
(di Gaetano Pedullà – lanotiziagiornale.it) – Con il lasciapassare di Washington e dei governi sotto il suo cappello, compreso il nostro, Israele sta consumando la sua vendetta per le atrocità di domenica scorsa, entrando con i carri armati a Gaza. Dove porterà questa nuova spirale di violenza, che costerà carissima alla popolazione palestinese – che non è la stessa cosa di Hamas – lo vedremo, ma è sin troppo facile avanzare la previsione di una scia di sangue sempre più lunga. Per questo non c’è leader al mondo, ad eccezione di alcuni esagitati, che non invochi la moderazione in questa come nelle altre grandi crisi geopolitiche. E sa di amaro rileggere quello che scriveva Giorgia Meloni nel 2014: “un’altra strage di bambini a Gaza.
Nessuna causa è giusta quando sparge il sangue degli innocenti”. Peccato che adesso che governa è la più filo-Biden dei premier europei, inginocchiata al bellicismo americano nella guerra in Ucraina e adesso in Medioriente. Forse anche per questo la nostra presidente del Consiglio ieri ha provato a cambiare tavolo, volando in Mozambico, per presentare le meraviglie del suo Piano Mattei, cioè un libro dei sogni confezionato dall’Eni, con cui risolvere i problemi del gas e dei migranti in un colpo solo. Chiacchiere, come furono quelle del blocco navale, perché le emergenze globali non possono essere affrontate da singoli Paesi, ma obbligano a dialogare con tutti. Dialogo che l’appoggio acritico alla reazione militare di Gerusalemme manda a benedire in metà del continente africano.
Se non altro Donna Giorgia, per fortuna non si è lasciata trascinare (finora) nel gorgo di enfatiche parole guerrafondaie filo-israeliane come improvvidamente ha fatto quell’imbecille di Macron che ha inneggiato alla feroce rappresaglia di Israele, ottenendo subito un attentato terroristico con un prof ucciso e altri due feriti gravi. Ma se glielo ordinasse Biden si calerebbe le braghe pure lei (ma di gonne non ne ha neanche una? Ah già… lei è una uoma al comando!). Tanto per dirne una sulla inesistenza del Piano Mattei, ha affermano che sarà scritto assieme ai paesi africani. Praticamente non ha nemmeno una sia pur minima idea da proporre ai suoi interlocutori. Che bellezza, che bellezza! Una statista che… forse sa scrivere ma finora non lo ha dimostrato né al premier di Mozambico né ad altri.
Non so se è stato notato a sufficienza: sta passando più tempo all’estero a fare tournée (oltre 40, pare) che nella sua Patria dove sarebbe costretta a prendere posizione sui troppo scomodi problemi degli italiani. All’estero fa più bella figura a mostrarsi, tra baci, abbracci e sorrisi smaglianti, in passerella capelli al vento come in un sofisticato spot pubblicitario di uno Shampoo & Balsamo.
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O con pantaloni o con la gonna, è inguardabile. Non c’è abito che la possa vestire. Non è che non parli perché non ha ancora deciso. Parla attraverso il suo governo fd’i lega fi. Parla attraverso le azioni dei suoi ministri. Valditara e Sangiuliano. Ispezioni nelle scuole. E magari licenziamento di Moni Ovadia
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Washington ci ha fatto una propo-sc-ta che non poteva rrifiutare!!!!!
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