
(di Ottavio Cappellani – mowmag.com) – In un articolo su Repubblica, la giornalista Concita De Gregorio ha accostato gli influencer, che per farsi un selfie hanno distrutto una statua, alle persone con deficit cognitivo. Dopo essere stata accusata di “abilismo” (la discriminazione nei confronti delle persone disabili) ha chiesto scusa dando la colpa al “politicamente corretto”, ma sembra solo il paravento di ben altro. Lo scrittore Ottavio Cappelllani infatti definisce le sue parole “stupide”, da “stupore”, che può cogliere tutti finché l’intelligenza fredda e lucida e logica non te lo fa superare…
Ma magari Concita De Gregorio avesse un “deficit cognitivo”, così le potremmo perdonare, o meglio comprendere (che nessuno ha mai colpa di nulla e la “comprensione” è l’unica vera arma del pensiero per accogliere la varietà del mondo) le parole aberranti che ha usato commentando i due turisti che hanno distrutto una statua ottocenteca: “Cretini integrali”, “decerebrati assoluti”, “sarebbero stati alle differenziali, seguiti da un’insegnante di sostegno”, come se “essere” ed “esistere” in questa maniera fosse un insulto. E invece Concita De Gregorio è capace di intendere e di volere, e quindi è solo responsabilità sua se – il linguaggio svela molte cose – è una fascista “inside” che butterebbe tutte le “alterità”, che non corrispondono alla sua supposta figaggine intelligente, giù dalla rupe Tarpea.

Perché questi “tipi”, questi “fenotipi”, si sentono davvero più intelligenti degli altri e pensano davvero che l’intelligenza sia un dono da esibire e del quale vantarsi e invece dovrebbe leggere a frustrate Emile Cioran per comprendere che l’intelligenza è una dannazione inenarrabile, o David Foster Wallace, impiccato sul patio di casa sua, o il Franzen di “Come stare soli” per capire che pascersi con gli amichetti (w Fulvio Abbate) di una inutile e dannosa superbia è tutto fuorché intelligenza. Questo nazismo della vanità fa addirittura impallidire ogni richiamo etnico, o purezza alimentare, o qualsivoglia minchiatona della nostra Destra al potere, che di fronte a questo darwinismo sociale dei “nonradical parvenu” (non usate “radical chic” per queste persone, è SBAGLIATO!) sembra acqua di rose e innocuo folklore campanilisto e un po’ ingenuo ma non CATTIVO.

L’unico aggettivo che riesco a trovare per queste supposte intelligenze (molto più supposte che intelligenze) è “stupide”, da “stupore”, che può cogliere tutti finché l’intelligenza fredda e lucida e logica non te lo fa superare. Questi sono “stupiti” dalla loro stessa intelligenza, e pensano veramente che ce ne dovremmo “stupire” anche noi. Ben vengano tutte le alterità del mondo. Che esso si colori dei sorrisi donati da intelligenze “altere” che vedono cose che noi non riusciamo a vedere. Che l’umiltà dilaghi e si prostri di fronte a logiche che dovremmo fare nostre (al posto di pascerci nei nostri – vostri in realtà, ma sono una persona carina, io – parquet e vinelli biologici e buone letture di questa gran stracoppolazza di minchia esibita all’alba e odorosa della brezza di un nuovo mattino che sorge). Ma vadano affanculo tutte le statue del mondo e vadano affanculo tutti gli stupidi del mondo, con il loro stupore intelligente. Noi vogliamo stupori semplici. E intelligenze dimesse. E sofferenti. Come è giusto e Santo che sia.
“sarebbero stati alle differenziali, seguiti da un’insegnante di sostegno”
I lettori di repubblica che hanno un figlio con tali caratteristiche, lo tengano d’occhio, perché sicuramente la creatura tende ad andare in giro a frantumare statue dell’Ottocento. Martelli e mazze sotto chiave.
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Se invece i lettori di repubblica hanno figli normali, occhio che non vi diventino lanzichenecchi, perché è un attimo: bastano due tatuaggi e un berretto con visiera. Occhio.
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Questo è un articolo? Secondo me, no. Questo Cappellani insultando emette al più un conato di vomito, e con esso o per esso ritiene di essere moralmente superiore a chi critica.
Diciamolo, il suo è un articolo del caxxo, scritto col cu3lo, dove si capisce ben poco; almeno gli articoli di Concita sono scritti in un italiano comprensibile!!
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@ Emanuele
Qui si possono esprimere opinioni sugli articoli originali e anche su articoli che ne analizzano altri, come questo.
Tu hai preso in considerazione il secondo caso; io invece mi chiedo cosa cavolo centri tirate in ballo categorie svantaggiate per additare un demente che distrugge una statua.
Ci sono persone che hanno avuto un eccellente percorso scolastico, sono dei grandissimi insegnanti (professori addirittura ) e invece di spaccare statue hanno contribuito a rompere il paese e anche i cogli@ni.
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*c’entri
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Mi spiace giansenio, non sono d’accordo con l’articolista scandalizzato da Concita, e non dovresti esserlo neanche tu.
Perché usare “demente” come fai tu, per descrivere un normodotato (o presunto tale) che commette un atto idiota, ha la stessa valenza di usare “decerebrato”, come ha fatto Concita.
I malati di demenza, o i loro parenti, potrebbero esserne infastiditi, tanto quanto i veri cerebrolesi.
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Eppure pensavo che con la dipartita dalla sette della signora tisanina Concita avrebbe preso il suo posto ma’ evidentemente Concita si sente a suo agio solo nella foresta di Tarzan 🤔
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ammazza aoh, ti sta proprio sul caxxo sta qua
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schifo
MAPPA
1. MAPPA Lo SCHIFO è la ripugnanza, il ribrezzo o il disgusto provocato da persone o cose materialmente o moralmente sporche o repellenti (avere, provare, sentire s.; non sopporto la vista dei vermi: mi fanno s.; è una persona ignobile, fa s. a tutti). Con senso esagerato la parola si usa per indicare 2. il forte senso di fastidio e disapprovazione provocato da una cosa che non piace perché è molto brutta, cattiva, mal fatta, di cattivo gusto (alla cena hanno servito dei vini che facevano s.; questo articolo è scritto malissimo, fa veramente s.; per la cerimonia si è messa un vestito che faceva s.) o anche da persone che danno una pessima prova delle proprie capacità (al concerto il pianista ha fatto s.; la nostra squadra ha fatto s.; purtroppo all’esame ho fatto s.). 3. Con valore concreto, infine, la parola indica un’azione, una cosa che provoca forti sensazioni negative (il suo modo di comportarsi è stato uno s.; questa stanza è uno s.; lo spettacolo è stato un vero s.; il romanzo che ha vinto il premio è uno s.; uno s. d’uomo).
Parole, espressioni e modi di dire
fare schifo
Citazione
Sembrava facile, a pensarci. Eppure donnette l’hanno fatto. Ci vuole umiltà, non orgoglio. Tutto questo fa schifo. Non parole. Un gesto. Non scriverò più.
Cesare Pavese,
Il mestiere di vivere
Vedi anche Disprezzo, Orrore, Sapore, Senso
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CESARE PAVESE
VERMI
Sinonimi e contrari
schifo¹
schifo¹ s. m. [dal fr. ant. eschif, dal francone skiuh-(j)an “aver riguardo”]. – 1. [sensazione che repelle ai sensi, provocata da persone o cose materialmente o moralmente sudicie o ripugnanti: provare s. per i ragni] ≈ disgusto, repulsione,…
schifo²
schifo² s. m. [dal longob. skif]. – 1. (marin.) [imbarcazione usata un tempo dalle navi mercantili per il servizio di bordo di una nave maggiore] ≈ lancia, palischermo, scialuppa. 2. (estens., lett.) a. [imbarcazione di piccole dimensioni:…
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Di Concita De Gegorio, onestamente, non me ne potrebbe fregar de meno, anzi mi sta cordialmente sugli zebedei, uno dei tanti giornalisti prono al sistema, però trovo davvero simpatiche le persone che, per criticare chi gli sta sulle p@lle, usano a grandi linee gli stessi argomenti delle loro vittime. Gentile Ottavio, chi saresti per stabilire quello che sarebbe “politicamente corretto” da scrivere riferendosi ad un DEMENTE che ha distrutto una statua? Influencer, idraulico oppure fine letterato, demente rimane.
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È il capitalismo, bellezza!
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Concordo con pinolucino, che il tizio sia un demente è una constatazione talmente semplice da essere alla portata di qualsiasi grado di intelligenza. …..infatti c’è arrivata persino Concita, mentre tal Ottavio non ci arriva, confonde umiltà con minore intelligenza, mentre generalmente sono gli stupidi ad essere presuntuosi ed arroganti. ….e mi pare che scrivere ” vadano affanculo tutte le statue del mondo” ne sia una buona dimostrazione! Speriamo che il prossimo influencer gli devasti casa, che penso possa andare affanculo, come tutte le statue del mondo, anche se di proprietà di Ottavio……….
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È solo nemesi, vendetta del destino, chi di spada colpisce di spada perisce. Sono loro, i radical chic a fare gli scandalizati quando un Grillo qualsiasi usa en aggettivo non conforme al politicamente corretto e adesso gli si rivolta contro il loro ipocrita sistema di giudizio. Anche io sono puntualmente disgustato dagli influencer e da epitaffiare con tutti gli offensivi termini usati dalla nominata senza interferire ed infierire con chi la sorte non è stata benevola, perchè un conto è essere affetto da una patologia conclamata di cui non è colpevole ma la vittima, e un altro è dare del cretino a uno che viene non solo considerato un normodotato ma addirittura un punto di riferimento.
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Mi spiace ma non mi trovo d’accordo con nessuno degli interventi, a partire dalla cappellata del Cappellani unitamente alla reazione emotiva e irrazionale della Concita, e a seguire le critiche espresse nei commenti. Nessuno infatti ha preso per le corna il problema vero. E cioè che questo penoso episodio è un caso emblematico di una generazione che si sta perdendo sempre più nel nulla. E’ il risentimento rabbioso di questi ragazzi (influencer e relativi seguaci) che ci deve preoccupare. Questo è il risultato della deriva a cui vanno incontro quando la società gli ha cancellato il futuro e li ha lasciati allo sbando senza interlocutori validi che possano entrare in contatto con il loro sentire interiore. Quale futuro percepiscono per loro stessi?? Nessuno! Non si pongono nemmeno il problema, perché nessuno li ha avvertiti. Si trovano in una solitudine individuale e di gruppo come atomi impazziti. Agiscono irrazionalmente come faceva Nietzsche col metaforico martello in mano a fendere colpi su tutto. Con l’aggravate che il martello lo impugnano davvero per colpire statue o altro bene artistico, ben sapendo quale reazione provocherà negli adulti, cioè quel mondo distante anni luce dalla infernale condizione esistenziale che vivono, magari senza averne sana consapevolezza. Una volta ci si sfogava vs il capitalismo, il sistema etc., ma ora queste, per loro sono parole vuote e senza senso. Preferiscono seguire la moda del momento : danneggiare l’arte nell’illusione di conquistarsi una plastica visibilità. Che tristezza infinita!
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Potrebbe sempre tornare utile informarsi prima di commentare.
https://www.quicomo.it/social/influencer-tedesco-janis-danner-video-statua-200mila-euro-rotta-.html
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Di primo acchitto, dopo aver letto l’articolo, mi sono detto: questo Cappellani che cavolo scrive? Che cosa ha detto di male Concita De Gregorio (che detto en passant proprio non sopporto), per aver definito decerebrato uno che per farsi un selfie rompe una statua?
Decerebrato è uno in cui il cervello è funzionalmente inattivo, quindi non mi sembrava proprio un termine sbagliato riferito a quei due i quali il cervello devono averlo mandato all’ammasso da tempo.
Però, poichè non mi piace fermarmi alla prima osteria, sono andato a cercarmi che cosa ha detto esattamente Concita De Gregorio e dopo averlo trovato ed averlo letto, mi è stato chiaro l’articolo e dico che Cappellani ha proprio ragione.
Di seguito quanto scritto su Repubblica da De Gregorio.
“La giornalista scrive: “Sarebbero da definire decerebrati assoluti che in un tempo non così remoto sarebbero stati alle differenziali, seguiti da un insegnante di sostegno che diceva loro vieni tesoro, sillabiamo insieme, pulisciti però prima la bocca. Ecco ci sono questi deficienti, nel senso che letteralmente hanno un deficit cognitivo — non è mica colpa loro, ce l’hanno — e che però pur essendo idioti hanno probabilmente centinaia o migliaia di follower, non ho controllato ma non importa, è assolutamente possibile che siano idoli della comunità”.
E ancora: “Come si fa a riavvolgere il nastro di questo delirio: questo sì che è un tema epocale, altro che Pnrr. Genitori: puniteli. Toglietegli le chiavi di casa, negategli la ricarica della prepagata e se guadagnano più di voi e per questo vi intimidiscono, suscitano il vostro rispetto: riprendetevi, toglietegli il sorriso. Io non lo so come si fa, ma si deve”.
P.S. consiglio a tutti, soprattutto a quelli che qui hanno criticato Cappellani, di cercare sempre esattamente ciò che è stato detto o scritto prima di commentare.
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Questione di co… maleducati e” senza istruzione ” non sanno quello che fanno ,il danno è grave e adesso bisogna vedere come faranno a recuperare i 200 mila euro di danno inseguendoli in Germania.. ( indebolito cauzionale della villa affittata non arriverà mai a tale cifra ) certo che anche affittare una delicata villa del Fai a un gruppetto di influencer non mi sembra un idea brillante !
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De Gregorio da esecrare per l’ignoranza dell’articolo, ma attenzione altrettanto al moralismo di ritorno (?) del polliticol correct
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Tra conchita, l’influencer e Ottavio non saprei chi mettere sul podio più alto
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