, ma di quanto tali conseguenze siano state esacerbate sia dal mutato scenario geopolitico, sia da un susseguirsi di politiche disfunzionali posti in essere dai vari governi che dalla fine degli anni 70 ad oggi si sono susseguiti.
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Allora lasciamo paghe da fame!! Sicuramente tu sei un benestante molto benestante e pochissimo altruista!! L’egoismo è tanto brutto sai?!?
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Come ho già avuto modo di scrivere occorre rinnovare in modo tempestivo i CCNL ed il legislatore deve vigilare affinchè in esso ci siano adeguate retribuzioni.
Occorre inoltre potenziare e di parecchio le funzioni ispettive.
Il salario minimo così come viene presentato serve solo a coloro che hanno un lavoro regolamentato dai CCNL
Poi occorre rivedere profondamente la legislazione del lavoro per i seguenti punti:
Ai precari il salario minimo o con contratto intermittente non serve a un bel niente; non gli cambia la vita; il precario ambisce ad avere un lavoro stabile come prima cosa.
Almeno ha una base stabile di partenza per poi tentare di migliorare.
Alle false partite iva il salario minimo che ci sia o non ci sia non gli cambia niente.
Ai lavoratori in nero vedi il punto sopra.
Gli “stagisti”?
Ai lavoratori con part time forzato ( metà in busta e metà in nero) il salario minimo, se anche ci fosse, avrebbe effetti dimezzati ( nella migliore delle ipotesi)
Rivedere le norme sugli appalti della PA
A queste persone, se il salario minimo da origine alla spirale prezzi salari, gli complichi ancora di più la vita perchè non hanno mezzi per difendersi; oltre a chi e poi disoccupato o con la pensione minima.
Ora tu sostieni che io sono un benestante e che non sono altruista.
Non è così ma te lo do per buono.
Però ti chiedo la cortesia di farmi sapere come classifichi una persona che tutte le categorie di “lavoratori” che ho menzionato non le considera neanche di striscio.
Hai proprio ragione l’egoismo è una brutta cosa; ma anche la pochezza di vedute non è da meno
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Hai perfettissimamente ragione!! 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
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Quale occasione migliore per fermare il paese per tre giorni come diceva un ¢azzaro delle terre di giussano se l’ emendamento delle opposizioni non passa. Daje Landini che come spot pubblicitario dello ssiopero prendiamo il filmato di Salvini così aderiscono pure gli elettori della lega .
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A me piacerebbe chidere ad una persona con contratto precario: tu preferisci avere un salario di 6€/h ed un contratto a tempo indeterminato ( fermo restando che con il Jobs Act in vigore, il contratto a tempo indeterminato è una frase vuota) oppure un un contratto a tempo determinato e guadagnare 9€/h per il periodo in cui lavori?
Mi piacerebbe anche che qualcuno rispondesse, in base alla propria opinione evidentemente..
Questa domanda ha solo lo scopo di dire che il salario minimo è solo fumo negli occhi e che in Italia il problema del lavoro è ben più grave.
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Ma quale fumo negli occhi? Esiste in tutti i paesi civilizzati e perlo meno evita casi di sfruttamento schiavistico che purtroppo son frequenti in questo paese.
A me piacerebbe sapere se lei stesso o i suoi figli sarebbero disposti a lavorare a 6 € ora, o anche a 9. È facile disprezzare egoisticamente come me e probabilmente lei chi per le circostanze che siano per mangiare dopo il 20 del mese deve fare la fila alla Caritas, anzi, non può fare neppure quello perché perderebbe il suo meraviglioso impiego a 4€ / ora
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Innanzi tutto mi piacerebbe che lei evidenziasse la mia frase da cui lei deduce il mio disprezzo.
Secondo: la mia domanda non è tra scegliere tra 6€/ora e 9/€ ora dove anche un bambino saprebbe cosa rispondere ma tra 6€/ h con contratto a TEMPO INDETRMINATO e 9€/h con CONTRATTO A TERMINE ( non è una differenza da poco visto che alla prima domanda risponderebbe anche un bambino, mentre per rispondere alla seconda domanda bisogna conoscere la teoria del ciclo vitale sulla quale Franco Modigliani prese il “nobel per l’economia”)
Che in Italia ci siano poi dei farabutti che sfruttano e che sono protetti da una certa classe politica non è un mistero come non è un mistero che ci siano delle persone sfortunate che debbano ricorrere alla Caritas o ad altri enti benefici.
Ma resta il fatto che non è col salario minimo che si risolvono questi problemi.
Risolvere i problemi significa creare posti di lavoro cioè crescita
Significa potenziare l’ispettorato del lavoro per evitare situazioni di lavoro nero o di part time forzato
Significa firmare per tempo i contratti di categoria, pena sanzioni per chi ritarda.
Risolvere i problemi signifca fare un’attenta politica di controllo dei prezzi; a cosa mi serve il salario minimo se chi ha modo di fare i prezzi poi me li alza sapendo che guadagno un pò di più
Mai sentito parlare della spirale prezzi salari?
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