
(di Andrea Tundo – ilfattoquotidiano.it) – I casi di Covid tornano ad aumentare e il governo effettua un giro di vite sulle strutture sanitarie. Tornano i tamponi per gli accessi ai pronto soccorso e nei reparti e arrivano indicazioni anche per gli operatori sanitari. La stretta è contenuta in una circolare dal direttore generale del ministero Francesco Vaia alla luce dell’attuale “andamento clinico-epidemiologico” del virus. Tradotto: la curva epidemiologica, sotto la spinta delle nuove varianti, sta tornando a crescere e così è necessario inizia a prendere qualche precauzione in più.
Si tratta di regole di lieve impatto, almeno per il momento, ma che rappresentano un segnale di adeguamento alla circolazione aumentata di Sars-Cov-2. Il ministero ha disposto che all’arrivo in pronto soccorso scattino i test per chi presenta sintomi compatibili con il Covid-19. I test dovranno riguardare anche la “ricerca di altri virus” come quelli influenzali. Dovrà essere effettuato un tampone anche ai pazienti che dichiarano di “aver avuto contatti stretti con un caso confermato di Covid-19, con esposizione negli ultimi 5 giorni”.
Sono per ora esclusi dall’obbligo di testarsi gli asintomatici, salvo che non debbano “effettuare ricovero o trasferimento in setting assistenziali ad alto rischio”, cioè reparti in cui ci sono pazienti immunocompromessi e fragili, strutture protette o Rsa. E a proposito delle residenze socio-assistenziali è “indicata l’effettuazione di test” per chi viene trasferito in una di queste strutture, in maniera programmata o di urgenza.
La circolare ministeriale dispone anche una regola per gli operatori sanitari che “presentano sintomi compatibili” con il Covid: dovranno “evitare di accedere” nei reparti di degenza e ambulatori dove ci sono pazienti fragili. Il direttore generale del ministero guidato da Orazio Schillaci ha anche chiarito che i direttori sanitari degli ospedali e delle strutture sanitarie hanno comunque la “responsabilità” e “possibilità” di rinforzare in autonomia le “misure di prevenzione e protezione” contenute nella circolare.