(di Michele Serra – repubblica.it) – Alle ultime elezioni (le regionali del 2023) la Lega ha preso a Milano solo il 7,4 per cento dei voti nonostante esprimesse il candidato alla presidenza, Attilio Fontana. Risultato ai minimi storici, pure se in una città da sempre poco empatica con il Carroccio, che prende molti voti nelle valli e nei piccoli centri, pochi nelle grandi città.
È dunque abbastanza divertente che il Salvini, molto più votato in Aspromonte che in Duomo, dichiari di voler costruire “nella sua Milano” la prima centrale nucleare di nuova generazione. Come è giusto e logico, se sarà dimostrato che il nucleare di quarta generazione può quasi azzerare i rischi (il rischio zero non esiste) e ridurre la produzione di scorie, nessuna persona di buon senso può proclamarsi contrario a prescindere.

Un nuovo referendum, su dati aggiornati, potrebbe anche smentire il risultato di quello dell’87. In trentacinque anni molte cose sono cambiate, non solo tecnologicamente: prima tra tutte la percezione che i combustibili fossili sono, per l’ambiente, il peggiore dei nemici.
Sarà però indispensabile, per i neo-nuclearisti, disinnescare per tempo il Salvini, che potrebbe nuocere gravemente alla causa facendone una marcetta propagandistica e non un iter scientifico-economico di enorme impegno e serietà.
Non esistono, nel mondo, centrali di quarta generazione funzionanti. Parlarne come di un regalo da fare “alla sua Milano” non solo è bassa politica, è anche un torto che viene fatto a chi sta lavorando e studiando con impegno sul passaggio d’epoca energetico. Passare dal NIMBY (non nel mio cortile) allo YIMBY (sì, nel mio cortile!) non cambia poi molto. Sempre in cortile si rimane.
Tempi di costruzione di una centrale nucleare di 4a generazione, che ancora NON esiste?
UAHAHAHAHAHAH
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Ma questo “lumbard” che pratica una bassa demagogia…un “tuttologo” che spazia in tutti i campi dello scibile umano mi fa scompisciare dalla risate😂😂😂😂😂…!!! ma piu’ che “tuttologo” lo definirei un “nientologo”….!!!
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Centrali piccole, di cui si parla ( ma solo si parla ) da 15 anni, sono un modo per tentare di sdoganare un nucleare in estinzione ed arraffare un pò di miliardi. Una follia economica in confronto ai costi ed ai tempi ben minori delle rinnovabili.
Naturalmente per produrre qualcosa di significativo invece di 20 centrali ce ne vorrebbero 200 e parecchi decenni di cantieri. Mettiamo a Milano anche il deposito delle scorie ?
Insomma stiamo parlando di imbroglioni e di scemenze.
Qualcuno comunque ricordi a Michele Serra che di referendum ce ne sono stati due : il secondo nel giugno 2011
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Tranquilli:il capitone ha particolari entrature. Dopo aver postato un video che svela la faziosità sinistrorsa della faglia tra Scilla e Cariddi, quindi della fattibilità destrorsa del ponte,adesso mostrerà al mondo l’aspirazione destrorsa e padana dell’atomo. Dunque le centrali leghiste lombarde saranno più che sicure, saranno indipendetiste contro Roma ladrona. Cioè, morderanno i centralisti sinistrorsi. E pure la caciottara. Ma solo perché gli sta antipatica.
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Il ministro dei trasporti che oggi stava al circo massimo per la festa della Coldiretti……ma di che parliamo!
Un imbecille che non perde un’occasione per farsi propaganda gratuita
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