
(di Michele Serra – repubblica.it) – Non so, mentre scrivo, come è andata a finire con il leone di Ladispoli. Scappato da un circo e rifugiato, secondo le ultime notizie, in un canneto sul greto di un fiume. Spaventato, forse nostalgico della sua gabbia e del suo salario — una bistecca monumentale. Mi sento partecipe delle emozioni di tutte le persone coinvolte: soprattutto il leone, poi il personale del circo, la cittadinanza di Ladispoli, le autorità tutte.
C’è qualcosa di antico, in certi fatti di cronaca, che in fondo conforta, nel senso che decelera: altro che Intelligenza Artificiale, qui è la paura delle fauci a tenere banco. La foresta, mica il web. Il leone di Ladispoli ci riporta a quello che siamo sempre stati, scimmie appena scese dagli alberi e ancora soggette al terrore ancestrale della belva che di noi vorrebbe fare un solo boccone. Il circo, il baraccone, e molta produzione horror con effetti speciali (evoluzione del baraccone) ancora di questo trattano: la paura di essere divorati, la contentezza, un poco sempliciotta, di domare la belva e dominare la natura.
“La popolazione è invitata a rimanere in casa”, ha detto il sindaco. L’enorme gattone è libero per le vie, con una sola zampata potrebbe (metaforicamente) abbattere una casa, e tornano in mente infinita letteratura, cinema, canzoni. Jack London, Dersu Uzala, Kipling, Sandokan, Jannacci (“e gridare aiuto aiuto è scappato il leone!”), Brassens e Il gorilla, le giungle di ovunque, occhi di brace nel buio, William Blake. Ognuno aggiorni alle sue letture, alle sue visioni e ai suoi sogni la notizia che “un leone si aggira per le vie”. Vidi anni fa, nel cuore delle Langhe, un puma tra le vigne. Non avevo bevuto, lo giuro. Forse lo avevo sognato. Forse c’era davvero.
Il nulla. SerVa, produci sempre il nulla.
Quando l’intelligenza artificiale ti soppianterà, brinderò.
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Ma a parte consumare abusivamente ossigeno, quale sarebbe il ruolo di un lMBEClLLE come te nella società?
Ma uno può mai vivere solo ed esclusivamente di odio e frustrazioni verso tutto ciò che non sia fascismo?
Tu, rossini, Strabiliato e qualche altro apologeta minore avete sostituito gli antichi novax che sono spariti fra i commentatori.
Ma risale lo stesso fetore.
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Vedi in me il fascismo che hai nel DNA e l’odio e il veleno di cui sei intriso? Trova un’altra ragione per vivere, malato di mente e resta solo, come nella vita, a cantartela e suonartela.
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”’avete sostituito gli antichi novax che sono spariti fra i commentatori.”’
AHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
TE PIACEREBBE!
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@bacarozzo
Io non vedo, Leggo le tue stxonzate a senso unico.
@SCEM0 della MEXDA
E te ne vanti? I tuoi accoliti mentalmente deragliati continuano a cercare martirio, col risultato finale di venire condannati in tribunale.
Uno il mese scorso distrusse con l’auto il dehors di un bar, quasi accoppando il proprietario favorevole al vaccino.
Ieri sera in tv Bassetti ha parlato di tutte le cause intentate a chi lo ha diffamato sui social. E questi coraggiosissimi novax oggi Frignano.
Vuoi provare pure tu l’ebbrezza del martirio che ti tocca nel portafoglio?
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Il leone è stato anestetizzato e riportato in gabbia…..metaforicamente è la storia del popolo italiano, anestetizzato dai media italiani, alla fine torna in gabbia senza avere avuto la soddisfazione di dare almeno una zampata , metaforica, a qualcuno dei suoi carcerieri e solerti anestetizzatori…..
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