Germania, Francia e Spagna gestiscono più richieste d’asilo dell’Italia, senza capi di governano che frignano ogni giorno.

(di Giulio Cavalli – lanotiziagiornale.it) – Bugiardi, incapaci e razzisti: questo sono. Bugiardi. Giorgia Meloni e Matteo Salvini parlano di “pressione migratoria insostenibile” e invece governi più capaci di loro hanno retto a pressioni maggiori. Governi anche di centrodestra, badate bene.
Da quindici anni l’emergenza che non è un’emergenza (proprio perché dura da quindici anni) è stata governata con i mezzi e le risorse disponibili. Basta non essere inetti oppure basta non avere voglia di creare un’emergenza per raccogliere voti e poi comicamente finirci sepolti. Germania, Francia e Spagna gestiscono più richieste d’asilo dell’Italia, senza capi di governano che frignano ogni giorno.
Incapaci. Stringono accordi con dittatori e poi si stupiscono se quelli fanno i dittatori. Promettono i rimpatri e hanno 1.000 posti disponibili su 70 mila posti che servirebbero per attuare il loro piano. Promettono leggi che sono palesemente incostituzionali (quindi anche ignoranti, verrebbe da dire). Fingono di non sapere che le leggi italiane ed europee prevedono che chiunque possa entrare in Italia e nell’Unione Europea per chiedere asilo, a prescindere dalle circostanze del suo ingresso. Nel 2023 hanno 2500 persone contro i circa 6500 del 2018/19.
Sono stati ripresi perfino dal Garante che gli ha dovuto ricordare che “la privazione della libertà, bene definito ‘inviolabile’ dalla nostra Carta, possa attuarsi solo nella prospettiva di una chiara finalità, legalmente prevista e sotto riserva di giurisdizione”. Razzisti. Sono razzisti senza nemmeno coraggio. Così lasciano il lavoro sporco a qualche giornalaccio rimasto orfano dei complotti sulla pandemia. Non hanno nemmeno il coraggio di fare schifo.
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L’Uoma-Senza-Palle (USP) al comando dovrà recarsi nella prima chiesa nei paraggi di palazzo Chigi, per portare un cero alla prima immagine di Gesù per il dovuto ringraziamento di averle portato in dono questo improvviso afflusso di migranti. Chissà per quanti mesi non si parlerà d’altro, mentre tutti i gravi problemi in corso d’opera passeranno in cavalleria per far posto alla cosiddetta ”invasione” del popolo nero. L’erezione di una statua bronzea al migrante in quel di Lampedusa, non mi stupirei se fosse all’ordine del giorno del consiglio dei ministri.
L’Italia rimane, tra gli stati maggiori Ue, il paese col minor numero di ospiti stranieri. Questo verrà ricordato a USP a Bruxelles per zittirla all’istante. Altro che flotta marina militare europea da schierare davanti alle coste africane. Peraltro, evento suscettibile di una guerra armata tra Africa e Europa che, al confronto, quella ucraina scadrà a livello di conflitto tra bande di quartieri di periferia in una città media.
Un solo punto voglio citare al ministrame al governo: chi tra i colletti bianchi viene scoperto con le mani nel sacco, nella peggiore delle ipotesi si fa al massimo due mesi in carcere per poi passare ai domiciliari (con tollerata libera uscita tipo Verdini). Invece un migrante cosiddetto irregolare grazie alla Bossi-Fini – che è uno sputo al diritto – si deve fare 18 mesi di carcere per mancanza di documenti in un centro di detenzione prima di essere espulso. Cosa ne dicono i giureconsulti al governo del paese?? E’ probabile che rispondano così: “Noi tireremo dritto!”… a non fare una mazza, contro questo stato di cose di conclamata incostituzionalità. Gli stessi che, in punta di diritto, ricordano che esistono tre gradi di giudizio per i soliti noti delle élite, mai per i nullatenenti disperati.
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Ho dimenticato un altro punto. A un migrante espulso, dopo avergli consegnato il certificato di espulsione, viene lasciato libero di circolare dove vuole. Se viene scoperto, dirà: “Non avevo i soldi per pagarmi il viaggio di ritorno al mio paese!”. Fine del “pugno di ferro” di USP.
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