Il governo si vanta di essere forte con i forti e per questo ha annunciato una tassa sugli extraprofitti che le banche non vogliono pagare.

Così le destre vanno all’inferno

(di Gaetano Pedullà – lanotiziagiornale.it) – Per chi l’avesse già dimenticato, poche settimane fa un tal generale Vannacci si è sparato il suo quarto d’ora di celebrità presentando un libro dal titolo: “Il mondo al contrario”. Un’opera tutt’altro che imperdibile, ma con un titolo geniale, perché effettivamente non va più niente nel verso giusto.

Mettiamo da parte casi macroscopici come Israele che fa una strage di civili strafottendosene del diritto internazionale, o l’Onu che non serve più a nulla, incapace di accordarsi pure su una risoluzione di due righe per Gaza, e stringiamo il cerchio su casa nostra.

Qui assistiamo all’Albania che si prende gioco dell’Italia, ottenendo milioni di euro e l’appoggio all’ingresso nella Ue in cambio di due pezzi di campagna abbandonata dove dovremmo smistare i migranti che approdano nel nostro Paese. Una specie di truffa, perché nessuna legge al mondo consente di deportare i richiedenti asilo.

Voltiamoci allora verso il governo, che si vanta di essere forte con i forti e per questo ha annunciato una tassa sugli extraprofitti delle banche, che complessivamente solo quest’anno saranno di venti miliardi di euro. Un minuto dopo la promessa solenne della Meloni, gli eredi Berlusconi fanno presente al governo di avere una banca, Mediolanum, e dunque di questa tassa non se ne parla. Così i grandi gruppi si mettono in coda e da Banca Intesa a Unicredit e Banco Bpm tutti comunicano che non pagheranno.