
(Marco Bella – ilfattoquotidiano.it) – Era davvero necessario? Questa la domanda che si pone a distanza di 78 anni dal quel 6 agosto del 1945, quando alle otto e quindici minuti la città di Hiroshima fu devastata dalla prima bomba atomica nella storia dell’umanità, seguita il 9 agosto da un secondo ordigno su Nagasaki.
Chi sostiene che fosse inevitabile, ricorda che il Giappone non si sarebbe mai arreso facilmente, e che un’invasione di terra avrebbe causato la morte di milioni di soldati americani e civili giapponesi. Chi invece ritiene aver usato quegli ordigni un crimine contro l’umanità osserva che oramai nel 1945, l’esito della Seconda guerra mondiale dopo la caduta della Germania era chiaro anche agli stessi giapponesi. Se gli alleati avessero cercato un accordo con il Giappone accettando alcune condizioni piuttosto che pretendere esclusivamente una resa incondizionata, l’uso della bomba atomica si sarebbe potuto evitare. Tra l’altro la resa del Giappone il 15 agosto 1945 fu dovuta più alla dichiarazione di guerra dell’Urss, che fino a quel momento aveva un patto di neutralità con l’impero giapponese più che alla bomba. Il cosiddetto “Interim Committee” nominato dal presidente Truman valutò e scartò la possibilità di usare l’ordigno solo a scopo dimostrativo, senza causare vittime.
Gli ultimi mesi della Seconda guerra mondiale sono stati quelli con il numero più alto di vittime. Avendo ormai raggiunto una superiorità aerea, gli alleati avevano sviluppato gli attacco tramite la cosiddetta “tempesta di fuoco”. Nel febbraio 1945 sulla città di Dresda in Germania, (detta la “Firenze del Nord”, per il suo incredibile patrimonio artistico) furono sganciate 650.000 bombe incendiarie sul centro storico, ove le case erano per lo più di legno e le strade strette. L’incendio risultante sviluppò temperature superiori ai 1000 gradi centigradi e venti ascensionali che letteralmente risucchiarono nelle fiamme molte persone. Il bombardamento del marzo 1945 di Tokyo causò oltre 100.000 vittime e lasciò un milione di persone senza una casa. Per confronto, le vittime a Hiroshima furono tra 70.000 e 150.000.
I chimici tedeschi Otto Hahn e Fritz Strassmann scoprirono nel 1938 la reazione di fissione nucleare, di fatto aprendo la possibilità almeno teorica di costruire un ordigno atomico. Tra la comunità di scienziati immigrati negli Usa c’era la preoccupazione che fossero i nazisti a poter ottenere per primi una simile bomba. La visione degli scienziati come persone chiuse nei propri laboratori a costruire qualcosa per il bene dell’umanità non è sempre reale.
Durante la Prima guerra mondiale il premio Nobel per la chimica francese Victor Grignard e quello tedesco Fritz Haber parteciparono attivamente su fronti opposti allo sviluppo di armi chimiche. Il film Oppenheimer di Christopher Nolan racconta del fisico americano che fu esaltato come un eroe nazionale per aver dato un contributo decisivo nello sviluppo della bomba atomica e considerato un paria dal governo americano quando invece si oppose allo sviluppo di quella all’idrogeno.
Fu Oppenheimer stesso a proporsi in prima persona per dirigere i laboratori di Los Alamos. Al di là del film (che uscirà in Italia il 23 agosto) è vero che Oppenheimer fosse una personalità geniale con un carattere decisamente complesso. Era un fumatore compulsivo. Secondo il suo amico Francis Fergusson, ammise di aver lasciato una mela avvelenata sul tavolo del suo tutore Patrick Blackett, un futuro premio Nobel con il quale aveva una relazione scientifica conflittuale. Oppenheimer chiese anche a Enrico Fermi di mettere da parte la sua proposta avvelenare il cibo in Germania con dello stronzio-90 (radioattivo), perché riteneva preferibile aspettare che fosse stato possibile uccidere “almeno mezzo milione di tedeschi” con questo metodo.
Fino a metà degli anni 30, Oppenheimer non si occupò di politica o attualità. Infatti, non votò prima delle elezioni presidenziali del 1936 e scoprì solo mesi dopo che era avvenuto il crollo economico del 1929, tramite una conversazione con un amico.
La versatilità e capacità di Oppenheimer di occuparsi di molti problemi diversi tra loro, dalla fisica nucleare all’astrofisica e persino allo studio del sanscrito, fu cruciale per il successo dell’intero progetto Manhattan. Furono spesi circa 2 miliardi di dollari dell’epoca (equivalenti a oltre 20 miliardi di oggi) per costruire tre ordigni, di cui uno fu detonato nel deserto come test e gli altri due sulle città giapponesi. Il 90% delle spese fu per il processo di arricchimento dell’uranio nell’isotopo fissile U235, la cui abbondanza naturale è solo dello 0.7%. Il progetto impiegò fino a 150.000 persone, che nella stragrande maggioranza non sapevano a che cosa stavano lavorando.
Dopo aver investito tutte queste risorse, è ragionevole pensare che quelle bombe rimanessero chiuse in un deposito senza essere usate? Colpirono il Giappone, ma mandarono un messaggio a tutto il mondo e in particolare all’Unione Sovietica.
Oppenheimer divenne incredibilmente popolare immediatamente dopo la fine della guerra, proprio come una “virostar” moderna. Usò la sua influenza mediatica per opporsi al progetto governativo della bomba all’idrogeno, che aveva una potenza distruttiva migliaia di volte quella della bomba di Hiroshima e per chiedere discussioni più aperte con la popolazione americana sui reali costi e benefici dell’energia nucleare. In piena follia maccartista nel 1954 fu accusato di aver partecipato anni prima ad alcune riunioni del partito comunista americano. Durante l’inchiesta, alcuni suoi colleghi (mossi anche dall’invidia?), tra cui Edward Teller che è considerato il padre della bomba all’idrogeno, testimoniarono contro di lui, sostenendo che la sicurezza nazionale non poteva essere messa in mando di una persona con il suo carattere. Fu pienamente riabilitato solo dopo la sua morte.
Il dibattito tra gli scienziati che cercano di valutare tutti gli aspetti dell’uso dell’atomo anche per produrre energia, soprattutto quelli geopolitici, e coloro che invece lo sposano in modo dogmatico cercando di silenziare chi ha dubbi con metodi similfascisti, continua anche oggi.
Classico film autocelebrativo yankees.
Ma quali chimici! senza il genio italiano di Enrico Fermi e la sua squadra, Oppenheimer e tutti gli ignorantoni americani sarebbero adesso ancora lì adesso a sviluppare il miglior hamburger con bacon,non più di questo.
Dare i meriti (sigh) della sviluppo della bomba atomica (stra sigh) all’americano è semplicemente paradossale.
E la storiella dello stronzio 90 fa semplicemente sbellicare dalle risate.
Oppenheimer paragonato a Fermi, è come paragonare il direttore di un supermercato a Galileo Galilei.
Propaganda allo stato puro.
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Il paragone lo faccia tra sé stesso e Galileo Galilei. Ammesso che lei sappia gestire un supermercato
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Senza parole.
Se un direttore di un supermercato è 100,
io sono 1.
Sperando di averla rassicurata e tranquillizzata,
la ringrazio del suo intervento che mi ha dato ulteriore prova del perché comandano gli americani nel mondo,
e la destra in Italia.
È fattuale e giusto che sia così, non si scappa…inutile andare oltre.
Buonaserata
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Ahhahahahahahaha Carlgen!
Ma ti meravigli pure?
Questo è il classico italiota puro, che si indigna ogni giorno e vuole cambiare il mondo, poi siccome non capisce un ca.zzo e ha fatto lui , o il figlio ,il responsabile vendita del supermercatino si sente toccato nel vivo. Tu prova a toccargli il suo orticello o 10 euro della pensione e addio sogni di rivoluzione, si inginocchiano alla Cina agli USA o all’Albania. E tu prendi sul serio questi fenomeni?
Fai come me e prendi con ironia il tutto… alla fine prendere per il c/ulo il Gatto è la cosa migliore per la psiche. E il Gattaccio è uno dei migliori e più degni di stima(e non sono ironico), credi a me che sono il peggior nemico del gatto. Il Gatto è uno dei pochi che merita perché prende tutti per il cxlo. Ascolto un sociologo che ne sa.Ahahahahahahah
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Fenomeni: manica di dementi sciroccati e bastonati dalla vita
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Casso: si è innamorato!
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Nella sua squadra, il gruppo di via Panisperna, Enrico Fermi si avvalse di due valorosi Chimici: Rasetti e, in seguito D’Agostino. Un breve estratto dal sito: https://ilblogdellasci.wordpress.com/2021/08/31/il-chimico-di-via-panisperna/
“… La maggiore difficoltà era quella di isolare il Polonio dal materiale radioattivo disponibile per creare così sorgenti di particelle α ad alte energie con cui bombardare una serie di nuclei atomici. Questa estrazione è possibile, attraverso metodi molto sofisticati, dal Radio D e se ne occupò in prima battuta Rasetti. Ben presto però ci si rese conto che serviva un aiuto. Fermi chiese a Nicola Parravano, direttore dell’Istituto di Chimica dell’Università di Roma, di segnalargli il nome di un bravo chimico che potesse spalleggiare Rasetti durante questi esperimenti. Quel bravo chimico si chiamava Oscar D’Agostino.”
(per redazione Infosannio: questo post annulla e sostituisce quello precedente che conteneva errori. Grazie!)
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Ahahahahahah te pareva il blog della sciroccata.
Ahahahhajaj
E poi uno si chiede della Meloni!
Alle prossime politiche il partito di topogigio prenderà il 35%
Ahahahahha
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Proprio non resisti, devi proprio sproloquiare su qualunque argomento? Visto che la tua “cultura scientifica” proviene certamente da Wikipedia, vai almeno a verificare prima di scrivere delle sciocchezze! Al progetto Manhattan hanno partecipato i migliori fisici teorici e sperimentali dell’epoca, Enrico Fermi era uno dei tanti e, sotto il profilo teorico, ne erano presenti di calibro ben superiore a lui. La Meccanica Quantistica è derivata dal lavoro svolto da un’intera generazione di fisici. Oppenheimer è passato alla storia per aver partecipato attivamente alla realizzazione del progetto Manhattan e per aver coordinato questa incredibile squadra di scienziati.
p.s. Anche tra i famosi “Ragazzi di via Panisperna”, Ettore Majorana ha corretto in più di un’occasione il suo “Maestro”…
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Naturalmente la risposta era indirizzata al “tuttologo” CARLGEN…
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Ahahahahah questo è un altro che ha visto la serie a puntate della Rai ed è diventato prof.
Meccanica quantistica?
Ahahahahhahaahhaha
Ci vuole il re con te altro che democrazia.
Randellare a più non posso se ti trovano in giro per strada
Hai mai pensato di dare qualche craniata al muro per vedere nella scatola cranica trovano qualcosa?
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Certo che in questo blog i tuttuologi abbondano! No, caro “Serpe”, la Meccanica Quantistica l’ho studiata all’Università ed infatti conosco pure il significato delle formule che stava scrivendo Oppenheimer nella fotografia riportata all’inizio dell’articolo, nella notazione di Dirac (bra – ket). Puoi sempre andare a cercare su Wikipedia “Spazi di Hilbert”, per fingere di sapere di cosa sui tratta… Co@lione!
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EC. “tuttologi”… ma sarebbe meglio dire… “minus habens”
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Ahahahaahhahaah
Università
Ahahahahaj
Ogni volta che scrivi due sillabe,non parole, è evidente che tu abbia la terza media rinforzata.Tu sei mangime per i truffatori, grazie a te pullulano i truffatori che hanno bisogno di ebeti(tu)per lavorare.
Tu sei quello scornacchiato di Dedalo aka thomas paine che Carlgen e Gatto hanno grandemente e lungamente sbertucciato.
Guarda che io sono più cattivo di loro due!
Se vuoi continuare guarda che vai a finire in una clinica psichiatrica a chiederti il perché della tua misera vita.
Salutami il professor Segre se lo vedi nei tuoi sogni.
Ahahahahahahajaj
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Caro “Serpe”, certo che la tua dev’essere “veramente” una vita di merd@ se alle 4:40 del mattino sei allo schermo del tuo smartphone (non credo tu sia in grado di usare un PC), a digitare “Ahahahahhahaahhaha” e “Ahahahahahahajaj” all’indirizzo di perfetti sconosciuti che nella vita reale neppure ti rivolgerebbero la parola. E poi alle 8:26 ricominci… poveretto ti compatisco veramente, essersi ridotto fino a questo punto dev’essere terribile!
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In 15 secondi abbiamo spezzato le ali a Dedalo che ha fatto la fine di Icaro.
Gatto hai visto come si fa?
Ahhahahahahahahaha
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Gentilissimo
Mi dispiace averla indotta ad interrompere i suoi studi sui positroni,costringendola ad intervenire.Abbia compassione nei miei confronti.
Buona giornata
“Enrico Fermi is unquestionably among the greats of the world’s physicists, the most famous Italian scientist since Galileo. Called the Pope by his peers, he was regarded as infallible in his instincts and research. His discoveries changed our world; they led to weapons of mass destruction and conversely to life-saving medical interventions.”
“Just in time to play a LEADING ROLE in discovering atomic fission”
Scritto da Gino Segre((born October 4, 1938) is a Professor of Physics, Emeritus, at the University of Pennsylvania
Si faccia aiutare da Google translate per la traduzione. Un piccolo aiuto : pope in inglese significa Papa non papà
https://www.goodreads.com/book/show/28696595-the-pope-of-physics
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Carissimo Carl.gen, io invece ti consiglio la lettura di “Atomi in famiglia”, scritto da Laura Fermi e sicuramente più adatto al tuo “background culturale”. La frase “tutti gli ignorantoni americani sarebbero (adesso) ancora lì (adesso) a sviluppare il miglior hamburger con bacon…” può solo scriverla uno che ignora completamente cosa sia la Ricerca Scientifica. Tutti gli scienziati hanno commesso errori, incluso Fermi con la sua scoperta dell’Ausonio e dell’Esperio, ottenuti bombardando l’Uranio con neutroni lenti. L’Accademia delle Scienze di Stoccolma gli ha pure conferito il Premio Nobel, prima di accorgersi dell’errore!
Continua a ripetere come un pappagallo le citazioni recuperate da internet perché un libro intero in vita tua non devi averlo mai letto… di Matematica o Fisica ne ho, adesso, l’assoluta certezza.
Incidentalmente, il suffisso del tuo pseudonimo deriva dalle tue opinioni del ca@@o?
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👍🏻👍🏻👍🏻D’accordo al 100%.
Ps: the pen is on the table=la penna è sul tavolo
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Ahahahahahah Carlgen
Come non essere d’accordo con il mago della fisica che ha la cattedra alla sorbolona.
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Le bombe furono un monito a Stalin innanzitutto e al resto del mondo secondariamente : noi siamo i nuovi padroni,guai a chi ci si metterà contro, e un milione di morti in più o in meno non ci frega molto. Oppenheimer ? Niente di nuovo sotto il cielo,sono persone fuori dall’ordinario. Maiorana andava il giro con una gallina a guinzaglio.
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Ettore Majorana, caro Cesare Goffredo Ragonese, (almeno scrivi correttamente il suo nome, visto che non riuscirai mai a leggere le sue pubblicazioni) era un genio e ne era convinto anche Enrico Fermi!
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Più che “Ragonese”… “granese”, per caso abiti a Grana (insignificante paese in provincia di Asti)?
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