La raccolta delle uve precoci inizia questa settimana, ma manca il personale. E le aziende corrono ai ripari con le agenzie interinali. Il produttore Sandro Bottega: “È la stagione più difficile degli ultimi quarant’anni”

(di Enrico Ferro – repubblica.it) – Parte la vendemmia e nel distretto del Prosecco non si trovano lavoratori. Servono tra i 3 mila e i 5 mila vendemmiatori ma le aziende faticano ad assumere personale. “Non troviamo collaboratori, nonostante ci sia stata riconosciuta la possibilità dei voucher per i pensionati e siano stati ampliati i flussi”, conferma Innocente Nardi, contitolare dell’azienda “La Farra”, già presidente del Consorzio Docg.
Del resto, che sarebbe stata un’annata difficile l’aveva già detto un altro operatore top del sistema-Prosecco come Sandro Bottega, capo dell’omonima azienda: “Credo di poter affermare che si tratti della vendemmia più difficile che io ricordi, quindi degli ultimi 40 anni, dovuta al maltempo, alle difficoltà a trovare personale, al poco zucchero a disposizione e a una limitata produzione”. La vendemmia delle uve precoci inizia già questa settimana, mentre per la raccolta del Conegliano-Valdobbiadene Prosecco Docg bisogna attendere metà settembre. Complessivamente ci sono almeno settemila ettari da vendemmiare a mano, perché su molte rive non possono essere utilizzate le macchine.
A Valdobbiadene e dintorni stanno provando a correre a ripari con le agenzie interinali, come ricostruito dal quotidiano la Tribuna di Treviso: Adecco su Valdobbiadene, Job Camere su Farra di Soligo, Tempi Moderni su Conegliano. Ci sono anche aziende che hanno deciso di puntare sui social, come Valternette Prosecco, che ha pubblicato un post su Facebook già a metà luglio: “Valternette sta già pensando alla vendemmia. Cerchiamo personale. Contattateci solo se interessati”. Le caratteristiche richieste sono esperienza pregressa, manualità e flessibilità oraria con disponibilità a lavorare su turni e nel fine settimana. Inoltre, le aziende cercano personale in grado di far fronte sia alla vendemmia sul campo, sia alla lavorazione e all’imbottigliamento del prodotto. Non raccoglitori improvvisati di uve, quindi, ma persone che possono essere impiegate anche nel processo di vinificazione.
Le aziende del settore vinicolo, ormai da tempo, hanno deciso di preferire squadre fidelizzate, che si ripresentano ogni anno. Ma è comunque un mercato del lavoro in sofferenza e i motivi li snocciola il responsabile regionale della Flai Cgil, Giosuè Mattei: “Mediamente un bracciante agricolo percepisce tra i 6 euro e 50 centesimi l’ora e i 7 euro l’ora. Ma la paga dovrebbe essere di 10-11 euro l’ora. Retribuzioni basse e stagionalità hanno creato un corto circuito nel settore e così i braccianti vanno nell’edilizia o nei trasporti, dove trovano una migliore stabilizzazione”. Contratti a termine da fame, lavoro nero e lavoro grigio sono i mali che affliggono questo settore, anche in Veneto. “L’area del Prosecco è una punta di eccellenza nel mercato internazionale” riprende Mattei. “Purtroppo questa eccellenza non si trova nei contratti dei lavoratori che ci prestano servizio”.
Because no pay no work .Quindi prenditori che vendete le bottiglie a decixe e decine di euri se non centinaia cacciate e sord.
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Seguo!
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Chi l’avrebbe mai detto, con l’abolizione del RDC dovrebbe esserci LE FILE di vendemmiatori.
Pare inoltre che in questi giorni ci siano stati parecchi sbarchi di migranti.
Hanno inoltre dato la possibilità di pagare con i voucher i pensionati.
Col massimo rispetto per costoro, non è che per caso hanno infilato dentro un emendamento che permette di pagare coi voucher solo gli ultranovantenni?
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Evidentemente i pesticidi hanno eliminato anche i vendemmiatori, succede…
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Eddai che ce la facciamo,
a far credere, agli idioti,
che El kann è de sinistra! 😂 🤣 😂
Un’altra montatura di uno
Spritzzettaro Seriale da navigli,
per far strombbazzare i finti “sindacati”
con cui concordano tutto, e fanno affari d’oro. (Una mano lava l’altra e insieme consumano i saponi e non da mo ‘).
Oggi x 6 ore di lavoro agricolo se non si mettono sull’unghia minimo 70 euri netti,
neanche gli africani alzano un dito
(con tutto il rispetto x gli africani).
“Complessivamente ci sono almeno settemila ettari da vendemmiare a mano, perché su molte rive non possono essere utilizzate le macchine.”
Quindi tutti i filari corrono in prossimità degli argini!
(7000 ha, che vanno dagli Appennini alle Ande 😂 🤣 😂 🤣 😂).
Purtroppo anche le macchine non sono abilitare a operare se non a svariati chilometri al di là delle rive 😁,
hanno malori improvvisi.
E qua fa Bingo! (da noi PINCO! )
“Credo di poter affermare che si tratti della vendemmia più difficile che io ricordi, quindi degli ultimi 40 anni, dovuta al maltempo, alle difficoltà a trovare personale, al poco zucchero a disposizione e a una limitata produzione”
Insomma un potpourri da perfetto mbecille.
Quella RRRobbacc soventemente è carente di fruttosio per cui la abbottano di saccarosio.
Quel mosto che loro fanno credere essere di quelle zone,
effettivamente ne arriva molto dal sud Italia, loro ci appiccicano solo l’etichetta (frutto di politiche e normative dominanti).
L’ultima perla è la vinificazione:
Praticamente l’uva viene aspirata e triturata in un unico passaggio,
da una parte il mosto direttamente nei silos, dall’altra le sterpaglie secche… 😂 🤣 😂 🤣 e questa la chiami vinificazione?
TROGLODITA!!!!!!!!
p.s. Pengue è veramente difficile scrivere con questo sistema ballerino
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Appena un prodotto italiano diventa un’eccellenza mondiale, ecco che il destino cinico e baro si mette di traverso: poco zucchero, poca manodopera qualificata, non si trovano vendemmiatori, a rischio la produzione di Prosecco (e immaginiamo le ricadute sull’indotto che vende spritz..).
Serve un altro giro di vite che induca i poveracci ad accorrere numerosi in “val-dobbiamo” per salvare la produzione e i produttori dell’ennesima eccellenza.
A tale scopo si pensa già ai pensionati che, eliminando del tutto la rivalutazione dell’assegno pensionistico, nel breve saranno costretti a scegliere tra tornare nei campi a vendemmiare o rinunciare allo spritz quotidiano.
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Non capisco: con centinaia di migliaia di risorse boldriniane e ora meloniane in arrivo, c’é davvero il problema di non trovare manodopera? Vedo indiani che viaggiano alle 5 del mattino in bici, provo solo ad indovinare a fare cosa.
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Bisogna togliere il rdc perbacco ! Ah, è stato già tolto. E allora togliamo le pensioni, così vediamo se non tornano a lavorare sti lavativi di m…
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