(di Michele Serra – repubblica.it) – Joe Formaggio (non è un nome d’arte, si chiama veramente così) è un esponente veneto di Fratelli d’Italia, appassionato di mitragliette. Lo indispone vedere africani per le strade, vuole un Veneto di soli bianchi e lo dice serenamente. Stefano Bandecchi, imprenditore, ex parà, è sindaco di Terni, diventato celebre per lo sputo punitivo nei confronti degli ultras della Ternana (roba sua) e per le varie minacce verbali disseminate lungo il suo impetuoso iter politico, “ti spacco i denti” la meno irriferibile. La stazza fisica, di tutto rispetto, suggerisce di mantenere le distanze di sicurezza.
L’idea che le leggi — quelle vecchie e quelle nuove — bastino a tenere a freno gli intemperanti, i prepotenti, i razzisti e le altre numerose genie di sopraffattori, temo sia illusoria: lo dico anche in relazione all’intenzione del Pd di presentare in Parlamento l’ennesima legge antifascista e antirazzista — come se non bastasse il fallimento delle precedenti. C’è da ristabilire, quasi da zero, una specie di pedagogia della convivenza che prescinde perfino dalle questioni ideologiche (pure importanti).
Il nuovo machismo politico oggi in circolo, metà ridicolo metà orrendo, ben prima che indifferente ai diritti è indifferente all’educazione. Ci sono cose che non si fanno e non si dicono perché a farle, e a dirle, è l’incivile, il cafone al cubo, quello che ingombra la scena e rovina la vita agli altri. Se questa inibizione sfugge (e sfugge, ormai, a moltissimi), vuol dire che siamo, civicamente parlando, all’anno zero. Bisognerebbe mandare, a certe persone, non l’ufficiale giudiziario, ma una maestra elementare che gli dica: su, venga con me, non si spaventi, sono qui per aiutarla. Cominciamo dall’Abc.
infosannio 
E costui il “machismo” politico lo scopre solo ora? Dove c@zzo era quando negli ultimi 10 anni lo hanno subito e lo continuano pedissequamente a subire gli esponenti dei 5 stelle e i giornalisti che provano a difenderli? Machismo che non è caratteristica soltanto della classe politica ma anche di conduttori e giornalisti del “tengo famiglia”.
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Il problema degli Italiani sono le esternazioni di uno sconosciuto Joe Formaggio.
Se avesse un altro nome non lo avrebbe considerato nessuno. Ma ormai…
Intanto si va a fare la spesa, ed i ” capitani coraggiosi” a capo delle Aziende alimentari, delle cooperative, dei gruppi di acquisto,… ci riservano una ” sorpresa” alla settimana.
Sono fortunati: è ” colpa del Governo”, quindi liberi tutti. Sono in una botte di ferro.
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Chi governa sono i TUOI IDOLI, non dimenticatelo.
E a volte viene il sospetto che l’inflazione così alta presenti dei vantaggi di natura macroeconomica.
Colpire i poveri, le masse, perché sono in tanti e preservare i ricchi, i corrotti, gli evasori che garantiscono voti.
Ma la collezione di figure di palta non ti induce a desistere nella difesa ad oltranza di questi ratti di fogna?
Il tradimento di tutte le promesse elettorali sono trofei che continui ad esibire come esaltazione di pura ignoranza.
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Granlupomannaro, corra pure dietro ad ogni dietro ad ogni osso che le buttano mentre Mondo sta cambiando.
Il suo problema sono le esternazioni di Joe Formaggio?
Beato lei.
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L’ABC, caro Serra,
l’hai dimenticato da tempo anche tu purtroppo.
Almeno da quando non te la senti di proferire una sola sillaba contro l’invio di armi alla Nato per la guerra degli americani in Ucraina contro i russi.
L’omertà non mi pare sia contemplata nell’abecedario di quella che vorrebbe essere una civiltà democratica, mi sembra.
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Serra è uno spettacolo.
Scrive su un giornale che vorrebbe mettere in mano agli psichiatri quelli che non la pensano come Repubblica e dà lezioni di educazione civica agli altri.
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Mi accodo a quanto scritto da altri: comodo fare la paternale allo schifo del governaccio m3rd0s0 di adesso, ma la parte grave è averla fatta per anni anche ai 5S. Troppo comodo. Poi leggi MICHELE SERRA e inizi a capire. Poi leggi REPUBBLICA e capisci tutto.
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Il problema non è il Formaggio. Che può diventare rancido. Il problema d’Italia è il falso buonismo, il falso pietismo, il politicamente corretto.
Fra massimo 5 anni saremo peggio che le banlieu francesi. Siamo terra di conquista di delinquenti, di colore e non. Non bastano già i tantissimi criminali autoctoni, ci servono anche quelli d’importazione. ahi ahi…………
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Si chiama “globalizzazione”. L’ esportazione della realtà, del modo di vita, della cultura, della politica, della finanza, della concezione del commercio e del welfare, dell’ etica …US all’ intero Pianeta. Che, come negli US, deve spostare merci e lavoratori dove occorre al Mercato.
Quindi nessuna patria, nessuna cultura autoctona, niente radici, pochissimi diritti riguardo al lavoro, welfare affidato per lo più alle charity…… e se ti allontani dalla famiglia perdendoti all’ estero ( dove non tutti fanno fortuna… ma solo degli “arrivati” si parla, ovvio…) sei più figo.
Un popolo che ha distrutto nel sangue gli antichi residenti, che proviene da ogni parte del globo, e che in quell’ immenso territorio carico di risorse e pochissimo abitato ha ancora spazio per crescere.
Cioò che puo “funzionare” ( per quanto…) in un Paese del genere non può che distruggere Paesi diversi, di antica cultura e superaffollati, obbligati nei fatti ad allinearsi anche al rischio di sparire.
A chi dubita della convenienza di di questo anomalo sodalizio viene inevitabilmente risposto : “preferiresti Xi? Preferiresti Putin?”. Solito modo per buttarla in caciara.
Preferirei Europa, e Italia, Se non fosse diventata una brutta parola “sovranista”.
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