Volete sapere la differenza tra un’intervista giornalistica a un personaggio scomodo e il telemarketing di promozione di un libro? Allora guardate come Rasha Nabil di Al-Arabiya strapazza per benino un leader di Hamas: altro che gentile balletto con Patrick Zaki di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”…
![Fazio intervista Zaki a “Che tempo che fa”, ma dovrebbe prendere lezioni dalla giornalista di Al-Arabiya che strapazza un leader di Hamas. Ecco le differenze tra informazione e telemarketing [VIDEO]](https://img.stcrm.it/images/34556756/HOR_WIDE/1000x/fazio-libro-ap.jpg)
(di Ottavio Cappellani – mowmag.com) – Non so perché ma mi immagino Elisabetta Sgarbi (boss del “La nave di Teseo” che ha pubblicato il libro di Zaki, del quale manco mi ricordo il titolo) in tenuta fetish di pelle e gatto a nove code che frusta il culetto di Patrick Zaki per educarlo alla diretta con Fabio Fazio a Che tempo che fa. E niente, a me lo Zaki tafaziato e attapiroettato da Fazio mi ha fatto quasi tenerezza e quasi pena (quasi). Perché è così che succede quando pensi di essere un uomo con la schiena dritta, scrivi i tuoi tweet che pensi integerrimi e te ne impippi delle critiche, e poi ti scontri con la dura realtà dei soldi che ti possono entrare in saccoccia, ti trovi davanti l’editrice, Elisabetta Sgarbi, che il tuo libro vuole venderlo e che sa come un passaggio da Fazio significa che hai svoltato, e che se ti permetti ancora di dire intemerate non filtrate innanzitutto da te stesso finisce che il libro poi non se lo comprano e ciao!
Nelle stesse ore, per parlare di giornalismo, girava il video di quello splendore di Rasha Nabil, che sull’emittente Al-Arabiya intervistava uno dei leader di Hamas, Khaled Mashal, mettendolo con le spalle al muro, facendolo balbettare, costringendolo a delle supercazzole imbarazzanti, e formulando la domanda delle domande: “Avete consultato qualcuno, il popolo palestinese, le autorità palestinesi, prima di compiere un massacro tra i civili israeliani?”.
Perché questo dovrebbe essere il capello da spaccare in quattro (non una minchia di libro di Zaki, la rete dei venditori, la promozione televisiva): Netanyahu è un capo di stato eletto democraticamente ed è criticato, legittimamente, anche da gran parte degli israeliani, mentre lo stato palestinese non ha ancora un riconoscimento unanime ed è falso dire che Israele ha occupato lo stato palestinese: prima dello stato d’Israele c’era un mandato britannico. Zaki continua a dire che bisogna anche conoscere la storia di quella zona, ma non sembra così informato, motivo per cui non leggerò quel libro.
E invece da Fazio, accolto con abbracci, con baciamano alla moglie – si è appena sposato, “Esticazzi” direbbe la bravissima Fagnani – Zaki è diventato un ultrapacifista, preoccupato della sorte degli ostaggi israeliani, mentre Fazio gli faceva le domande imbeccandogli al contempo le risposte, come si farebbe con un bambino.
Attenzione: la mia non è una critica a Fabio Fazio, che fa benissimo il suo lavoro e i contratti e gli ascolti lo testimoniano. È una osservazione di come pubblicare un libro e avere la possibilità di guadagnare spezzi come fuscelli anche le schiene che si vorrebbero più dritte.
Questo per dire che mentre Rasha Nabil strapazzava per benino un leader di Hamas, uno che se si incazza, a Nabil, gli ammazza la famiglia, noi abbiamo assistito a un gentile balletto con Zaki, che in fondo è come un cazzo di due di coppe.

Il suo lavoro lo fa benissimo, vai, che è un professionista del nulla, un venditore di pentole in salsa rignanese, esattamente come lo ha educato una RAI che cerca solo di fare spettacolo da quattro soldi bucati, senza riuscirvi (e lo si capisce dal fatto che manda lo Stato a pararle le spalle e a raccattar un ingiustissimo Canone con mezzi truffaldini e da regime dittatoriale). Una citica a questo Fazio-sissimo giornalettista ci starebbe tutta, a esser onesti. Ma appunto, si criticano gli altri dello stesso vizio di cui siamo affetti… A parte essere oggettivamente totale mancanza di onestà intellettuale, con tutto il rispetto per Cappellani, la psicologia questo atteggiamento lo identifica come fenomeno della “proiezione”… Sinceramente, via, Fazio è tutto, fuorché una persona non di parte. Fazio-sa, appunto: omen nomen.
Seppure in un Paese, questo nostro, dove il giornalismo in stile anglosassone sia una chimera, non entro nella questione della giornalista di Al-Arabiya, né in quella prettamente casereccia (pecoreccia?) riguardo a Zaki e alla relativa televendita del suo libro, ma sul fatto che Fazio sia un giornalista serio… veramente, c’è da disquisire fino alla fine dei tempi. A esser onesti, dico.
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Dopo Segre arriva la par condicio!
😂 🤣 😂 🤣 😂 🤣
EVVAI, gira la ruota gira la ruota…
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Ma quale par condicio!!!
Fazio NON È E NON È MAI STATO UN GIORNALISTA. È solo un presentatore, che entra in concorrenza con le canaglie serve del padrone destronze.
Patrick Zhaki NON È MUSULMANO, ma cristiano Copto, una minoranza che nell’Egitto del fanatismo conta circa 10 milioni di individui, ed è pure storicamente perseguitata.
Copto è, per esempio, il padre del calciatore Stephan El Shaarawy, medico egiziano che poi ha sposato una ligure.
Fate un mischione in puro stile fognaquattro di Mexdaset .
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Cappellani, spero che intendessi che Fazio fa benissimo il suo lavoro di lurido servo del potere.
Lo spero davvero, altrimenti ti metto nel listone dei cojoni da non leggere più.
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👋👋👋 Rocco, tieni duro! 😂 🤣 😂 🤣 😂
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Intanto Adriano Galliani
(detto testa di Corium),
conquista il seggio vacante a Monza.
Raga non c’è trippa x gatti!
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Peccato ,era il caso di votare un vero monzese come Cappato che porta avanti una giusta proposta di legge ! Ma come sempre in questo paese di tifosi ,vanno avanti i peggiori miliardari che non su bastano mai a tubarci stipendi e pensioni!
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Cara, non ci pensare, la Brianza è rrobba del defuncti’s (come dicono gli anglosassoni), mo’ vattene a dormire,
ne parliamo domani.
Fai sogni splendidi, io quasi ci sto!
p. s. Dovrò rivedere il mio ritmo..👋👋
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Ma pure tu! 😂 🤣 😂
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La giornalista araba che incalza con domande intelligenti e stringenti il leader di Hamas ha tutta la mia stima.
Aspetto, con molta trepidazione e pochissima speranza, di poter riservare altrettanta stima a un giornalista italiano (facciamo occidentale? altrimenti la speranza si azzera immediatamente) capace di incalzare con altrettanta intelligenza e caparbietà un leader israeliano.
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Cappellani, chi? Quello che ha incalzato, fino a farlo balbettare, il ministro degli esteri israeliano, democraticamente eletto, che vuole fare sparire tutti i palestinesi?
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”’mentre lo stato palestinese non ha ancora un riconoscimento unanime ed è falso dire che Israele ha occupato lo stato palestinese: prima dello stato d’Israele c’era un mandato britannico. ”’
E adesso c’é un’occupazione israeliana da 56 anni a questa parte della Cisgiordania.
Cappellani, ma vatti a fare un tuffo dai faraglioni, vai.
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X uno a erre . Spiacente ma a dormire vacci tu ! Ti voglio vedere malato terminale e in preda a dolori e non avere i soldi per andare a Kusnacht per porre fine alla tua miserabile vita!
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Mi dispiace ma non era mia intenzione
offenderti, era solo una innocente battuta.
Buona giornata e un Caro abbraccio
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Intanto i tg nascondono il risultato dell’affluenza ai seggi per le supplettive di Monza: nemmeno il 20% degli aventi diritto ha votato.
Praticamente la gente non crede più alla politica.
Risultato: vince un servo del berlusca perché coi soldi del suo padrone ha portato in serie A la squadra del paesello.
Siamo al ridicolo.
La cosiddetta “democrazia” Occidentale porta nei parlamenti solo pagliacci che che sbucano dal video di una televisione.
Un velo pietoso sulla pseudosinistra che candida un radicale che con la Sinistra non c’entra un tubo (avendola, i radicali, sempre avversata) e diventato famoso per qualche comparsata in TV cavalcando un tema particolare solo per diventarne l’interprete mediatico nella speranza gli giovasse politicamente.
Risultato: nemmeno un monzese su 10 l’ha votato.
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