Non è facile capire quali contraccolpi seguiranno alla fine di Prigozhin, soprattutto in Africa dove la sua milizia è il braccio armato di Mosca.

(di Gaetano Pedullà – lanotiziagiornale.it) – La conferma è arrivata solo in serata: il capo della controversa brigata Wagner, Evgenij Prigozhin, è morto sul suo aereo abbattuto dai russi. L’ex cuoco di Putin, che aveva messo in piedi un vero e proprio esercito privato al servizio di Mosca, era da tempo inaffidabile, e i contorni della marcia di giugno scorso contro il Cremlino, per quanto apparentemente “perdonata”, restano tuttora oscuri.
È invece sicuro che gli alti ufficiali russi ritenuti più vicini alla Wagner sono saltati dal comando, e dunque erano senza fondamento le numerose cronache sul crepuscolo di Putin, che invece conserva ben saldo il suo potere. E se adesso non è facile capire quali contraccolpi seguiranno alla fine di Prigozhin, soprattutto in Africa dove la sua milizia è il braccio armato di Mosca, è più chiaro quello che sapevamo già mezzo milione di morti fa, quando partì l’invasione dell’Ucraina: senza un accordo con Putin scordiamoci ogni possibilità di pace.
Per questo la strategia della Nato, che ha come unica opzione l’improbabile vittoria militare di Zelensky, è senza uscita. Invece di armare all’infinito Kiev, sarebbe di gran lunga più saggio investire nella mediazione diplomatica che oggi è pressochè inesistente.
Riuscirci è chiaro che non sarà facile, e di sicuro le condizioni non saranno a buon mercato, ma ormai si è visto che continuare con le bombe non porta da nessuna parte. E alla fine, tra costi militari e dell’energia, il conto lo stiamo pagando pure noi. E più passa il tempo più il prezzo di tutto questo cresce.
Prigozhin pronunciò un discorsetto “nientemale” mentre si accingeva a mettere in atto il golpe poi fallito. Disse che le autorità avevano mentito al popolo russo e che una pace con Zelenski sarebbe stata possibile sin dall’inizio del conflitto. Questo in contraddizione totale con quello che lui andava dichiarando in precedenza ,cioè che con Kiev si era stati troppo morbidi. Cosa significa tutto questo se non tradimento e vendersi al nemico ? Sappiamo bene il conflitto chi l’ha generato da Maidan in poi, quindi di che cosa farneticava il capo cuoco della Vagner ? Putin è stato cauto ed ha atteso per servire il piatto freddo della vendetta ? Si certo, ma un personaggio del genere comunque non poteva restare in giro per qualsiasi governo al mondo a cominciare dagli specialisti del settore:gli americani.
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Un’idea credo di essermela fatta, al riguardo della tentata marcia su Mosca di Prigo. Credo che il fu Prigo abbia pensato di fare il salto della quaglia, passando dai falchi alle colombe, convinto che fossero la maggioranza all’interni del sistema. Evidentemente deve essersi ingannato, dato che non ha avuto un grande seguito: lungo la strada per Mosca non ha trovato consensi e nemmeno compagni. Rimasto isolato ha dovuto arrendersi. Semplicemente si era sopravvalutato e gli avevano fatto il vuoto attorno. Sapeva che l’avrebbero eliminato. Ma, a quanto pare, non ha voluto passare con l’Occidente. Sono sicuro che gli avrebbero fatto ponti d’oro.
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Ho dei dubbi che sia stato Putin o chi per esso.
Perchè mandarlo in Africa?Per risolvere alcuni problemi?E poi lo fai fuori?
Sembra come l’attentato al gasdotto del Nord!
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Qui le perplessità…https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-le_ipotesi_sul_disastro_aereo_in_cui__rimasto_coinvolto_evgenij_prigoin/45289_50586/
^^^^^^
Perchè non farlo fuori in Africa? Era più facile!
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Forse perché non c’era una batteria di missili pronta all’uso?
Ad ogni modo, è una situazione estremamente tesa ed enigmatica.
Ieri era il 2o mese dalla ribellione Wagner. Oggi è l’anniversario dell’indipendenza ucraina, c’é il vertice dei BRICS a cui Putin appena ieri ha partecipato in videoconferenza, e come se non bastasse, appena ieri mattina, poche ore prima dell’abbattimento, tutti i 5 Il-96 russi sono decollati, e parlo degli aerei presidenziali. Cosa succedeva dunque ieri? Non si sa e forse non si saprà mai.
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La situazione è complicata, pare strano che uno come Putin che ha mille modi di far sparire qualcuno, abbia scelto un modo così eclatante e spettacolare per eliminare chi ,dopo il tentativo di colpo di Stato, era il soggetto/oggetto della domanda di tutti: quando ? Se però effettivamente l’ aereo è stato abbattuto dai russi (quali? L’ esercito?) e non è stato Putin a dare l’ordine, fossi in lui non dormirei sonni tranquilli……Se guardiamo all’ esperienza nostrana, cosa succede nella guerra fra boss/famiglie mafiose? Chi elimina l’ elemento ormai debole e screditato, in altri termini il morto che cammina? Gli appartenenti alla sua stessa famiglia…..Ecco c’è da chiedersi se il capo della Wagner sia stato un cane sciolto e quanto sia realmente e facilmente identificabile/ delimitabile la Wagner famiglia ….è circoscritta o infiltrata? Un quesito impegnativo…..
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Pure i pidocchi fanno la tosse. Pedullà alle prese con la geopolitica. Ma occupati dei 5s …e già un compito superiore alle tue forze
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