E comunque queste due misure sono solo una “pezza”. Le opposizioni dovrebbero battersi per scardinare l’intero modello neoliberista. Perché non lo fanno?

(Paolo Maddalena – tpi.it) – La maggioranza di governo, che molto erroneamente segue il pensiero unico dominante del neoliberismo, che avvantaggia i ricchi evasori e danneggia il popolo, dopo aver cancellato il Reddito di cittadinanza (legge di bilancio 2023, n. 197/2022), ha istituito, con decorrenza dal primo agosto, l’Assegno di inclusione (decreto legge n. 48/2023, convertito nella legge n. 85/2023), il quale va corrisposto ai nuclei familiari con un reddito complessivo annuo inferiore a 9.360 euro lordi, ed è negato a quelle famiglie che, pur non superando detto reddito, abbiano al loro interno persone di età compresa tra i 18 e i 60 anni.
È, quest’ultima, una disposizione assurda che costringe alla fame 169mila famiglie in povertà assoluta, e dimostra disprezzo per il dovere di solidarietà sociale e per una sia pur minima applicazione del principio di eguaglianza.
In cambio di questo disastroso provvedimento, il Governo Meloni ha accettato di rinviare a settembre un confronto parlamentare, per l’esame della giusta proposta delle opposizioni riguardante l’istituzione del Salario minimo.
Ma non c’è da gioire, poiché il Salario minimo, anche se venisse approvato, costituisce, alla pari del Reddito di cittadinanza e dell’assegno di inclusione, soltanto una “pezza” all’attuale disastro economico, provocato dal passaggio della nostra economia mista (pubblica e privata), che ci aveva portato al miracolo economico italiano degli anni Sessanta, a una economia predatoria neoliberista soltanto privata, che peraltro è palesemente in contrasto con i principi fondamentali di cui agli articoli 2, 3, 4, 36, 41, 42 e 43 della Costituzione.
E si ricordi che questo disastro è la conseguenza della sottomissione ai voleri del mercati dei poco accorti governi succedutisi all’assassinio di Aldo Moro, i quali, mediante le micidiali privatizzazioni e liberalizzazioni, hanno svenduto e distrutto il nostro patrimonio pubblico industriale, finanziario e commerciale.
Si ricordino al riguardo le privatizzazioni dell’Ina, dell’Eni, dell’Enel e dell’Iri, avvenute nel 1992, nonché l’affidamento a privati dei servizi pubblici essenziali, i cui profitti, a termine dei citati articoli della Costituzione, sarebbero dovuti andare allo Stato, a vantaggio di tutti, e non ai soci delle Spa gestrici di detti servizi.
Sia ben chiaro che la soluzione del problema “lavoro” si può avere soltanto se si riporta nella “proprietà pubblica” del Popolo, almeno parte di quel patrimonio pubblico dissolto con le citate privatizzazioni e liberalizzazioni, e soprattutto con il ripristino, come suggeriscono illustri economisti di tutto il mondo, di un rinnovato sistema economico keynesiano.
Lo impongono i citati principi costituzionali, i quali sanciscono tra l’altro che la ricchezza deve essere distribuita alla base della piramide sociale, e le retribuzioni devono «assicurare al lavoratore e alla famiglia una esistenza libera e dignitosa» (art. 36 Cost.).
Ma la Meloni crede soltanto nelle imprese private e pertanto il lavoro, «fondamento della Repubblica» (art. 1 Cost.), diritto fondamentale di «tutti i cittadini» (art. 4 Cost.) e strumento indispensabile per raggiungere una sostanziale «eguaglianza economica e sociale» (art. 3 Cost.), dovrà continuare a essere merce nelle mani degli speculatori, che lo retribuiranno sempre il meno possibile.
Il colmo della questione è che nessun esponente dell’opposizione pone in evidenza che la distruzione dei posti di lavoro, e della loro retribuzione, dipende, fondamentalmente, dall’attuale sistema economico neoliberista, falsamente propalato come un dato di natura. Che i sindacati, Elly Schlein e Giuseppe Conte facciano valere quella che deve ritenersi la “causa” di tutti i mali e non si fermino a porre una “pezza” al sistema economico predatorio del neoliberismo, limitandosi a chiedere soltanto l’istituzione del Salario minimo.
“Che i sindacati, Elly Schlein e Giuseppe Conte facciano valere..”
Che venga invocata la presenza anche di un paio di piromani certificati a spegnere il furioso incendio è veramente da manicomio. Se è quello che serve al paese, prego, si accomodino pure a recitare assieme, come nulla fosse.
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pd&sindacati: i vasi comunicanti tramite porte girevoli che oggi si accorgono delle miserie degli ultimi.
Si vergognino.
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E se la lettura di questo articolo spingesse ad aumentare l’astensionismo alle elezioni?? Chiedo per un amico… che non vuole tornare a votare.
Certo che se ci si ponesse l’obiettivo di controllare un pochino l’economia rilanciando alla grande il modello di economia mista pubblico/privata… il salario minimo farebbe la parte del piatto di contorno in un pranzo normale e completo. Altro che diritti… siamo ridotti a vederci rifiutata persino l’elemosina (Rdc).
Mi, e vi, chiedo se Bersani abbia svolto anche lui una parte non secondaria nelle privatizzazioni inaugurate sul panfilo Britannia nel ’92 dove era presente anche Prodi e soprattutto Draghi, il direttore d’orchestra.
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Sindacati e sindacalisti….ma scherziamo! Sono figure inutili ed anzi dannose, richiedono sacrifici sproporzionati ai lavoratori in cambio di mancette dei datori di lavoro, presentate come grandi conquiste. Ma sulle nicchie di ingiuste, ingiustificate prebende, come dei dipendendenti parlamentari e di altri organi costituzionali (Quirinale, Corte dei conti, Corte costituzionale , Farnesina, Palazzo Chigi etc.) e di loro stessi (i benefits dei sindacalisti fanno schifo per la loro estensione) zitti e sordi. E zitti e sordi sulle ruberie e gli sprechi di uno Stato al tracollo . C’è mai stata una manifestazione contro i Benetton responsabili della morte di 43 persone e remunerati generosamente per riprendere quelle autostrade che furono loro cedute quasi gratis? A me non risulta. Perché i sindacalisti fanno parte del sistema, interpretano il ruolo di rappresentanti dei lavoratori (quali,? quelli che in termini reali guadagnano meno di trent’anni fa?) fin quando la Casta ritiene che abbiano accumulato sufficienti meriti per accedere all’ agognato seggio parlamentare. Benvenuti al regno del bengodi, e se è con la coscienza sporca, pazienza.
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Costituzione?
spesso ignorata e mal sopportata dai molti che si sono succeduti al governo,
profondamente odiata dall’attuale maggioranza che vorrebbe abolirla se non bruciarla,
spesso citata a sproposito e calunniata,
rispettata da pochissimi,
sconosciuta alla maggioranza degli italiani
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Ha tradito la costituzione? Cosa minima come sta’ affamato l’underdog sé magnerebbe pure li sanpietrini 🤔
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