
(Dott. Paolo Caruso) – In un Paese come l’Italia dove il governo Meloni lontano anni luce da quella destra moderata e illuminata che diede lustro a questa Nazione in epoca remota continua mediante il Ministro della giustizia Nordio l’opera demolitrice della “schiforma” Cartabia con l’abolizione del reato di abuso d’ufficio, e portando avanti il progetto della limitazione delle intercettazioni ambientali, telefoniche e del trojan. Un vero e proprio paracadute per i cosiddetti colletti bianchi e i tanti politici che attraversano sempre più spesso l’universo oscuro della corruzione. Una destra che fin dal suo insediamento al governo del Paese ha tolto la maschera della menzogna elettorale mostrando a tutti gli italiani il suo vero volto, quello dell’ipocrisia. Un Paese che soffre una crisi economica drammatica e che viene ferito nelle sue periferie, nei ceti meno abbienti anche con l’abolizione del reddito di cittadinanza sembra avviato verso un sistema rigido a piramide dove viene meno l’ascensore sociale della scuola pubblica così da selezionare tra le classi più agiate della società li profili dirigenziali del domani. Siamo davanti a un Paese sempre più chiuso dove le lobby tendono a rappresentare il nuovo tessuto sociale e dove la ridistribuzione economica segue il principio di un Robin Hood alla rovescia, di un “Principe ladro” che questa volta sotto le sembianze di una Premier “caciottara” toglie ai poveri e dà ai ricchi. Un governo nato sotto il segno del conflitto di interessi che riguarda diversi membri dell’Esecutivo che non mostra alcuna volontà per sbloccare l’iter della legge sul conflitto arenata alla Camera da diverso tempo e che con il silenzio assordante della Meloni ne fa quasi un tabù. La Ministra Daniela Santanchè che ha superato indenne, nonostante le numerose menzogne, la mozione di sfiducia presentata al Senato dal M5S, non è l’unica a trovarsi in una posizione ambigua. La compagnia in questa compagine governativa infatti è variegata e numerosa, ci sono i casi di Calderone Ministra del Lavoro, che figurava tra i vertici dell’Ordine nazionale dei consulenti del lavoro, organismo oggi presieduto dal marito, oppure quello del Ministro della Difesa Crosetto, che possedeva una società di consulenza al servizio dello stesso ministero, o quello del viceministro all’Economia Leo che mantiene le quote nell’azienda di consulenza finanziaria di cui sono soci la moglie e i figli e quello del sottosegretario della Cultura Mazzi che continua ad operare nel settore dello spettacolo e della cultura ancora a titolo personale. Nella sanità pubblica da molti anni evanescente si riscontrano i punti cardini di un servizio in fase terminale, infatti la progressiva riduzione del finanziamento pubblico anche per i prossimi anni da parte di questo governo da sempre connivente con il sistema privatistico porta al disservizio crescente del SSN e la conseguente corsa al privato da parte del cittadini più facoltosi. La destra dei “miracoli” dopo dieci mesi di governo è venuta allo scoperto con il volto bieco della restaurazione, rimangiandosi le promesse elettorali, affrontando con grande confusione e superficialità le sfide del momento.
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La nottata sarà lunga se in alternativa a questa zuppa vi sarà il panbagnato dei pd+ Renzi Calenda.
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Cosa vuoi che importa ai cittadini il fatto che la Meloni s’è rimangiata gran parte delle promesse fatte in campagna elettorale. Il problema è che, nella stragrande maggioranza degli elettori di FLI e non solo, non interessava minimamente cosa proponeva in caso di vittoria e, parimenti, non gli interessa cosa fa ora che sta al governo( l’hanno votato perché va di moda). Quello che più gli interessa sono le chiacchere tralasciando completamente i fatti se non quelli raccontati dai mass media dietro ai quali sappiamo chi si cela. Un po’ quello che è successo da circa un trentennio. Sfascio della scuola pubblica, del SSN, della giustizia, del welfare cardini una nazione democratica. Ma cosa importa!!
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Cosa vuoi che importa ai cittadini il fatto che la Meloni s’è rimangiata gran parte delle promesse fatte in campagna elettorale. Il problema è che, nella stragrande maggioranza degli elettori di FLI e non solo, non interessava minimamente cosa proponeva in caso di vittoria e, parimenti, non gli interessa cosa fa ora che sta al governo( l’hanno votato perché andava di moda). Quello che più gli interessa sono le chiacchere tralasciando completamente i fatti se non quelli raccontati dai mass media dietro ai quali sappiamo chi si cela. Un po’ quello che è successo da circa un trentennio. Sfascio della scuola pubblica, del SSN, della giustizia, del welfare cardini di una nazione democratica. Ma cosa importa!!
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