
(Andrea Zhok) – Credo sia giusto spendere una parola se non di solidarietà di comprensione umana verso Alain Elkann. Si tratta semplicemente di un signore che, avendo vissuto in una condizione di privilegio perdurante e inscalfibile, ha perduto il senso della realtà, il senso di ciò che avviene quotidianamente nel mondo, di cosa il mondo realmente sia o sia diventato.
Solo questa inconsapevolezza spiega i toni di stupefatta indignazione di fronte ad un fenomeno che un ordinario frequentatore di treni regionali percepisce come quotidianità.
Naturalmente questo isolamento e questa perdita del senso di realtà coinvolge anche la sua autopercezione di cosa sia “elevatezza culturale”, che ricade inconsapevolmente in cliché stantii.
E così Elkann fa ridere un po’ tutti e per una volta mette d’accordo tutto il paese dai populisti a Open, da Repubblica alla Verità.
Solo che dovremmo fare tanta attenzione a ridere, perché la posizione involontariamente comica di un benestante impettito che ha perso il senso della realtà è esattamente rappresentativa di come l’intero Occidente appare agli occhi del resto del mondo.
Perché vedete è esattamente quella tipologia di umanità astratta che pensa di bombardare l’Irak per portarvi la democrazia e di bombardare l’Afghanistan per portarvi i diritti civili che le nostre classi dirigenti (come Elkann) mettono in scena ovunque nel mondo. E lo fanno a nome nostro. Lo fanno pensando sempre di avere tra sé e il resto del mondo un filtro che impedisce il contatto tra il “giardino” e la “giungla” (come Elkann pensava fosse il biglietto di prima classe). E il resto del mondo ride – tranne quando si trova sotto le bombe.
Sarebbe un grosso malinteso tifare “lanzichenecchi” per antipatia verso Elkann, perché i primi sono solo la modalità sguaiata della stessa forma di vita di cui Elkann rappresenta la versione impettita. Entrambi vivono in una bolla privilegiata, ed entrambi ne sono inconsapevoli, ma, forse incolpevolmente, il risveglio più brusco probabilmente toccherà ai primi.
Ma certo poverino!
hahahahahha… ancora c’è da ridere?
Chissà se avrà bisogno di un psicologo per il trauma subito da dei giovinastri scappati da casa.
lui una perrsona pernbene,elegante,istruito,di buona famiglia,anche troppo buona,doversi misurare con la realtà costruita dai sui predecessori e padri della Costituzione.
Da non credere come i suoi avi hanno costruito il “futuro”…questi “lanzichenecchi”!
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Completamente d’accordo ! Quelle osservazioni del marito dell’Agnelli le ho sentite da tanti ostentatori di “cultura” alla Capranica in tanti talk accompagnati da progressisti che di Pasolini non hanno neanche le unghie dei piedi. Fra l’altro, lo snob con i suoi “compagni” viaggiava in prima classe,figuriamoci se avesse preso la corriera .
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È tanto difficile far funzionare la materia grigia, elaborare un pensiero saggio senza credersi degli dei? No perché mi sembra che più sono in alto sti personaggi, meno capiscono, forse perché sono troppo in alto e non arriva l’ossigeno al cervello? Più sono elevati (per modo di dire ovviamente), più hanno la puzza sotto il naso!! L’umiltà fa grande un essere umano, l’umiltà e il pensiero profondo, mettersi alla pari sempre del tuo prossimo, questo fa un grande essere umano..
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Ec questo fa un essere umano grande!
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Il ricco privilegiato pensa di rimediare evitando i treni e la realtà in generale. A proposito cosa ci faceva questo in treno? Suo figlio non gliela regala una macchina? Non può permettersi un autista? Immagino che ora per un altro mezzo secolo in treno non ci rimetterà piede …
Fra l’altro viaggiava in prima classe, quindi con altri privilegiati, probabilmente più simili a lui di chi viaggia in seconda o non viaggia proprio.
Ma prima o poi, la realtà viene a bussare al tuo castello.
L’idea di arricchirsi sempre di più spremendo la plebaglia senza pietà è stupida, perchè prima o poi la plebaglia si stufa, e presenta il conto in un’unica violenta rata.
Una classe privilegiata intelligente fa in modo che anche quelli sotto di loro stiano decentemente, in modo da non avere la fila col numerino dei rapinatori ai cancelli della villa,per esempio.
E poi un popolo benestante (non solo benavente) mantiene meglio anche i privilegiati, mentre una massa di disperati rappresenta un pericolo crescente (vedi rivolte in Francia).
Ma è anche normale, che immersi nei loro privilegi, questi personaggi diventino sempre meno intelligenti, e perdano il contatto con la realtà, costruendo passo dopo passo la propria fine.
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e siii..non c’è più la sambuca di una voltra:
Alla fine è arrivato il no: il direttore de la Repubblica, Maurizio Molinari, si è rifiutato di pubblicare sul giornale, in edicola stamattina, la nota con cui i giornalisti prendevano le distanze dall’articolo firmato da Alain Elkann (padre dell’editore, John) uscito sulle pagine culturali lunedì 24 luglio.
E te pareva!
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Una nota di presa di distanze da parte dei giornalisti della testata, sambuca avrebbe dovuto pubblicarla assieme all’articolo del signor elkann, poiché tale scritto si commenta da solo: è un messaggio dalle forti tinte reazionarie, proprie dei detentori del potere di natura gerontocratica. I grandi giornali sono luoghi per vecchi. l’Italia è un paese per vecchi.
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azzz ” volta”
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Articolo sublime!👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
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Ho fatto il liceo classico…. e mi sono fermato qui
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Sono pienamente d’accordo con l’articolo di Zhok, e molto d’accordo con Alan Elkann. Che la prima classe sia diventata come la seconda…!!
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